(Minghui.org) Qin Yaling non vedeva l'ora di riunirsi con la sua famiglia, dopo aver scontato un anno e mezzo di prigione per aver praticato il Falun Gong, ma ha saputo che, soltanto un mese prima, suo marito era morto di cancro.
Il 7 maggio 2019 la cinquantaseienne Qin residente nella città di Liaoyang, provincia del Liaoning, è stata arrestata dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong, una disciplina spirituale che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
L'arresto e la detenzione della donna hanno lasciato i suoi familiari in profonda angoscia, soprattutto il marito malato di cancro. Poiché la loro figlia era ancora all'università, lui è rimasto solo a casa ed ha dovuto lottare per prendersi cura di se stesso. Preoccupato per la famiglia anche il padre malato, ottantenne, della donna era angosciato ed aveva perso l'appetito.
La procura del distretto di Wensheng ha rapidamente approvato l'arresto di Qin e l'ha incriminata. Il 23 agosto 2019, durante l'udienza presso il tribunale del distretto di Wensheng, l'avvocato ha dichiarato la sua assistita non colpevole ed ha anche testimoniato in sua difesa.
Il 23 ottobre il giudice l'ha condannata ad un anno e mezzo, oltre al pagamento di una multa di 10.000 yuan (circa 10.000 euro). Il tribunale ha informato la donna del verdetto il 31 ottobre successivo ed il suo avvocato intorno al 4 novembre, ma non ha mai informato la sua famiglia.
Qin ha presentato ricorso contro la sentenza ed il tribunale intermedio della città di Liaoyang ha deciso di confermare il verdetto a maggio dell'anno scorso, dopo un'udienza virtuale. Nemmeno il tribunale superiore ha informato la sua famiglia della sentenza, come richiesto dalla legge.
Dopo che la figlia di Qin si è laureata non ha cercato un lavoro, ma ha dedicato il suo tempo alla cura del padre, che ha subito un duro colpo dalla sentenza. È morto il 5 ottobre dello scorso anno, un mese prima del rilascio della moglie, avvenuto il il 6 novembre. La figlia e gli altri cari hanno deciso di tenere il suo corpo in cella frigorifera in attesa che Qin tornasse a casa per occuparsi del funerale.
Non molto tempo dopo il suo rilascio sua figlia è stata ricoverata in ospedale dopo aver sviluppato un’infezione da carbonchio ulceroso a causa dello sfinimento fisico e mentale.
Nonostante la pesante situazione familiare, le autorità hanno continuato a molestare la donna, cercando di costringerla a rinunciare al Falun Gong. Hanno minacciato di prendere provvedimenti contro di lei se non avesse accettato.
Tutti i contenuti pubblicati su questo sito sono protetti dal copyright di Minghui.org. Per l’uso non commerciale si deve citare la fonte (Es.: “Come riportato da Minghui.org,…”) e indicare il link dell’articolo originale. Per uso commerciale contattare la nostra redazione per ottenere l’autorizzazione.