(Minghui.org) Il 20 luglio scorso, si è tenuta a Tel Aviv una manifestazione per sensibilizzare il pubblico sui ventidue anni di persecuzione attuata dal Partito Comunista Cinese (PCC) nei confronti del Falun Gong, nota anche come Falun Dafa, una pratica spirituale pacifica perseguitata in Cina dal 1999.

Negli ultimi vent’anni queste manifestazioni sono state tenute molte volte davanti all'Ambasciata cinese a Tel Aviv, e una scena simile appare anche davanti alle Ambasciate e ai Consolati cinesi in tutto il mondo. A Tel Aviv, i praticanti della Dafa hanno esposto striscioni che chiedevano di fermare la brutale persecuzione e il prelievo forzato di organi dei praticanti della Falun Dafa in Cina da parte del regime cinese. Molte persone hanno tenuto discorsi a sostegno degli sforzi per porre fine alla persecuzione.

I praticanti si radunano davanti all'Ambasciata cinese a Tel Aviv, in occasione dei ventidue anni di persecuzione, il 20 luglio

Una ricostruzione del prelievo forzato di organi

I praticanti hanno presentato una breve ricostruzione degli orrori della persecuzione, compresa la scena di un medico e un poliziotto che prelevano gli organi da una praticante cinese mentre lei grida “Falun Dafa hao!” (La Falun Dafa è buona!). La ricostruzione è durata alcuni minuti e ha suscitato reazioni da parte degli spettatori.

La protesta di quest'anno si è concentrata su due temi principali. Uno è che chiunque rimanga in silenzio di fronte a questa persecuzione è di fatto un collaboratore; le persone di fede ed etnia ebraica, che hanno sperimentato gli orrori dell'Olocausto, non devono rimanere in silenzio. Il secondo messaggio è che la persecuzione della Falun Dafa è il male puro, e che il PCC, che è responsabile, deve essere visto per quello che è - un'organizzazione malvagia.

La manifestazione è stata trasmessa in diretta su Facebook. I praticanti della Falun Dafa hanno caricato i video dei discorsi su YouTube e poi li hanno promossi, in modo che più persone possano sapere cosa sta succedendo in Cina.

Professore: Ignorare la persecuzione equivale ad esserne complici

Prof. Yael Shemesh, dell’università Bar Ilan: “Ignorare la persecuzione non è diverso dall'essere complici di un crimine”

Yael Shemesh, docente senior presso il Dipartimento di Studi Biblici dell'università Bar Ilan, ha parlato alla manifestazione. Ha detto che i principi di Verità, Compassione e Tolleranza della Falun Dafa sono principi in cui ogni essere umano può identificarsi. Ha detto che è rivelatore che il PCC perseguita questi valori. Ha sottolineato che la libertà di fede e di pensiero sono cose che non possono essere tolte alle persone.

La Prof. Shemesh ha anche parlato di come il mondo ha taciuto mentre gli ebrei venivano uccisi durante l'Olocausto. Ha detto che è facile chiudere gli occhi e distogliere lo sguardo, anche di fronte al prelievo forzato di organi di prigionieri di coscienza da parte del PCC, ma ad un certo punto tacere significa che abbiamo tradito le vittime e i nostri stessi valori. Ignorare la persecuzione non è diverso dall'essere complici di un crimine.

La chiarezza morale è necessaria per distinguere il bene dal male

Elad Pressman, pubblicista, blogger e attivista dei social media: “Finché le persone non avranno la chiarezza morale per distinguere tra giusto e sbagliato, e finché non si renderanno conto che questo è veramente malvagio, la gente del mondo rimarrà in silenzio”

Elad Pressman, un pubblicista, blogger e attivista dei social media, ha detto che la persecuzione della Falun Dafa non ha nulla a che fare con gli scontri culturali e che è un puro male. Ha parlato del silenzio delle élite nel mondo accademico e degli affari, e ha detto che le grandi aziende fanno grandi profitti in Cina e hanno bisogno della Cina per mantenere alto il loro valore di mercato. A causa di questa dipendenza, non possono criticare il regime cinese e quindi tacciono.

