(Minghui.org) Tra marzo e maggio di quest'anno un gruppo di cittadini israeliani, praticanti della Falun Dafa, ha tenuto una serie di manifestazioni di protesta per aumentare la consapevolezza sulle violazioni dei diritti umani da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) e della sua infiltrazione in altri paesi, con la sua ideologia totalitaria. Le proteste sono iniziate a Tel Aviv e successivamente hanno avuto luogo in aprile a Gerusalemme ed in maggio ad Haifa e Netanya.

La prima manifestazione si è svolta all'ingresso del Carmel Market di Tel Aviv, il mercato principale della città. Mentre Israele stava appena uscendo dalle restrizioni per la pandemia di COVID-19 ed era la festa di Purim, le strade erano piene di persone in costume che festeggiavano.

Alcuni passanti si sono fermati ad osservare incuriositi, hanno ascoltato le orazioni e raccolto volantini informativi. Molte persone si sono fermate al banco delle petizioni per apporre la loro firma a sostegno della fine del PCC. Alcuni hanno firmato subito, come se aspettassero l'opportunità di esprimere il loro disprezzo per i crimini del PCC, mentre altri erano contenti dell'opportunità, in quanto sapevano già delle violazioni dei diritti umani in Cina.

La gente firma la petizione "Fine del PCC"

Gli organizzatori dell'evento hanno esposto grandi cartelli in cui si mette in evidenza la storia violenta del PCC, tra cui il massacro di piazza Tiananmen, la Rivoluzione culturale, gli aborti forzati secondo la sua "politica del figlio unico", la tortura e l'uccisione dei praticanti del Falun Gong per la loro fede.

Oratore: Gli ebrei hanno la responsabilità di porre fine alla persecuzione dei valori universali

"Il PCC perseguita il Falun Gong da oltre ventun anni, utilizzando le forme di tortura più orribili e disumane, a tal punto che un gran numero di praticanti ha perso la vita", ha detto un oratore.

Un altro ha spiegato: "La ragione per cui il PCC perseguita i praticanti del Falun Gong è perché essi credono nei valori di Verità, Compassione e Tolleranza. Questi principi non sono accettati dal Partito". Ha continuato: "Questa persecuzione non è solo contro i praticanti del Falun Gong. È una persecuzione contro i principi universali di Verità, Compassione e Tolleranza. Come ebrei dopo l'Olocausto, abbiamo una responsabilità storica e non possiamo rimanere in silenzio. Invito tutti i presenti a fare del loro meglio per porre fine alla persecuzione ed ai crimini commessi dal PCC".

Copertura del Coronavirus

Un oratore ha osservato: "Il virus Covid-19, che il regime cinese ha deliberatamente cercato di nascondere, ha distrutto le economie, ha determinato il fallimento di numerose imprese ed ha causato milioni di malati e vittime in tutto il mondo.

"L'insabbiamento criminale del virus è solo l'ultimo anello di una catena infinita di crimini commessi dal PCC. Perché il mondo, ed il nostro Paese, si trovano in uno stato così terribile ora? È perché il regime cinese sapeva che il virus era contagioso, ma ha volutamente scelto di nasconderlo al mondo per un lungo periodo di tempo: questa è la ragione principale".

Israele sta marciando verso la trappola del PCC

Un terzo oratore ha avvertito: "Israele sta marciando ciecamente nella trappola cinese. Il porto di Haifa, il porto di Ashdod, le infrastrutture di trasporto, il sapere israeliano, tutto è in vendita per una manciata di yuan.

"Il regime comunista cinese ha trattati militari con l'Iran, mentre noi gli diamo libero accesso ai nostri porti e gli permettiamo di scavare gallerie ferroviarie leggere qui a Tel Aviv, sotto l'area di HaKirya, la principale base delle Forze di Difesa Israeliane (IDF)".

"Ma se, Dio non voglia, scoppiasse una guerra tra Israele e l'Iran, quale parte sceglierebbe la Cina? Penso che la risposta sia chiara a tutti".

L'urgenza di resistere all'infiltrazione del PCC

Un altro oratore ha affermato: "L'urgenza è forte, il pericolo imminente, e dobbiamo svegliarci, senza esitare! Vi prego di aprire i vostri cuori, di fare la scelta giusta. Perché a volte, guardare dall'altra parte e dire "questo non ha niente a che fare con me" può perfino alimentare questa minaccia, che è già alle nostre porte".

