(Minghui.org) Saluti, stimato Maestro e amici praticanti!

Mia madre ha iniziato a praticare la Falun Dafa in Cina nel 1997, e io ho ottenuto la Fa grazie a lei; nel 2002 siamo poi emigrate negli Stati Uniti per riunirci con mio padre.

Nel 2006 alcuni praticanti mi hanno introdotta alla stazione televisiva NTD (New Tang Dynasty); frequentavo ancora la scuola e ci lavoravo ogni settimana come volontaria.

Sono figlia unica e mio padre, che non è un praticante, aveva riposto grandi speranze su di me. Non ho mai pensato di lavorare a tempo pieno alla NTD, perché dovevo mantenere la mia famiglia e la situazione finanziaria alla stazione televisiva in quel periodo non era molto buona. I miei colleghi invece avevano grandi aspettative e speravano che diventassi una dipendente a tempo pieno.

All’inizio del 2013, la mia coordinatrice di progetto, dopo averne discusso con diversi dirigenti, mi ha detto che era riuscita a farmi assumere, un fatto piuttosto raro in quel periodo, però avrei dovuto fare uno stage di tre mesi. Ne ho parlato ai miei genitori. Mia madre mi ha sempre sostenuta molto, ma mio padre era arrabbiato. Mi ha ricordato che avevo fatto volontariato per sette anni alla NTD senza prendere un centesimo e il fatto di passare a tempo pieno avrebbe significato altri tre mesi di lavoro gratuito come stagista. Inoltre non avrei guadagnato molto e lui non approvava che io accettassi.

Sinceramente anch’io ero un po’ infelice, ma quando ho pensato a tutto il tempo e all’energia che la mia coordinatrice e i dirigenti avevano speso per formarmi e che tutti non vedevano l’ora che lavorassi a tempo pieno, non sono riuscita a dire di no. Ho litigato con mio padre ed ho accettato il posto a tempo pieno.

I tre mesi sono passati velocemente e il pensiero di poter guadagnare uno stipendio dopo il tirocinio e di poter finalmente avere l’approvazione di mio padre mi dava una sensazione meravigliosa. Ma a maggio, il giorno della conferenza della Fa, l’emittente televisiva ha cambiato idea. Una settimana dopo la coordinatrice del programma mi ha riferito che l’intera squadra sarebbe stata sciolta, lei sarebbe tornata nel suo Paese d’origine, mentre io sarei stata assegnata a un nuovo dipartimento e avremmo ricominciato tutto da capo. Ricordo di averle chiesto cosa significasse “ricominciare da capo”, e mi ha risposto che avrei dovuto fare altri tre mesi di tirocinio nel nuovo dipartimento, e che non avrei dovuto tenere in considerazione tutte le promesse ricevute in precedenza.

Quel giorno, quando ho preso il treno per tornare a casa, ho cominciato a pensare a quanti soldi mi sarebbero serviti per scappare da casa, di quali vestiti avrei avuto bisogno e da quale collega praticante mi sarei fatta ospitare. Non riuscivo ad immaginare quanto sarebbe stato furioso mio padre se avesse saputo che avrei dovuto fare la stagista per altri tre mesi. Quando sono arrivata a casa non ho avuto il coraggio di parlarne.

Per diversi giorni ho cercato di apparire calma. La fine del mese si avvicinava, ma non riuscivo a trovare il momento e le parole giuste; ho aspettato fino alla sera dell'ultimo giorno del mese e l’ho detto ai miei genitori. La reazione di mio padre non mi ha sorpresa, così come anche quella di mia madre: uno è andato su tutte le furie, l’altra era calma come al solito.

