(Minghui.org) Il 19 febbraio 2004 la signora Jiang Chunxian, trentaquattro anni, un mese dopo essere stata arrestata per scontare una pena di otto anni per aver praticato il Falun Gong, è deceduta. La sua famiglia ha notato che la sua schiena era gravemente ferita e che c'erano due macchie di sangue all'interno delle cosce, che indicavano che era stata torturata.
Jiang, della città di Dehui, nello Jilin, ha perso la sua libertà e la vita per aver rifiutato di rinunciare alla sua fede.
Arresto e tortura
Jiang ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1998 e nella sua vita quotidiana seguiva i principi di Verità, Compassione e Tolleranza. I suoi familiari ed i vicini di casa la conoscevano come una nuora rispettosa, gentile, comprensiva, che non litigava mai con i suoceri e andava molto d'accordo con le persone che erano attorno a lei.
Da quando è iniziata la persecuzione, nel luglio 1999, la polizia l'ha spesso molestata. Il 7 novembre 2002 la polizia del distretto di Luyuan di Changchun (che controlla Dehui) l'ha arrestata.
La praticante è stata torturata al dipartimento di polizia durante l'interrogatorio. É stata appesa per i polsi con le punte dei piedi che toccavano a malapena il suolo e ciò le causava fortissimi dolori ai polsi ed alle spalle. La polizia, prima di trasferirla al centro di detenzione di Dehui, l'ha portata in quello di Shuangyuang e torturata per un mese.
Da settembre a novembre del 2002 la polizia di Dehui ed il dipartimento di Luyuan hanno arrestato altri dodici praticanti del Falun Gong.
Ricostruzione della tortura: Appesa per i polsi
Tra marzo ed aprile del 2003, nel centro di Dehui Jiang ha fatto lo sciopero della fame per protestare contro la detenzione illegale. Il direttore Ding Richao, il vice direttore Liu Yuhu, l'ufficiale Liu Chao e il medico Li Yazhou l’hanno legata ad una sedia di ferro con delle cinghie, sottoposta ad alimentazione forzata, schiaffeggiata, le hanno calpestato le dita dei piedi e l’hanno insultata. Il medico, durante l'inserimento di una sonda di nutrizione nella sua cavità orale, la muoveva di proposito con forza per farle male.
Immagine della tortura: Alimentazione forzata
La tortura protratta ha avuto effetti negativi sulla sua salute. Aveva contratto un'infezione batterica alla cavità addominale ed a volte faceva fatica a respirare; il dolore addominale le impediva di dormire o mangiare correttamente, era dimagrita ed era diventata molto debole.
Detenzione prolungata e processo segreto
Il 14 novembre 2003 Jiang è stata reclusa nel centro di detenzione di Dehui per un anno fino al processo, nonostante una nuova sentenza della Procura del Popolo di Jilin stabilisca il divieto di trattenere prima della loro condanna gli indagati per più di nove mesi. Le autorità del centro di detenzione, malgrado la sua salute precaria, si sono rifiutate di approvare il suo rilascio per motivi di salute.
La mattina del processo c'erano molte auto della polizia parcheggiate vicino all'aula processuale. Gli ingressi ad entrambi i lati dell'aula erano bloccati dalla polizia e da agenti armati. Persino la parte superiore del palazzo era piena di agenti.
Jiang ed altri dodici praticanti nel corso della mattinata, in due udienze separate, sono stati processati. Alcuni dei praticanti sono stati portati in aula dopo essere stati torturati a tal punto da non poter camminare o sedersi, per non parlare del fatto di non avere la forza di difendersi adeguatamente. Il giudice inoltre interrompeva spesso i praticanti che erano ancora in grado di difendersi.
Durante l'udienza, ogni familiare dei praticanti era strettamente sorvegliato da due guardie e non gli era permesso di parlare o girarsi per guardare i suoi cari, che non vedevano da un anno.
Il 18 dicembre 2003, dopo tredici mesi di detenzione, il giudice ha emesso condanne nei confronti dei tredici praticanti da tre a dodici anni.
Sun Qian è stato condannato a dodici anni; Liu Dianling ad undici anni; Zhang Wenfeng a dieci anni; Zou Jibin a nove anni; Jiang ad otto anni; Hu Jie, Jia Yunxia e Yang Jun a sette anni; Zhang Xiaoyan e Wei Guangxue a sei anni; Lin Hongfei a quattro anni; Jiang Wenbin e Liu Baijun a tre anni.
I praticanti hanno presentato ricorso, ma il 15 gennaio 2004 il giudice del tribunale intermedio di Changchun ha confermato le decisioni del tribunale inferiore. Secondo un membro della famiglia presente all'udienza di appello, i funzionari della corte non hanno lasciato parlare i praticanti.
Lo stesso giorno della sentenza della corte superiore, Jiang è stata portata nella prigione femminile di Heizuizi.
Deceduta un mese dopo essere stata arrestata
Inizialmente la prigione ha rifiutato di accettare Jiang, perché era malata e non aveva superato l'esame fisico. Sotto la pressione dell'ufficio 610 di Dehui e del comitato per gli affari politici e legali (due agenzie incaricate di sorvegliare la persecuzione), il tribunale di Dehui ha emesso un ordine e ha costretto la prigione ad accettare la praticante.
Il 30 gennaio 2004 i familiari di Jiang l'hanno visitata e, anche se era pallida e diceva di avere sangue nelle feci, sembrava serena e di buon umore.
Una settimana dopo, quando i suoi familiari sono ritornati a trovarla, Jiang sembrava debole ed esausta. Erano così preoccupati che sono andati a trovarla per la terza volta ma a quel punto era già su una sedia a rotelle e riusciva a malapena a parlare. La famiglia ha chiesto per lei la libertà condizionata per motivi di salute, ma le guardie carcerarie l'hanno negata, dicendo che non aveva scontato metà della sua pena.
Il 19 febbraio, intorno alla mezzanotte, le autorità carcerarie hanno informato i familiari che Jiang era deceduta. Hanno dichiarato che nel pomeriggio era stata portata in ospedale e che era morta mezz'ora dopo per un improvviso arresto cardiaco. La famiglia ha sospettato che non fosse mai stata ricoverata in ospedale perché hanno visto il suo corpo in prigione, inoltre non aveva mai avuto problemi di cuore.
Essi hanno controllato il corpo e hanno visto una vasta area di lividi sulla schiena e due grandi macchie di sangue all'interno delle cosce. Credono che prima di morire sia stata torturata. Le autorità carcerarie hanno evitato le domande dei familiari e li hanno costretti a cremare il suo corpo senza un'autopsia.
I responsabili della morte di Jiang erano le guardie Xu Guangsheng ("), Gao Mingya ("), Wang Jie (") e l'ex capo dell'igiene Gong Yunxia (").
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