"Il regime comunista è vizioso e crudele. Ovunque abbia governato ha portato distruzione, lasciando la gente oppressa ed inebetita, sistematicamente privata del coraggio di opporvisi. Ed è già qui, in Israele. È penetrato nelle nostre università, nei nostri ospedali, in importanti organizzazioni chiave, nel ministero degli esteri, nei comuni e nella nostra cultura.

"Il regime comunista cinese agisce per mezzo della "cooperazione". Fa circolare denaro, e noi facciamo quello che ci chiede di fare. L'ambasciata cinese in Israele esercita molta pressione per fare ciò che vuole. Cerca di addomesticare gli israeliani, allo scopo di farli diventare obbedienti e fare, così, tutto ciò che vuole", ha detto.

I giovani aiutano a raccogliere le firme

Due giovani che hanno ascoltato a lungo gli oratori, hanno firmato la petizione, incoraggiando anche altri passanti a firmarla. Uno degli organizzatori ha detto: "Un ragazzo ed una ragazza di circa diciotto anni sono passati e si sono uniti a noi. Ognuno di loro stava in piedi con un raccoglitore ad anelli ed un foglio di petizione in bianco. Portavano al collo il volantino "Fine del PCC". Ognuno di loro ha quasi riempito un'intera pagine con le firme dei passanti (ogni pagina può contenere fino a 15 firme).

"Alla fine ci hanno aiutato a smontare i cartelli e ci hanno persino chiesto se avessimo ancora bisogno di aiuto. Ci hanno chiesto di dare loro dei volantini, in modo che potessero portarli a casa e continuare a distribuirli".

Uno degli organizzatori ha detto: "Accanto a me c'era un giovane di ventidue anni che ci ha visto ed ha deciso di offrire il suo aiuto e sostegno durante la protesta. Ha detto di voler iniziare a praticare la Falun Dafa".

Il rabbino condanna il PCC ed i suoi complici

Proteste contro il PCC ad Haifa

In vista della manifestazione di protesta a Gerusalemme, il rabbino Shlomo Aviner, capo della Yeshivat Ateret Yerushalayim di Gerusalemme, ha pubblicato un editoriale dettagliato, apparso anche su Facebook, intitolato "Cina - il Regno del Male".

"La malvagità del governo cinese supera ogni limite", ha scritto il rabbino Aviner. "Con l'aiuto di Dio, decine di paesi si sono svegliati ed hanno iniziato a reagire. Ma ci sono anche decine di paesi che li giustificano. Apparentemente, sono affascinati dagli interessi finanziari, dal momento che la Cina è una potenza economica, e la gente pensa erroneamente che il denaro possa risolvere tutto. O perché loro stessi sono stati criminali e, come si suol dire, gli uccelli di una piuma volano insieme. "Naturalmente, i cinesi negano tutte le accuse contro di loro, censurando qualsiasi informazione interna. Ma è ancora difficile nascondere uno o due milioni di persone rinchiuse nei campi di concentramento, alcune delle quali fotografate da droni (UAV). Inoltre, un investigatore straniero ha scoperto un documento cinese top-secret lungo 400 pagine. A questo dobbiamo aggiungere centinaia di migliaia di persone scomparse nel corso degli anni. E, naturalmente, il prelievo forzato di organi da persone ancora in vita.

"In effetti, non è un partito, non è un governo. È un'organizzazione terroristica, che ha governato crudelmente la Cina per oltre settant'anni", ha scritto.

Sostegno pubblico alla petizione

I manifestanti si sono riuniti anche sul lungomare che collega Tel Aviv a Jaffa, lungo la costa mediterranea. Il sabato, passano centinaia di persone, comprese famiglie e coppie di tutte le età. Gli organizzatori espongono grandi cartelli con la scritta "FINE DEL PCC". "La gente è molto reattiva", ha detto uno degli organizzatori. "Molte persone sono desiderose di firmare la petizione e di aiutare. Ma ci sono anche persone che si rifiutano di firmarla, o sono riluttanti a farlo, perché lavorano per una compagnia cinese, o perché non credono che possa fare differenza. Alcuni hanno firmato con uno pseudonimo, cerchiamo di trattare tutti con gentilezza".

In totale, circa 11.500 israeliani hanno firmato la petizione "Fine del PCC" durante queste manifestazioni.