Mio padre mi ha sollecitata a trovare un nuovo lavoro e smettere di perdere tempo, invece mia madre voleva che facessi delle scelte. Da quel giorno mio padre ha iniziato a chiedermi quotidianamente se avessi lasciato il mio attuale lavoro o se ne avessi trovato uno nuovo. Io sapevo di voler lavorare alla stazione televisiva, ma non trovavo gli argomenti per convincerlo. Ogni conversazione finiva in un grande litigio, ed evitavamo di incrociare i nostri sguardi. Trascorrevo sempre più tempo fuori casa, per evitarlo. Durante la settimana le cose andavano abbastanza bene, ma nei fine settimana non riuscivo a stare a casa per paura di essere vista. Con il passare dei giorni il mio rapporto con lui diventava sempre più teso. Ho anche chiesto a mia madre di aiutarmi a convincerlo, ma mi risposto che era una mia tribolazione, che dovevo superarla e che non potevo evitarla.

Una sera sono rientrata tardi a casa, stavo fuori dalla porta, ed ho sentito mio padre mentre diceva a mia madre: “Guarda questa ragazza. Ogni giorno rientra furtivamente, è come una ladra che ha paura di essere scoperta”. In quel momento le lacrime mi hanno inondato il viso. Mi odiavo per essere così inutile e perché mi sentivo come un’estranea a casa mia. Non mi sono comportata come un discepolo della Dafa. Mentre piangevo, mi è apparsa nella mia mente la Fa del Maestro:

“ … e coltivate con dignità e rettitudine”. ( Insegnamento della Fa durante la Festa della Lanterna 2003)

Questo pensiero mi ha infuso coraggio. Ho aperto la porta e mi sono diretta nella mia stanza. Mio padre, visto che stavo piangendo così tanto, si è persino dimenticato di chiedermi del lavoro. Ero fisicamente e mentalmente esausta per tutta la pressione che avevo affrontato nella mia coltivazione. A letto ero persa nei miei pensieri e non riuscivo ad addormentarmi, quindi mi sono alzata per studiare la Fa.

Il Maestro ha detto:

“Dico questo perché durante il viaggio dovrete sopportare delle avversità, prove di ogni tipo, e voi avrete delle interferenze inattese di tutti i tipi di attaccamenti ed emozioni. Le interferenze arriveranno da famiglia, società, amici e persino dagli amici coltivatori. Ed insieme a queste interferenze ce ne sono altre che provengono dai cambiamenti di stato della società umana e dalle nozioni umane che si sono formate nella società. Tutte queste cose possono trascinarvi indietro in uno stato simile a quello di una persona comune. Ma se voi riuscirete a farvi strada attraverso tutto ciò, potrete avanzare verso lo stato divino. Quindi, come coltivatore, se potete essere determinati e avere pensieri retti irremovibili al punto tale che nulla vi potrà far vacillare, allora sarete veramente straordinari”. (“Insegnamento della Fa alla Conferenza Internazionale della Fa degli Stati Uniti Occidentali”; Insegnamento della Fa nelle conferenze VII)

Guardarsi dentro

Guardandomi dentro ho scoperto che il mio cuore non era puro. Mi ero unita all’emittente televisiva in parte seguendo emozioni umane, e non avevo capito né riconosciuto il significato del progetto mediatico nell’aiutare il Maestro a rettificare la Fa. In secondo luogo, avevo tutti i tipi di attaccamento: il recriminare, l’invidia, il paragonarsi con gli altri e voler dimostrare il proprio valore. Altri colleghi che erano entrati nei media nel mio stesso periodo, o anche dopo di me, erano già stati pagati, ma io non avevo ancora ricevuto uno stipendio. Quando ho saputo che una collega con le mie stesse qualifiche guadagnava più di me è affiorata l’invidia; quando mio padre mi ha rimproverata mi sono sentita offesa e ho cominciato a lamentarmi perché la coordinatrice non era stata responsabile nei miei confronti. In più, avevo anche l’attaccamento alla paura e all’egoismo. Ogni volta che parlavo con mio padre, gli imponevo le mie idee, avevo sempre ragione, non pensavo cosa provasse quando si trattava di certe questioni.