Pressman ha aggiunto che con le nozioni postmoderne nel pensiero e nel linguaggio, tutti i valori sono resi uguali, e la gerarchia che distingue i buoni dai cattivi è abolita. Poiché c'è solo “diversità”, diventa difficile diagnosticare e trattare il problema. Inoltre, Pressman ha osservato come il silenzio sia legato al declino della fede. La gente ha perso la capacità di distinguere tra giusto e sbagliato e a causa di ciò, trova difficile dire se la persecuzione e il prelievo forzato di organi sono il male. Questo crea ambiguità e porta al silenzio.

Ha continuato: “Solo quando saremo d'accordo come società che il prelievo forzato di organi e la persecuzione della Falun Dafa sono il male, saremo in grado di affrontare la questione. Finché le persone pensano che questo sia solo parte di qualche altra cultura, un elemento legittimo della diversità culturale; finché le persone non hanno la chiarezza morale per distinguere tra giusto e sbagliato, e finché non si rendono conto che questo è veramente male, la gente del mondo rimarrà in silenzio”.

Gli israeliani dovrebbero “aprire gli occhi” sulla minaccia del PCC

La signora Maayan Eisenstadt, presidente dell'associazione “Magen for Individual Freedom”, ha sottolineato che dal 1999 i praticanti della Falun Dafa hanno subito il lavaggio del cervello, sono stati torturati, violentati e persino uccisi per i loro organi. Ha detto che questo dimostra la crudeltà del regime totalitario cinese, che nega alle persone la libertà di religione, la libertà di stampa, la libertà di espressione, le libertà individuali e tutti gli altri tipi di libertà.

Ha notato che il sistema di credito sociale cinese, iniziato nel 2018, permette al regime di esercitare il suo controllo sulle persone. Le donne cinesi sono costrette a subire aborti e vengono sterilizzate con la forza. L'epidemia di Covid-19 ha dimostrato che la politica del regime non è limitata alla sola Cina, ma è stata attuata anche all'estero, compreso Israele.

Eisenstadt sostiene che i cittadini israeliani dovrebbero aprire gli occhi e rendersi conto di ciò che il regime cinese sta facendo ai propri cittadini. Se è capace di fare queste cose ai propri cittadini, si può solo immaginare cosa potrebbe fare ai filodemocratici all'estero. Ha anche sottolineato che i valori della Falun Dafa sono valori che tutte le persone dovrebbero sostenere e vivere.

Ogni persona deve fare una scelta

Il signor Vadim Berestetsky, presidente dell'Associazione israeliana della Falun Dafa, ha detto che il regime cinese è basato sulla menzogna e sulla violenza, e non può tollerare la verità. Sempre più cinesi si rendono conto che non solo i praticanti della Falun Dafa sono vittime del regime, ma che anche loro, il popolo cinese, compresi gli ufficiali di polizia di tutti i gradi e altri perpetratori che portano avanti questa persecuzione, sono vittime. Anche il popolo d'Israele, che soffre da un anno e mezzo sotto l'attuale pandemia a causa delle bugie del PCC, è vittima del regime.

Berestetsky ha osservato che come il mondo ha taciuto per lo più quando gli ebrei sono stati massacrati durante la seconda guerra mondiale, molti scelgono di rimanere in silenzio oggi. Ha detto che ogni persona deve fare la propria scelta, e che tramite essa, ogni persona determina il proprio futuro.

I praticanti evidenziano la crudeltà del PCC

Il signor Gilad, un praticante israeliano della Falun Dafa, ha ricordato i buoni sentimenti che ha provato quando ha iniziato a praticare vent’anni fa. Ha raccontato il suo incontro con Jennifer Zeng, che è stata portata in un campo di lavoro forzato in Cina, dove ha sopportato torture, abusi sessuali e lavaggio del cervello, tutti volti a farle rinunciare alla sua fede. Ad un certo punto è crollata e ha accettato di firmare un documento di rinuncia alla sua fede nella Falun Dafa, in modo che la lasciassero andare.

Inoltre le hanno anche detto di firmare una lettera in cui esprimeva la sua gratitudine al PCC per averla salvata, e diffamava la Falun Dafa. Le è stato anche richiesto di torturare i suoi amici e di far loro pressione affinché rinunciassero alla loro fede. “Questo è il modo in cui opera il Partito Comunista” ha detto Gilad. “Non solo ti danneggia, ma ti trasforma in un complice. Il PCC non solo prende di mira le persone, ma le mette anche l'una contro l'altra e le trasforma in complici”.

