(Minghui.org)Lo scorso 22 aprile, i praticanti finlandesi della Falun Dafa si sono riuniti davanti all'ambasciata cinese alle 8:00 del mattino per protestare pacificamente. Intorno alle 3:00 del pomeriggio, i praticanti hanno tenuto una veglia a lume di candela al centro commerciale Kampi, per commemorare pacificamente l'appello dei praticanti della Falun Dafa a Pechino il 25 aprile 1999.

Quel giorno, 10.000 praticanti che abbracciano i principi di Verità, Compassione e Tolleranza si sono incontrati spontaneamente presso l'ufficio centrale per gli appelli della Cina a Pechino. Le loro richieste sono state razionali e riconcilianti, questo ha impressionato positivamente il giudizio collettivo sia livello nazionale che mondiale.

I praticanti davanti all'ambasciata cinese

Una praticante ha consegnato ad una giovane donna cinese, mentre entrava nell’ambasciata, una copia del Minghui Weekly che introduceva l’evento del 25 aprile, ed ha esclamato: “Oh, lo so!”. Quando è uscita ha voluto, di sua iniziativa, salutare i praticanti.

Una donna finlandese ha rallentato la sua macchina ed ha mostrato il pollice in alto per mostrare il suo sostegno.

Quando l'attività si è conclusa, un praticante ha consegnato un volantino di chiarimento della verità ad una signora ed alla sua anziana madre, con questa frase: “Stiamo commemorando il dissenso pacifico dei praticanti della Falun Dafa avvenuto il 25 aprile 1999 in Cina”. La signora già conosceva i fatti di Pechino e lei stessa, con molta disinvoltura, ha voluto raccontare gli avvenimenti a sua madre.

Per celebrare la giornata simbolo della resistenza pacifica, si è tenuta una veglia a lume di candela dalle 15:00 alle 18:00; la rappresentazione ha coinvolto tanti spettatori

I praticanti durante la veglia, nel centro della città

I finlandesi mostrano interesse per la Falun Dafa

Fred, lavorava in un ospedale. Quella mattina era in compagnia del suo amico Keit che ha affermato: “Il Partito Comunista Cinese (PCC) è come un tiranno che commette molte cose cattive”.

Keitha chiesto: “Di quante firme hai bisogno?” I praticanti hanno risposto: “Facciamo petizioni da più di vent’anni e speriamo di averne molte entro la fine della persecuzione”. Keit, spontaneamente ha replicato: “So che lo scopo di questo sforzo è far sì che più persone siano consapevoli della Falun Dafa”.

Era la prima volta che Sanni incontrava i praticanti ed ha affermato: “Non ho mai sentito parlare della Falun Dafa. È davvero difficile per me capire perché il PCC vuole mettere a tacere la sua gente. So che vogliono avere il potere ed il controllo, per vigilare su tutta la società in modo capillare… anche se lo ritengo incomprensibile”.

Sanniera molto turbata dopo aver conosciuto i motivi per cui due praticanti sono stati detenuti illegalmente, per otto anni il primo e due anni il secondo, e la madre di quest’ultimo era deceduta contestualmente al periodo persecutorio.

“Sono molto felice che i praticanti sono presenti in Finlandia. State facendo qualcosa di molto importante e mi turba parecchio vedere come il genere umano possa comportarsi in modo così malvagio, solo per un piccolo guadagno o un profitto personale, nella fattispecie dell'espianto di organi da praticanti ancora in vita… fonte di lucrosi guadagni”.

“Oggi c'è una riunione legislativa e spero che anche i media possano interloquire con i rappresentanti del governo per un intervento, nello specifico, risolutivo. Personalmente metterò queste informazioni sui social per coinvolgere i miei amici e renderli “testimoni” di ciò che sta accadendo. In futuro, vi prometto che questa situazione sarà materia di studio, perché voglio approfondirla meglio”, ha concluso Sanni.

Sanni

Afand, un immigrato iraniano, è venuto allo stand informativo con il figlio ed il suo amico. Dopo aver ascoltato un praticante che gli parlava della Falun Dafa, ha tirato fuori la sua carta d'identità ed ha detto: “Per favore, vorrei firmare la petizione, perché sono pienamente consapevole della vera natura del comunismo… sono pronti a tutto pur di non perdere il potere”.

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