Pensavo che mio padre mi aspettasse per rimbeccarmi se facevo qualcosa di sbagliato, ma dal suo punto di vista, aspettava che la figlia tornasse a casa perché si preoccupava per la sua sicurezza. Dopo aver riflettuto sia dal suo punto di vista che dal mio, mi sono resa conto che non ero nemmeno brava come persona comune. Mio padre pensava sempre a me, ma io pensavo solo a me stessa. Infine, quando nascevano dei conflitti, ho sempre cercato di uscirne. Era una grande lacuna che non avessi forti pensieri retti e che non studiassi la Fa solidamente.

Dopo aver trovato i miei attaccamenti, ho iniziato a tornare con i piedi per terra e a coltivare con fermezza. Alcuni giorni dopo ho parlato di nuovo con mio padre; per non perdere il controllo intimamente continuavo a ripetere: “Verità, Compassione, Tolleranza”. La nostra conversazione, naturalmente, si è subito rivelata migliore delle precedenti e mio padre mi ha capita meglio. Ho avuto anche una comprensione più profonda dell’avere una mente retta e pensieri retti.

Sono entrata nel dipartimento delle notizie cinesi nel 2013 e nel 2019 mi sono trasferita in un altro dipartimento, e mio padre ha rappresentato il pubblico più fedele. Guardava le notizie quotidianamente e in orario, e spesso mi dava un riscontro. Se non sentiva il mio nome nel notiziario o se c'era una notizia in meno (abbiamo un numero fisso di notizie giornaliere), era il primo a chiedermi se fossi stata al lavoro. Nel corso degli anni è passato dall’evitare di menzionare il mio lavoro al mettersi in mostra con i suoi amici e parenti, promuovendo NTD ai vicini, e persino chiarendo la verità ai suoi amici. Tutto questo sento che arriva dal grande potere della Fa e dall’immensa compassione del Maestro.

Liberarsi dell'attaccamento alla comodità e migliorare le capacità professionali

Tutti quelli che hanno lavorato nel reparto notizie sanno che è estenuante. Ogni giorno si corre per finire e ci si assicura che tutto vada bene per la trasmissione. Le notizie televisive sono diverse da quelle della stampa. Ogni passo implica un'enorme quantità di manodopera ed energia; dalla stesura e all’editing della sceneggiatura, alla traduzione, narrazione, la ricerca di filmati e il montaggio, l’esportazione e il caricamento del video finito.

Ho iniziato nel dipartimento delle notizie cinesi traducendo articoli. Il redattore mi dava argomenti diversi ogni giorno, a seconda di quelle più importanti. Oltre a stare al passo con le notizie quotidiane, è anche vitale per ogni giornalista migliorare le proprie capacità.

Una volta la direttrice è venuta a parlarmi. Ha trascorso dieci minuti a cercare di convincermi ad accettare una nuova sfida e ad imparare nuove abilità al di fuori del lavoro. Sono stata mezz’ora a spiegarle quanto carico di lavoro regolare avessi e i miei limiti di tempo e ho rifiutato educatamente il suo suggerimento.

Dopo la nostra conversazione, ha aperto la porta ed è uscita. Proprio mentre gioivo segretamente di aver evitato un’enorme responsabilità, mio marito, anche lui un praticante, passava di lì per caso e ha detto al mio capo: “Mia moglie guarda le telenovele coreane a casa dopo il lavoro. Dovresti darle più da fare!”. Ha parlato a voce alta e tutti intorno a noi l’hanno sentito e hanno riso. Ero fuori di me, e l'ho guardato senza dire una parola. Quando siamo arrivati a casa, ho iniziato una guerra fredda, ma all’apparenza, era solo da parte mia. Vedendo che sembravo calma, mio marito ha pensato che fossi migliorata e che stessi mantenendo la mia xinxing, senza rendersi conto che non gli avrei parlato se prima non si fosse scusato.

