(Minghui.org) Il 13 febbraio 2015 Zhang Yutang è stato condannato a cinque anni e mezzo di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina per il benessere di mente e corpo perseguitata dal regime comunista cinese da ventidue anni. Dopo aver finito di scontare la pena nel 2019, le autorità hanno installato un sistema di sorveglianza intorno al suo appartamento e spesso hanno molestato lui e la sua famiglia.
Zhang, settantotto anni, era un falegname del villaggio di Tiexi, nella città di Mishan nella provincia dell'Heilongjiang. Ha iniziato a praticare il Falun Gong nel settembre 1998 e dopo l'inizio della persecuzione, nel dicembre 1999, ha dovuto subire due anni di lavori forzati. Nell'aprile 2002 è stato condannato a tre anni di prigione ed il 12 agosto 2011 è stato mandato in un centro per il lavaggio del cervello per aver chiesto il rilascio della moglie di suo nipote.
Zhang Yutang
Quella che segue è l'esperienza di Zhang, arrestato nuovamente nell'aprile 2014 e condannato a cinque anni e mezzo di pena detentiva. Durante l'ultima delle sei udienze che ha dovuto affrontare, è entrato in stato confusionale dieci minuti dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua che gli aveva dato Ji Ming, il giudice che presiedeva l'udienza.
Arrestato dalla polizia che irrompe nell'appartamento in affitto di Zhang
Il primo aprile 2014 l'ufficiale di polizia Li Xuejun, dell'ufficio per la sicurezza interna della città di Mudanjinang, insieme ad un agente in borghese, si sono recati presso l'abitazione di Zhang, hanno staccato la corrente, si sono nascosti nel buio e, quando l'uomo è sceso al piano inferiore per controllare, si sono intrufolati nel suo appartamento.
Una volta rientrato a casa, Zhang si è sorpreso di trovare due estranei in piedi. "Chi siete? Perché siete entrati di nascosto in casa mia?", ha chiesto loro. L'ufficiale ha spiegato che dovevano perquisire la sua abitazione secondo la legge, ma si sono rifiutati di mostrargli un mandato ed il tesserino di riconoscimento.
Successivamente Li ha fatto arrivare più di venti agenti che hanno tenuto stretto Zhang e rovistato in casa sua. Dopo la perquisizione sono stati confiscati un computer desktop, due portatili, due dischi rigidi, 1.592 yuan (circa 200 euro) in contanti e sei telefoni cellulari.
La polizia ha dapprima portato Zhang e sua moglie al dipartimento di polizia della città di Mudanjiang, e poi li ha trasferiti al centro di detenzione della città il secondo giorno. Nel frattempo due poliziotti sono rimasti a casa sua tentando di arrestare suo figlio mentre stava rientrando a casa.
La polizia ha interrogato più volte la moglie di Zhang, ma lei si è rifiutata di fornire tutte le informazioni che volevano. La donna è stata rilasciata il 30 aprile, dopo un mese di detenzione.
Quello che è successo a Zhang è stato molto peggio. È stato schiaffeggiato sedici volte da un ufficiale di nome Wang Minquan e, dopo che il praticante ha fatto uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione che stava subendo, è stato alimentato forzatamente tre volte. Infine, le guardie gli hanno ammanettato braccia e piedi ai tubi dell'acqua, costringendo il suo corpo contro il muro.
Durante questo periodo, la polizia ha ripetutamente tentato di costringere Zhang a rivelare la fonte del dispositivo che usava per inviare messaggi di testo sul Falun Gong: gli agenti l’hanno colpito alla testa, gettato a terra e costretto a rilasciare le sue impronte digitali su documenti del caso che avevano preparato, poi presentati alla Procura come prova dell'accusa.
Processo segreto al centro di detenzione
Zhang è stato incriminato alla fine di maggio 2014 e così ha chiesto alle guardie di informare i suoi familiari in modo che assumessero un avvocato per lui, ma le guardie non l’hanno mai fatto.
Un mese dopo Zhang è stato processato segretamente dal tribunale del distretto di Aimin in una piccola sala conferenze del centro di detenzione. Quando ha chiesto perché la sua famiglia non avesse presenziato all'udienza, il giudice Zhang Ying ha affermato che né la sua famiglia né il suo avvocato erano mai andati in tribunale per le procedure del caso. Zhang si è rifiutato di partecipare all'udienza ed ha cercato di lasciare l'aula, ma è stato riportato indietro con la forza dall'ufficiale giudiziario.
Dopo aver ricevuto la condanna a cinque anni e mezzo di prigione il 7 luglio 2014, Zhang ha presentato un appello al tribunale intermedio della città di Mudanjiang.
Il tribunale superiore ha revocato il verdetto originale, ha rinviato il caso al tribunale di prima istanza ed ha ordinato un nuovo processo.
