(Minghui.org) Il 31 luglio di quest’anno, al Place de la République e Place Colette a Parigi, i praticanti del Falun Gong hanno mostrato gli esercizi, informato sulla persecuzione in corso in Cina e parlato alla gente della pratica. I visitatori hanno firmato una petizione per sostenere la fine delle atrocità commesse dal Partito Comunista Cinese (PCC).

I praticanti del Falun Gong dimostrano gli esercizi del Falun Gong in Place Colette a Parigi

I turisti leggono le informazioni sulla persecuzione in Place Colette

La gente firma la petizione a sostegno dei praticanti che si oppongono alla persecuzione

Place Colette si trova nel centro di Parigi, tra il Théâtre du Palais-Royal e il Louvre; la zona è frequentata da tantissimi turisti.

Il pubblico si oppone alla persecuzione del PCC

James, dal Regno Unito, ha detto: “Il PCC ha paura del Falun Gong… quali saranno i motivi del suo timore? La risposta è semplice, non amano chiunque metta in discussione il suo potere e vogliono controllare i pensieri di tutti. Il regime è come un'organizzazione mafiosa ed è molto cattiva. I loro sostenitori possiamo definirli dei terroristi, proprio come si è visto in Unione Sovietica… mi sento triste per i cinesi”.

Epilar Nano è un medico italiano, ha firmato la petizione dopo il chiarimento sulla persecuzione. Ha sottolineato: “Ci troviamo nel 21° secolo ed una persecuzione come questa non può essere accettata. Sono contro il comportamento del PCC e spero di aiutare tutte le vittime”.

Quentin Chamard-Bois è un fotografo e durante l'evento cittadino ha confessato che era la prima volta che incontrava i praticanti del Falun Gong. Ha sostenuto: “Al momento non sono sorpreso di sentire parlare della persecuzione da parte del PCC e questo comunque mi fa arrabbiare. Penso che sia giunto il momento di informare la gente di questo abbominio. Riconducendo la causa della pressione che il PCC esercita sull'economia francese, non mi sorprende che la Francia non abbia parlato apertamente della persecuzione… tutto è connesso in un ‘abbraccio’ mortale per l’occidente”.

Il signor Chamard-Bois crede che il PCC non possa tollerare nessun individuo o gruppo diverso dalle sue linee guida. Spera che gli sforzi dei praticanti, per esporre la persecuzione, possano guadagnare l’attenzione di tante persone, per denunciarlo ed incriminarlo.

Anne-Claire Humeau, una manager, ha detto che non c'è libertà in Cina, per questo ha affermato con sicurezza: “Un certo risveglio sta avvenendo in tutto il mondo, soprattutto da parte del popolo francese. Proprio come le altre persone, notiamo che le politiche del nostro Paese sono anormali”.

Ha continuato: “La repressione del Falun Gong da parte del PCC, la rimozione di organi senza consenso e la loro vendita a scopo di lucro, tutto ciò è semplicemente inconcepibile. Riteniamo che il PCC sia capace di tutto, proprio come il suo rapporto sul virus, in cui sappiamo che i numeri sono sbagliati, giacché ci sono molte persone che sono morte, e le vere informazioni non sono state riportate”.

Il signor Boziere, di quasi ottant’anni, ha visto la dimostrazione del Falun Gong nella piazza parigina ed è rimasto commosso: “Se le persone si perdonano di più l'una con l'altra, se c'è meno ingiustizia sociale, le persone si uniranno”.

Patrice Belloundja è un pittore che ha sentito parlare del Falun Gong durante l’evento ed ha evidenziato: “In Cina, le persone sono state perseguitate da Mao ed allo stesso modo continua ancora oggi, specialmente dopo che il PCC è salito al potere. I cinesi sono controllati, osservati e monitorati da tecnologie come i droni, le fotocamere, il riconoscimento facciale e non ultimo dall'identità digitale”.

Ha concluso: “Il PCC, prima o poi, crollerà definitivamente!”

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