Il giorno dopo la direttrice è venuta di nuovo da me e mi ha chiesto di riconsiderare la proposta. Per salvare la faccia, ho accettato, ma non potevo accettare che mio marito mi avesse fatto fare quella brutta figura. Dare del filo da torcere a qualcuno è veramente faticoso, soprattutto quando l’altra persona non se ne rende conto, il che mi faceva sembrare ancora più irragionevole. Dopo essere tornata a casa, ho iniziato a fare delle ricerche, ma non potevo fare a meno di sentirmi sempre più arrabbiata, così sono andata a discutere con mio marito.

Vedendo quanto fossi arrabbiata, ha suggerito che avremmo dovuto prima studiare insieme la Fa e poi parlare. Dopo aver studiato ero meno arrabbiata. Lui ha cominciato a condividere con me dal punto di vista della Fa. Ho riconosciuto che a volte a casa guardo la TV, ma la guardavo solo per vedere come fanno le notizie ‘gli altri’; dopo un po' ho ammesso che guardavo le telenovele coreane. Qualsiasi cosa dicesse, avevo sempre una scusa per controbattere. Alla fine si è messo a ridere, ed ho riso anch’io. Avevo trovato così tanti attaccamenti, come potevo non essere felice?

Il Maestro ha detto:

“Tuttavia, quando incontriamo dei problemi, spesso guardiamo all’esterno - “Perché mi state trattando così?” – e sentiamo che siamo stati trattati ingiustamente, anziché esaminare noi stessi. Questo è il più grande e fatale ostacolo per tutti gli esseri viventi”. ( Insegnamento della Fa alla conferenza di Singapore)

Per coltivare in modo solido dobbiamo elevare il nostro livello, cambiare la mentalità e disciplinarci con la Fa del Maestro e i principi della coltivazione. Il terzo giorno sono andata a scusarmi con la direttrice e le ho parlato degli attaccamenti che avevo individuato guardandomi dentro: il più grande era l’attaccamento alla comodità, ma anche il non voler soffrire o sopportare e la paura di non riuscire a fare bene le cose per non rovinare la sua buona impressione su di me.

Il Maestro ha detto:

“Nel processo del fare le cose, ciò che viene preso in considerazione è il vostro cuore, non il vostro successo in sé stesso. Nel processo di fare le cose potete salvare le persone! Il vostro processo di fare le cose è anche un processo di elevazione della vostra coltivazione, che, allo stesso tempo, gioca il ruolo di salvare esseri senzienti! Non è che solo se avete successo nel fare quella cosa potete salvare esseri senzienti”. ( Insegnamento della Fa alla Conferenza della Fa di New York 2016)

Anche lei ha condiviso con me la sua esperienza di oltre 20 anni di lavoro nei media. Molti di noi, quando sono entrati nei media, non avevano un trascorso come giornalisti. Rispetto ai media ordinari, siamo molto indietro da questo punto di vista. Per soddisfare gli standard del settore, è essenziale imparare fuori dal lavoro e migliorare le nostre competenze professionali. Diventare il numero uno al mondo non si fa gridando slogan; dobbiamo davvero fare molti sforzi per vedere i risultati.

Ho fissato un piccolo obiettivo per me stessa: Indipendentemente da quanto fossi occupata, ogni giorno, quando sarei tornata a casa, mi sarei presa il tempo per sezionare una notizia dai media tradizionali: struttura e presentazione video della storia comprese. Di solito dovevo vederlo più di una dozzina di volte per capirne la sostanza. Dopo un po’ potevo facilmente dire quali filmati erano buoni e come creare una storia coinvolgente. Dopo che il mio capo ha visto che ero cambiata, ha iniziato a insegnarmi ogni settimana, poco alla volta, come scrivere le notizie. Ha anche portato dei casi tipici di studio per aiutarmi a migliorare rapidamente. Ogni giorno ero molto occupata, ma grata per l’attenta disposizione del Maestro e per la formazione attenta del mio capo: era un’opportunità di apprendimento davvero preziosa.

