(Minghui.org) Una residente della città di Jiamusi, nella provincia dell’Heilongjiang, è stata segretamente condannata a sei anni di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

I familiari della praticante hanno appreso del suo verdetto nel luglio scorso, dopo aver ricevuto una chiamata dal personale della prigione femminile della provincia dell’Heilongjiang che, tra l’altro, ha negato loro le visite permettendo soltanto di effettuare depositi in contanti per lei.

Sig.ra Xie Wei

Xie, cinquantototto anni, è stata arrestata il 27 luglio 2019, quando la polizia ha fatto irruzione nella sua casa. Le sono stati confiscati oltre trenta libri del Falun Gong, due cellulari, un computer portatile, un altoparlante, un lettore mp3 ed altri effetti personali. La polizia si è rifiutata di fornire qualsiasi informazione sul motivo dell'arresto, ha comunicato che erano alla stazione di polizia di Shunhe, dove Xie è stata trascinata per l'interrogatorio.

La praticante non è stata l'unica ad essere presa di mira per la sua fede. Entro poche settimane dal suo arresto, al comando dell'Ufficio di Pubblica Sicurezza nella provincia dell’Heilongjiang, la polizia di Jiamusi ha arrestato almeno altri cinquantadue praticanti e ne ha molestato più di un centinaio. Molti tra loro sono stati costretti a vivere lontano da casa.

Yang Shengjun è morto nove giorni dopo il suo arresto, il 2 agosto. Il suocero della signora Dong Huanxiu era così terrorizzato dalla polizia durante il suo arresto il 27 luglio che è morto cinque giorni dopo. Anche il marito della signora Fan Guiqin, ottantadue anni, costretto a letto, è morto disperato diversi mesi dopo l'arresto di sua moglie, che era la sua unica badante.

Xie è stata trattenuta nel centro di detenzione di Jiamusi dopo il suo arresto. La polizia ha presentato il suo caso alla procura del distretto di Xiangyang l'8 novembre 2019. La sua famiglia ha quindi assunto un avvocato che ha richiesto il rilascio della donna, ma senza successo.

Un pubblico ministero ha visitato Xie nel centro di detenzione a metà giugno dello scorso anno e le ha consegnato una copia del suo atto d'accusa con l’indicazione della programmazione dell’udienza per l'inizio del mese di agosto.

Tra il 31 luglio e il 4 agosto scorso, l'avvocato di Xie ha continuato a chiamare il giudice Song Tao per ottenere informazioni sull’udienza, ma lui si è rifiutato di rispondere alla sua chiamata, di accettare la sua procura o di consentirgli di rivedere il documento del suo caso. Ad oggi, l'avvocato di Xie non conosce ancora alcun dettaglio dei suoi procedimenti giudiziari.

Persecuzione passata

Xie soffriva di fibromi uterini e gravi emorragie. Solo venti giorni dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996, le sue malattie sono scomparse. Anche i suoi molti altri disturbi, tra cui problemi al cuore, al fegato ed ipertensione sono guariti.

Dopo l'inizio della persecuzione Xie è stata presa di mira per non aver rinunciato alla sua fede. Nel gennaio 2007 Li Dawei e Shang Hongjun, della stazione di polizia di Shunhe, hanno fatto irruzione nel suo negozio e l'hanno arrestata. La sua casa è stata messa sottosopra durante il raid.

La polizia ha estorto 11.000 yuan (circa 1.450 euro) a suo marito ed ha rilasciato Xiedopo undici giorni di detenzione nella prigione della città di Jiamusi. Da allora gli agenti l'hanno spesso molestata nel suo negozio.

Xie è stata nuovamente arrestata il 5 aprile 2009 per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong in una zona residenziale. Alla stazione di polizia di Qianjin la polizia l'ha schiaffeggiata due volte in viso. La sua guancia sinistra è diventata insensibile e le sue orecchie fischiavano. Nel cuore della notte è stata portata al centro di detenzione della città di Jiamusi e, diciassette giorni dopo, è stata condannata a diciotto mesi da scontare nel campo di lavoro forzato di Xigemu.

Il successivo arresto di Xie è avvenuto il 23 febbraio 2016, per aver distribuito materiali del Falun Gong. Quattro agenti della stazione di polizia di Shunhe l'hanno scaraventata nella loro auto provocandole una distorsione al collo ed alla schiena. Dopo averla portata alla stazione la polizia l'ha lasciata a terra. Un ufficiale di nome Guan Zhen le ha dato un calcio sulla spalla e le ha detto: "Ti condanneremo anche se dovessimo spendere dei soldi". Xie è stata successivamente condannata ad un anno e mezzo e multata di 5.000 yuan (circa 660 euro), che la sua famiglia si è rifiutata di pagare.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Prigione femminile dell’Heilongjiang: +86-451-86639034, +86-451-86639052, +86-451-86639051

Li Lifeng (李利锋), procuratore del distretto di Xiangyang: +86-13846169281, +86-18697098055

Song Tao (宋涛), giudice del tribunale distrettuale di Xiangyang: +86-454-8709816, +86-18903687999, +86-13512645666

Ji Zhong (纪忠), membro del personale del tribunale: +86-454-8709817, +86-13091637128

Liu Hongwei (刘洪伟), capo del centro di detenzione della città di Jiamusi: +86-13945450877, +86-186445450378

(Ulteriori informazioni di contatto degli autori sono disponibili nell'articolo cinese originale.)

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