Il giudice nega all'avvocato l'accesso ai documenti del caso
Prima del nuovo processo, il giudice ha negato all'avvocato l'accesso ai documenti del caso, il che gli ha impedito di difendere efficacemente Zhang e gli ha causato l'espulsione dall'aula.
Il praticante ha poi assunto un nuovo avvocato per rappresentarlo. Quando il nuovo avvocato si è recato fino alla città di Mudanjiang per esaminare i documenti del caso, un giudice di nome Jiang Bingbing ha inventato una moltitudine di scuse per bloccarlo. Sotto la forte richiesta dell'avvocato, Jiang ha fornito con riluttanza parte dei documenti, ma molti documenti critici non sono stati inclusi.
Parlare in modo confuso e avere un forte mal di testa dopo aver bevuto dell'acqua
Il giudice ha tenuto cinque udienze sul nuovo processo e, tra un'udienza e l'altra,Zhang ha sofferto di gravi problemi di salute ed è stato ricoverato più volte. Gli è stato diagnosticato un infarto cerebrale e una malattia coronarica, così ha dovuto partecipare alle udienzein sedia a rotelle insieme ad un medico.
Prima della prima udienza del nuovo processo, quando il giudice Zhang Ying del processo originale ha incontrato Zhang in ospedale, gli ha detto: "Ho sbagliato la prima volta, per favore non prendertela". Ha anche promesso di non farsi più coinvolgere nei casi del Falun Gong.
Nonostante la debolezza di Zhang, il giudice Ji Ming l’ha costretto a comparire in tribunale. Mentre stava leggendo la sua dichiarazione di difesa, il giudice Ji (che prima aveva ricevuto una nota da un ufficiale giudiziario) ha ordinato a qualcuno di dargli una bottiglia d'acqua. Dieci minuti dopo l’uomo ha iniziato a parlare in modo confuso, teneva la testa dolorante tra le mani ed ha ripetuto al giudice che la testa gli faceva terribilmente male e che le sue mani ed i suoi piedi si erano irrigiditi.
Il giudice Ji ha convocato un medico che ha dato a Zhang un’occhiata sommaria ed ha dichiarato che era in grado di continuare. "State cercando di uccidermi!” Ha detto Zhang, contorcendosi dal dolore. "Il mio cliente non è ovviamente in grado di sostenere un processo in questo momento. Vi importa qualcosa della sua vita?". L'avvocato del signor Zhang ha protestato, ma senza successo.
Indignata, la moglie si è alzata in piedi tra il pubblico e si è lamentata ad alta voce di quanto male venisse trattato suo marito. Mentre veniva trascinata fuori dall'aula da diversi sceriffi, Zhang non mostrava alcuna emozione e sembrava non vedere o sentire nulla durante il trambusto.
Torturato nella prigione di Mudanjiang
Dopo la quinta udienza, il giudice ha emesso nuovamente la stessa sentenza di cinque anni e mezzo e così Zhang ha presentato un altro appello al tribunale intermedio. Quando il giudice Gao Yuxi della corte superiore è andato in ospedale e ha chiesto a Zhang le ragioni del suo appello, il praticante gli ha detto che il Falun Gong è una pratica giusta, che lui non aveva fatto nulla di male nel praticarla, e che non era mai stata criminalizzata in Cina nonostante fosse perseguitata. Anche se Gao aveva detto di aver capito il fatto e che se ne sarebbe occupato, il risultato è stato che ha respinto l'appello di Zhang.
L'uomo è stato portato alla prigione della città di Mudanjiang il 26 agosto 2015 dove condivideva un letto gigantesco con decine di detenuti che dovevano dormire con la testa di uno accanto ai piedi degli altri. Se qualcuno si alzava per andare in bagno, non c'era posto per lui quando tornava.
Poiché Zhang non memorizzava le regole della prigione e non rispondeva all'appello, veniva spesso picchiato e maltrattato. Le guardie hanno inoltre trattenuto i vestiti ed i beni di prima necessità che la sua famiglia gli mandava perché lui non dava alcun regalo alle guardie.
Brutalmente picchiato nella prigione di Tailai
Zhang è stato trasferito alla prigione Tailai il 13 novembre 2015 e veniva fatto dormire sul pavimento. Poiché si rifiutava di memorizzare le regole della prigione e non aveva scritto una dichiarazione di rinuncia alla sua fede, la guardia Dong Xin incaricava due detenuti di privarlo del sonno.
In stato delirante, dopo non aver dormito per due giorni, Zhang ha firmato la dichiarazione di rinuncia, ma dopo essersi ripreso, ha scritto una dichiarazione solenne per annullare la dichiarazione.
A causa della sua cattiva salute, Zhang è stato trasferito nel reparto per i detenuti malati. All'inizio di agosto 2018 è stato trasferito nella prigione della città di Qiqihar e tutti i suoi insegnamenti del Falun Gong copiati a mano gli sono stati confiscati.