Armonizzarsi col corpo unico

Con il progresso della rettifica della Fa, anche i requisiti per un coltivatore continuano a diventare più elevati, e posso sentire di sentirmi spinta in avanti. Una volta che sono migliorata poco, c’erano nuovi requisiti, ma la velocità del mio miglioramento non era al passo con i requisiti richiesti.

All’inizio del 2017 NTD ha iniziato a creare il team per le notizie in lingua inglese, e nel 2019 sono stata trasferita al team inglese. Dovevamo ricominciare da zero, ma questa volta non significava che il nostro salario era sceso a zero, ma che eravamo di fronte a un nuovo inizio. Tre mesi dopo il mio capo mi ha chiesto di occuparmi di un notiziario a causa dei cambiamenti nel personale. Nonostante la mia esperienza nel team del notiziario cinese, non ero sicura di essere all'altezza, dato che non avevo familiarità con il nuovo ambiente di lavoro. Durante il nostro confronto mi è ritornato il pensiero di rifiutare il lavoro, ma le parole che mi sono uscite dalla bocca sono state: “Ci proverò”. Non so dove abbia trovato il coraggio, forse il mio lato consapevole aveva capito quanto fosse grande la responsabilità.

Nuovi ambienti, gruppi, colleghi, nuove sfide, anche gli errori sono nuovi ogni giorno, e non ci sono esempi da seguire. La mia esperienza nel produrre trasmissioni in diretta con il team cinese mi ha aiutato a iniziare velocemente, ma gestire un team è stata una nuova sfida. Prima di gestire gli altri, in realtà io stessa ho dovuto assumermi più responsabilità. Prima facevo le notizie da sola, quindi dovevo solo assicurarmi di non fare errori. Ora produco i programmi e sono responsabile di qualsiasi problema della rappresentazione. I giornalisti hanno caricato un video nel formato sbagliato? Il conduttore ha mangiato uno snack al cioccolato tra una lettura e l'altra? I narratori hanno letto male il copione? È stato usato il filmato sbagliato? E così via, tutti i problemi che prima non avevano niente a che fare con me, ora erano diventati una mia responsabilità. Se un giorno qualcuno improvvisamente chiede del tempo libero o affronto un'emergenza su uno dei punti di cui sopra, devo trasformarmi in una “colla multiuso” per sistemare la falla.

Una collega praticante una volta mi ha chiesto perché solo raramente mi vedesse arrabbiata o turbata. Le ho detto che a volte vorrei anche fare “scintille”, ma quando è quasi l'ora della trasmissione non ho tempo per farlo, e quando lo spettacolo è finito e tutto è andato bene, non sono più arrabbiata.

Il Maestro ha detto:

“Per un coltivatore, guardarsi dentro è uno strumento magico”. (“Insegnamento della Fa alla Conferenza Internazionale della Fa di Washington DC 2009”; Insegnamento della Fa nelle conferenze IX)

Ogni volta che incontriamo un problema dovremmo prima pensare al motivo che ci ha scosso e quale attaccamento è stato innescato. In sintesi, come la squadra coopera e come gestiamo bene le cose è un riflesso del nostro stato di coltivazione. Solo coltivando diligentemente possiamo tenere il passo con il progresso della rettifica della Fa.

Quest’anno è il mio quindicesimo anniversario di lavoro con NTD. Ci sono veramente tanti ricordi e riflessioni lungo il percorso. Voglio ringraziare il Maestro per avermi dato l'opportunità di partecipare ai progetti mediatici e per la sua benevola salvezza. Mi sforzerò di realizzare ciò che il Maestro vuole, di aiutarlo nella rettifica della Fa, di salvare tutti gli esseri e di adempiere al mio voto.

Grazie, Maestro! Grazie, amici praticanti!

(2021 Conferenza Internazionale della Fa Online)