I miei pensieri sui praticanti che divorziano

(Minghui.org) I praticanti della Falun Dafa che sono marito e moglie in questa vita erano sicuramente predestinati per esserlo. Possono coltivare la Dafa e fare le tre cose insieme. In teoria non ci sarà molta interferenza familiare nella loro crescita spirituale.

D'altra parte questo non significa che non ci saranno conflitti tra una coppia sposata, perché ogni persona ha degli attaccamenti da rimuovere. Pertanto possono sorgere vari problemi proprio come succede a una persona comune. Se la coppia non riesce a gestire i problemi basandosi sulla Fa, potrebbe rimanere bloccata in una situazione difficile. Se lo stallo dura a lungo perché si comportano come persone normali, allora la situazione potrebbe portare al divorzio. Ho visto molti di questi esempi.

È vero che i conflitti familiari non possono essere risolti mentre si coltiva?

Il Maestro ha detto:

“In quanto coltivatori, dovete essere brave persone ovunque vi troviate, e dovete tenere in considerazione gli altri – perché allora a casa vostra non potete tenere in considerazione e comprendere vostro marito? Non dobbiamo lasciare al genere umano futuro le cose migliori? Quando entrambi siete coltivatori, dovete tenervi in considerazione l’uno con l’altra, come potrete parlare ancora del divorzio? Il matrimonio dovrebbe essere indissolubile ”. (“Insegnare la Fa all’incontro con gli studenti di Asia-Pacifico”, Insegnamento della Fa nelle conferenze VI)

Dovremmo anche essere dei buoni membri della famiglia ed essere rispettosi degli altri. Come marito e moglie, abbiamo familiarità con le caratteristiche buone e cattive dell'altro, quindi dovremmo essere tolleranti e comprenderci a vicenda. Se consideriamo i bisogni dell'altra persona, vediamo e pensiamo ai problemi basandoci sui principi della Fa, i nostri conflitti non verranno forse facilmente risolti?

Quando ho iniziato a praticare la Dafa frequentavo il college. Volevo sposare un coltivatore e il mio desiderio è stato esaudito, ma non è stato per niente come lo immaginavo. Ho avuto problemi con lui e il conflitto è andato avanti per oltre dodici anni. Ho pensato al divorzio ed è quasi arrivato.

Un giorno stavo pensando: “Ho delle nozioni, questa è coltivazione? Sono le mie nozioni che non riesco a lasciar andare, mentre dovrei agire in accordo con i requisiti della Dafa”. Quando il mio pensiero è cambiato, mi sono resa conto che anche i problemi che avevo prima erano cambiati. Nel frattempo ho scoperto che le opinioni che avevo in passato erano ridicole e stupide, anche se avevo insistito su di esse come se fossero la verità.

Il divorzio è una forma mutata nella società odierna, lontana dagli insegnamenti degli esseri superiori. Dobbiamo comportarci il più possibile in linea con i modi della società quotidiana, ma sicuramente non dobbiamo divorziare. Le coppie di praticanti hanno bisogno di coltivare. allo stesso modo in cui il Maestro ha detto che i coordinatori sono anch’essi coltivatori, anche i coniugi avranno conflitti e non possono semplicemente allontanarsene.

Se non si può guardare ai problemi basandoci sulla Fa, e guardarci dentro, allora si può rimanere coinvolti nei conflitti e non essere in grado di risolvere i problemi. È lo stesso in qualsiasi ambiente, non solo tra marito e moglie.

Quando sono arrivata ad avere questa consapevolezza mi sono sentita dispiaciuto per quei praticanti della Dafa che erano arrivati al punto di divorziare. Non hanno coltivato diligentemente sul sentiero predisposto dal Maestro e hanno perso molto tempo prezioso.

Conosco una coppia che è in conflitto da molto tempo, e parlano di divorzio ogni volta che hanno problemi. Dovremmo far tesoro del tempo che abbiamo per la coltivazione della Dafa. Possiamo chiedere aiuto al Maestro, che è una manifestazione del credere nel Maestro e nella Fa. Se vogliamo veramente cambiare noi stessi, il Maestro ci aiuterà sicuramente.

Quando le coppie di praticanti coltivano bene, convalidano anche la Fa. La Falun Dafa può illuminare gli esseri senzienti con buoni pensieri e salvarli.

Nota dell'editore: le opinioni espresse in questo articolo rappresentano le opinioni dell'autore, di cui è l'unico responsabile. I lettori dovrebbero valutare l'articolo autonomamente.