(Minghui.org) Lo scorso 17 luglio i praticanti italiani della Falun Dafa che seguono i principi di Verità-Compassione-Tolleranza, hanno svolto attività di sensibilizzazione nella splendida cornice dei fori imperiali a Roma, per ricordare i ventidue anni di persecuzione da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) e chiederne la fine.

I praticanti della Falun Dafa svolgono attività, a Roma, per denunciare la persecuzione del PCC

I passanti parlano con i praticanti, chiedendo informazioni sulla Falun Dafa

La musica melodiosa degli esercizi risuonava nel centro della città. I residenti ed i turisti che passavano hanno ammirato gli aggraziati movimenti e sono rimasti scioccati nell'apprendere della persecuzione del PCC.

Dopo aver ricevuto un volantino con informazioni sulla pratica e su come viene perseguitata in Cina, un anziano uomo voleva imparare le cinque serie di esercizi. Alcuni giovani hanno osservato i praticanti mentre mostravano gli esercizi, mentre altri hanno provato a seguirne i movimenti. Due giovani brasiliani sono rimasti sconvolti dalla persecuzione ed hanno chiesto se potevano fare qualcosa per aiutare. I praticanti hanno suggerito che potevano parlarne alle persone che conoscevano e firmare una petizione online. Essi sapevano degli Uiguri, detenuti nei campi di lavoro forzato. Dopo aver appreso della persecuzione della Falun Dafa, hanno detto che avrebbero fatto ulteriori ricerche sulla vile storia del PCC.

Due giovani spagnoli volevano conoscere il motivo della persecuzione. Un praticante ha spiegato loro che il PCC ha governato la Cina per settant'anni, e durante questo periodo il regime ha ucciso più di ottanta milioni di vite innocenti. Inoltre, ha anche distrutto la cultura tradizionale cinese ed i suoi valori storici. Il suo obiettivo è quello di annientare l'etica di comportamento e distruggere la fede dell'uomo nel Divino. La Falun Dafa è stata introdotta al pubblico negli anni novanta ed ha fatto riscoprire i valori tradizionali. I praticanti vivono secondo i principi di Verità-Compassione-Tolleranza, per essere persone migliori. Tuttavia, l'ex leader del PCC, Jiang Zemin, ha istigato questa persecuzione per gelosia. Non poteva sopportare di vedere così tante persone che praticavano gli esercizi, ed ha pensato che tutto ciò potesse rappresentare una minaccia per la sua autorità. Ha quindi ordinato la persecuzione, utilizzando l'intero arsenale del Partito, dai suoi media al sistema legale, alla polizia ed all'esercito, allo scopo di annientare i praticanti della Falun Dafa.

I passanti firmano la petizione e condannano il PCC per il prelievo forzato di organi

Molti passanti hanno firmato la petizione ed hanno chiesto la fine del prelievo forzato di organi dei praticanti della Falun Dafa, degli Uiguri, dei Tibetani e dei Cristiani. Un avvocato che lavorava alle Nazioni Unite ha firmato la petizione, sottolineando l'importanza di sostenerla.

La Commissione Diritti Umani del Senato italiano ha approvato all'unanimità una risoluzione, Documento IV-ter n. 7, N. 243, che sollecita il PCC a rilasciare immediatamente i prigionieri di coscienza, compresi i praticanti del Falun Gong, ed avviare un'indagine approfondita sul prelievo forzato di organi in Cina, attraverso canali diplomatici ed altri canali.