(Minghui.org) Lo scorso 7 agosto, i praticanti europei del Falun Gong si sono riuniti a Francoforte, in Germania, per partecipare ad una parata per condannare i ventidue anni di persecuzione, da parte del Partito Comunista Cinese (PCC).

La Banda Marciante Tian Guo ha guidato la parata, seguita dai praticanti che tenevano gli striscioni del Falun Gong per condannate la persecuzione del PCC mentre la squadra dei tamburini terminava il lungo corteo. Le praticanti vestite di bianco portavano i ritratti degli amici torturati a morte dal regime durante la persecuzione.

I praticanti hanno anche allestito uno stand informativo nel centro della città per introdurre il Falun Gong ed aumentare la consapevolezza sulla persecuzione. La banda e il gruppo di tamburini si sono esibiti accanto ad alcune sedi amministrative ed i funzionari eletti hanno inviato messaggi di sostegno.

La Tian Guo Marching Band suona nel centro di Francoforte

La squadra dei tamburini alla parata

Le praticanti vestite di bianco tengono in mano i ritratti degli amici torturati a morte

Un praticante diffonde la verità

C'erano molte persone che passeggiavano per la città, approfittando del bel tempo che accompagnava la stagione e dalla riapertura di molti negozi. Alcuni passanti hanno scattato delle foto lungo tutta la sfilata e tra questi un residente locale ha detto ad un praticante: “Non avrei mai immaginato che la vostra associazione avesse una bellissima banda musicale”.

Alcune persone hanno letto attentamente gli striscioni, mentre altri hanno chiesto maggiori informazioni; molti hanno firmato la petizione per protestare contro la persecuzione. Un turista italiano ha affermato: “Continuate a chiarire la verità in questo modo. Credo che sia la cosa migliore per arrivare all’obbiettivo prefissato”.

La gente ascolta i praticanti e firma la petizione

Membro del Parlamento federale: “Fermare la persecuzione che perdura da ventidue anni”

Ulli Nissen, membro del Parlamento federale, e Oliver Stirboeck, membro del Parlamento statale dell'Assia, hanno inviato messaggi per esprimere il loro sostegno all'evento.

Ulli Nissen, membro del Parlamento federale

Nissen, in una nota scritta, ha elogiato i praticanti per aver perseverato per ventidue anni, nonostante la persecuzione. In un suo messaggio ha riportato: “Ammiro profondamente il vostro coraggio e perseveranza, personalmente ho fatto in modo che l’attenzione potesse rimanere alta sulle condizioni dei diritti umani in Cina e per le gravi violazioni dei diritti umani (crimini) per così tanti anni. Questa, e tutte le persecuzioni politiche e religiose devono finire. Pertanto, sono felice che molte persone si sono riunite oggi a Francoforte per aumentare la loro consapevolezza e denunciare questa persecuzione, in particolare l’occultamento della verità sul Falun Gong da parte del malvagio PCC”.

Ha condiviso che la persecuzione deve essere fermata: “Il Falun Gong si basa su Verità, Compassione e Tolleranza, per questo non riesco a capire come le autorità cinesi possano ostinatamente perseguitare i praticanti. In un mondo moderno non dovrebbe persistere indefinitamente una persecuzione e questa prosegue da ventidue anni, è 0ra di mettere la parola fine a tutto ciò”.

Nissen, ha promesso: “Come ho fatto sempre, lavorerò con voi per combattere ogni tipo di oppressione”. Si è rammaricato per non aver partecipato di persona all’evento ed ha espresso la sua solidarietà e l’apprezzamento per i praticanti, augurandogli il successo dell'evento.

Oliver Stirboeck, membro del Parlamento statale dell'Assia

Oliver Stirboeck, membro del Parlamento statale dell'Assia, ha scritto che rimanere in silenzio davanti all’apparato repressivo della Cina (PCC), ignorare la tortura, i rapimenti e continuare a fornire assistenza allo sviluppo economico alla Cina (CPC), non è solo vergognoso, ma mette in pericolo la nostra libertà.

Ha proseguito: “In relazione all'Atto Magnitsky, la Commissione europea e il governo tedesco devono finalmente agire per affrontare apertamente il PCC e ritenere i suoi membri personalmente responsabili delle loro azioni”. Ha anche augurato il successo dell'attività dei praticanti.

Studente cinese: “Mi sento orgoglioso quando vedo la Tian Guo Marching Band”

Huang, una ventenne originaria dalla Cina, insieme ad un'amica erano in visita a Francoforte ed è rimasta attratta dall'evento, tanto da trattenersi per più di due ore. Quando ha lasciato la Cina, circa otto anni fa, era molto giovane e non aveva mai sentito parlare del Falun Gong.

Ha affermato: “La mia amica mi ha fatto notare che gli striscioni del Falun Gong avevano le scritte in cinese e questo mi ha tirato su”.