Il 30 ottobre 2018 Ding Chao, capo della divisione n. 5, ha chiamato Zhang in un ufficio senza telecamere di sorveglianza e gli ha chiesto perché non avesse pagato l'assicurazione medica. Il praticante ha risposto che l’acquisto o meno dell’assicurazione avrebbe dovuto essere volontario. Ding allora gli ha dato uno schiaffo in faccia e l’ha colpito sul petto, poi ha assestato un forte calcio sulle natiche che gli ha provocato un prolasso.
Illustrazione di tortura: Pestaggio brutale
Ding si è fermato d'improvviso e gli ha chiesto: "Hai intenzione di pagare? Zhang ha risposto con un fermo no, e così Ding lo ha colpito di nuovo. Dopo la terza volta che veniva pestato, Zhang ha improvvisamente aperto la porta e ha gridato: "La guardia carceraria mi ha picchiato! La guardia carceraria mi ha picchiato!". Quando il direttore della prigione Ren Shaozhong l'ha sentito, ha dato istruzioni a Ding di proibire a Zhang di comprare beni di prima necessità per due mesi.
Un'altra volta, dopo che Ding ha chiesto al praticante perché si rifiutava di rispondere all'appello, Zhang ha risposto che era perché era innocente e non era un criminale. Ding ha detto che il suo atteggiamento era cattivo e l’ha picchiato con un manganello elettrico.
Zhang ed alcuni altri praticanti sono stati trasferiti di nuovo alla prigione di Tailai un anno dopo, nell'agosto 2019. L'11 settembre, dopo che le guardie hanno trovato un pezzo di carta scritto con informazioni sul Falun Gong, hanno tenuto Zhang in cella d’isolamento fino alla scadenza del suo termine il primo ottobre 2019 e l’hanno rimproverato davanti agli altri detenuti perchè non amava il regime comunista ed il Paese.
Molestie continue
Dopo che Zhang è stato rilasciato, la polizia locale ha installato una telecamera di sorveglianza su ogni lato dell'ingresso del suo palazzo ed un'altra di fronte all'ingresso principale.
Le autorità locali non hanno mai interrotto i loro tentativi di costringere Zhang a rinunciare alla sua fede. L'11 dicembre dello scorso anno, Han Xianji, il segretario della città di Mishan, è andato a casa sua e ha cercato di costringerlo a scrivere una dichiarazione di rinuncia alla sua fede.
Zhang ha chiesto: "Cosa pensi sia meglio: seguire i principi di Verità, Compassione, Tolleranza, o quelli di menzogna, crudeltà e violenza? Han non ha risposto e l'ha minacciato: "Se non la scrivi, ti denuncio alla polizia. Vedrai come ti tratteranno".
Circa una settimana dopo, il 17 dicembre, sette poliziotti sono andati a bussare alla sua porta, ma in casa non c'era nessuno. La sera successiva, verso le 21.30, è arrivato un altro gruppo di poliziotti ed il figlio di Zhang, il signor Chuanfu, ha aperto la porta chiedendo loro cosa stessero facendo. Uno dei poliziotti ha tirato fuori un piccolo libro e gliel'ha sventolato davanti al viso dicendo che era il loro tesserino, ma senza lasciarglielo vedere da vicino. Poiché Zhang non era in casa, se ne sono andati.
Alcuni giorni dopo, il 21 dicembre alle 17.20 circa, quando il figlio è tornato a casa, la polizia l’ha fermato, ha preso la chiave, ha aperto la porta e ha frugato in giro. Gli agenti hanno portato via sei libri del Falun Gong, due cellulari e due altoparlanti. Gli oggetti avevano un valore di circa 2.000 yuan (260 euro). La stessa notte, la polizia ha arrestato Zhang e l’ha portato alla stazione di polizia per interrogarlo. Il praticante si è rifiutato di rispondere a qualsiasi domanda e così la polizia l’ha trattenuto per dieci giorni. Durante questo periodo, due poliziotti sono entrati di nuovo in casa sua e non è chiaro cosa abbiano portato via.
Anche la figlia di Zhang è stata molestata e le è stato ordinato di firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong a nome dei suoi genitori. Lei si è rifiutata, ma suo marito è stato costretto a farlo.
Li Changxin, direttore della stazione di polizia n. 4 della città di Mishan, insieme all'ufficiale Xu Xiaoqiang, hanno bussato di nuovo alla porta di Zhang alle 15.35 del 19 maggio di quest'anno. Hanno detto di essere andati a verificare alcune cose come se la coppia stesse praticando il Falun Gong e se fosse stata arrestata. Zhang ha risposto: "Non siamo stati arrestati, ma siamo stati rapiti ingiustamente da voi. Siete voi che state commettendo dei crimini. Dovreste tornare al vostro ufficio e non venire più a casa mia". Zhang si è rifiutato di aprire la porta, ma Xu ha fatto una telefonata e riferito la situazione. Poco dopo, se ne sono andati.
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