(Minghui.org) Una donna della città di Shenyang, provincia del Liaoning, è stata detenuta per tredici giorni dopo aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 16 aprile scorso la cinquantacinquenne Wang Jingdi è stata arrestata e tre giorni dopo, pur non avendo superato l'esame fisico, la polizia ha costretto il carcere n. 2 di Shenyang a ricoverarla. Le sono stati dati dieci giorni di detenzione e negate le visite dei familiari, prima di essere rilasciata il 29 aprile.
Wang soffriva di una grave forma di tubercolosi e di emicrania. Il suo disagio fisico le causava un brutto carattere e poiché spesso litigava con il marito, era sul punto di divorziare. Come risultato delle discordie familiari, il figlio è caduto in depressione. Nel 2007, dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, ha riacquistato rapidamente la sua salute. Si occupava delle faccende domestiche ed è diventata più premurosa nei confronti di suo marito. Ha anche preso l'iniziativa di migliorare i suoi scarsi rapporti con i suoceri e con sua madre che dopo che si è ammalata, l'ha invitata a trasferirsi in casa sua e si è presa cura di lei fino alla sua morte.
Poiché ha usato il suo tempo libero per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persecuzione del Partito Comunista Cinese nei confronti del Falun Gong e su come questa pratica abbia cambiato in meglio la sua vita, la donna è stata arrestata e detenuta.
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