"Sono molto orgogliosa di vedere così tanti cinesi ed occidentali in una grande banda musicale che sfilano per le strade”. Ha aggiunto che quel giorno c'erano altre parate a Francoforte: “Penso che la parata del Falun Gong sia ovviamente molto pacifica in confronto”.

La ragazza ha acquisito una certa comprensione della pratica ed ha aggiunto: “Sono convinta che questo sia un insegnamento molto buono, sia per il corpo che per la mente… voglio esercitarmi anch'io”.

Parlando del PCC, Huang ha concluso: “Quando vivevo in Cina una mia zia che può aggirare la censura di internet, riusciva a leggere le informazioni su siti web stranieri e con discrezione me le mostrava. Conseguentemente sapevo che il PCC era molto cattivo”.

Uno studente cinese rinuncia al PCC

Un giovane studente cinese ha parlato con un praticante per più di mezz'ora. Ha detto che, quando la persecuzione è iniziata nel 1999 era ancora molto giovane, ma ricordava quanto fossero negative le notizie sul Falun Gong in TV. Nonostante ciò non credeva ai proclami che il regime divulgava, in quanto la sua famiglia conosceva quanto fosse cattivo il Partito Comunista, ma non conosceva ancora il Falun Gong.

Dopo aver lasciato il Paese, aveva osservato molte informazioni sull'espianto di organi da parte del PCC, ma non capiva il nesso con la pratica: “Non potevo ancora crederci… come potrebbe accadere una cosa del genere?”. Quando il praticante gli ha mostrato il rapporto di indagine di un avvocato per i diritti umani, ha finalmente capito la verità in tutta la sua drammaticità.

Ha rinunciato subito alla Lega della Gioventù e ai Giovani Pionieri del Partito Comunista Cinese (PCC) ed ha promesso che avrebbe parlato con suo padre e gli avrebbe chiesto di dimettersi dal Partito.

Sostegno pubblico al Falun Gong

Una donna sulla sessantina voleva conoscere la persecuzione ed ha motivato: “Sono venuta qui non appena ho visto gli striscioni sul Partito comunista e sul prelievo di organi da persone ancora in vita. Vengo dall'ex Germania dell'Est e conosco quanta pressione psico-fisica produce un tale sistema politico alle persone”.

Un cittadino greco vuole conoscere il Falun Gong

Un uomo anziano originario della Grecia ha letto molto attentamente il tabellone. Ha sottolineato: “Le persone oggigiorno vanno di fretta, con molta tensione emotiva su sé stesse, solo per fare un po' più di soldi. Ricordo ancora che le persone non erano così negativamente motivate quando ero giovane”.

Ha indicato sul volantino l'introduzione dei cinque esercizi ed ha detto: “Questo è ciò di cui la gente necessita. Le persone hanno bisogno di calmarsi e raggiungere la pace interiore”. Prima di congedarsi, con tranquillità, ha letto attentamente l'introduzione al Falun Gong.

Martina e Gerd hanno firmato la petizione contro la persecuzione

Martina e Gerd, sono arrivati giusto in tempo per ascoltare l'esibizione finale della banda musicale. Hanno poi firmato la petizione che chiedeva la fine della persecuzione. Uno dei due ha precisato: “Siamo fermamente convinti che sia positivo esporre il vero volto del PCC in Germania, ed apprezzare che le persone possono parlare, senza nessuna remora, di questi argomenti proibiti in Cina”.

Una donna dal Pakistan

Quando un praticante del Falun Gong ha tenuto un discorso, una donna pakistana ha esclamato: “È così che dovrebbe essere… esporre la verità sulle dittature”. Ha anche ringraziato molte volte i praticanti: “Senza di voi nessuno parlerebbe della persecuzione e non verremmo a conoscenza di ciò che sta accadendo in Cina. Avete mostrato al mondo un grande coraggio… non fermatevi!”.

Oliver, lavora in una banca, con l’hobby della fotografia. Ha indicato lo striscione ‘Lo spettro del comunismo governa il mondo’ ed ha aggiunto: “Ho visto questo striscione mentre guardavo la vostra esibizione davanti al teatro dell'opera. Così sono andato a prendere la macchina fotografica per scattare alcune foto agli striscioni”.

In riguardo alla persecuzione del Falun Gong da parte del PCC, ha affermato: “Ebbene… questo si chiama comunismo… cioè quando il potere è concentrato in un piccolo gruppo di persone. Allora, questa combriccola cosa fa? Tolgono la libertà di parola o della stessa vita a chi non fa parte della loro cricca. Capiamo tutti quanto è terribile…? Eppure qualcuno non è consapevole che tutto questo è sull’uscio di casa”.

Oliver scatta foto degli striscioni all'evento

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