(Minghui.org) Un residente della città di Guilin, provincia del Guangxi, ha sviluppato un'emorragia gastrointestinale e gonfiore al collo durante il periodo di condanna alla detenzione per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. Resta poco chiara la situazione della moglie, arrestata e condannata con lui, in quanto il carcere sta bloccando ogni forma di contatto tra lei e la sua famiglia.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un'antica disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il signor Xie Jianxin e la signora Zhao Renyuan sono stati arrestati nella loro abitazione nel cuore della notte del 5 febbraio dello scorso anno. La polizia ha affermato di trovarsi lì per misurare loro la temperatura ma, dopo che Xie si è rifiutato di aprire la porta, la polizia ha fatto irruzione e li ha arrestati.
Quando i loro familiari hanno chiamato la polizia l'8 febbraio per chiedere informazioni sul caso, un ufficiale di polizia ha detto che i due coniugi sono stati arrestati per aver distribuito materiale del Falun Gong, ma si è rifiutato di fornire qualsiasi altra informazione.
I coniugi sono stati processati presso il tribunale di Xiufeng il 6 novembre dello scorso anno. Il giudice li ha condannati il 1º dicembre a quattro anni di detenzione ed al pagamento di una multa di 5.000 yuan (circa 650 euro) ciascuno.
Il tribunale intermedio della città di Guilin ha accettato i loro casi il 16 dicembre, nove giorni dopo aver presentato il ricorso.
All'inizio di gennaio di quest’anno l'avvocato di Zhao ha cercato di contattare il giudice assegnato ai casi di appello, ma senza successo.
Un cancelliere, in seguito, gli ha detto che il giudice ha confermato le sentenze della coppia alla fine di dicembre, ma senza informare il legale.
Ora sono passati sei mesi, la famiglia della coppia deve ancora ricevere il verdetto del tribunale.
Zhao è stata trasferita nella prigione femminile di Nanning, nella provincia del Guangxi, il 9 febbraio scorso. Quando i suoi familiari hanno chiamato la prigione a metà febbraio, le guardie hanno detto che non avrebbero permesso loro di farle visita a causa della pandemia.
Le hanno scritto una lettera, ma non hanno avuto risposta.
Hanno chiamato di nuovo la prigione a maggio, ma le guardie si sono ancora rifiutate di fornire qualsiasi informazione sulla praticante.
Xie, è stato condotto nella prigione di Liuzhou l'8 aprile. Secondo il suo avvocato, da quando si trova nel centro di detenzione, ha avuto diversi episodi di emorragia gastrointestinale.
Nella lettera che Xie ha scritto alla sua famiglia, ha riferito che il suo gonfiore al collo sta peggiorando.
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