La signora Nurit, anche lei praticante israeliana, ha detto che la crudele persecuzione è il risultato della visione dell'ex leader del PCC Jiang Zemin, così come la visione del Partito di potere, avidità, dominio, astuzia e lotta contro tutto ciò che è buono. Ha detto che Jiang ha imparato dai “migliori” prima di lui: Stalin, Hitler e Mao.

Jiang ha lanciato la persecuzione usando la macchina della propaganda statale per inondare i media cinesi di bugie sulla Falun Dafa. In seguito ha continuato ad incarcerare, torturare e fare il lavaggio del cervello ai praticanti, mobilitando l'intero apparato statale. Ma questo non era abbastanza per Jiang, ha detto Nurit, perché ha trovato un modo satanico per trarre profitto dai corpi dei praticanti e ha dato ordine di trasformarli in una banca di organi, rendendoli disponibili in un tempo breve per i trapianti.

Nurit ha spiegato: “La famiglia di mia madre fu quasi completamente annientata nei campi di sterminio in Europa. La famiglia di mio padre è sopravvissuta all'Olocausto per miracolo. Come posso io, discendente di una famiglia che è sopravvissuta all'Olocausto, tacere?”

Ha invitato tutti i presenti alla manifestazione: “Non potete permettervi di tacere. Per il bene dell'umanità, per tutti noi, aiutateci a fermare il regime comunista cinese”.

Rabbino: Gli ebrei hanno il dovere di parlare

L'ex ministro Rabbi Michael Melchior è una delle figure pubbliche in Israele che ha mostrato preoccupazione e simpatia per la Falun Dafa in Cina, sia durante il suo mandato alla Knesset (Parlamento israeliano), sia come privato cittadino.

Ha inviato una dichiarazione scritta: “Come membri del popolo ebraico, ci chiediamo continuamente come il mondo abbia potuto tacere durante l'Olocausto e non rendersi conto che tacere è una forma di cooperazione con i perpetratori dei più terribili crimini contro l'umanità mai commessi. Oggi, come ebrei, siamo una nazione libera nel nostro Paese, e quindi non abbiamo solo diritti, ma anche obblighi. Quando simili crimini contro l'umanità avvengono oggi altrove nel mondo, è nostro dovere come Stato, nazione, società, e anche come individui, alzare la voce e protestare con tutte le nostre forze, altrimenti stiamo collaborando con tali crimini”.

Perché il PCC si oppone alla Verità, Compassione e Tolleranza

Dorit, una praticante della Falun Dafa, ha spiegato le implicazioni più profonde della persecuzione da parte del PCC dei valori di Verità, Compassione e Tolleranza, e come essa porti al decadimento morale e a una società più viziosa.

Ha sottolineato, “Chi si oppone al principio della Verità, mente e inganna per tutta la vita, e non ci si può fidare. Per esempio, il PCC mente al popolo cinese e al mondo intero quando calunnia e diffama la Falun Dafa. Ha mentito e insabbiato i primi casi di COVID-19 in Cina, causandone così la diffusione in tutto il mondo”.

“Coloro che si oppongono alla Compassione e alla Tolleranza portano alla creazione di una società crudele, in cui vivere è un incubo. Senza i principi di Verità, Compassione e Tolleranza, avremo l'inferno sulla terra”.

La popolazione locale sostiene gli sforzi dei praticanti per contrastare la persecuzione

Gli automobilisti che passavano vicino alla manifestazione si sono fermati ad ascoltare alcuni dei discorsi e a leggere i cartelli, e hanno suonato il clacson in segno di sostegno.

Tra i passanti c'erano persone che sentivano parlare della Falun Dafa e della persecuzione in Cina per la prima volta. Altri ne avevano già sentito parlare e sono usciti per mostrare il loro sostegno e aiutare a sensibilizzare l'opinione pubblica.

Alon, un insegnante ebreo, è venuto a conoscenza della persecuzione e della Falun Dafa mentre viveva a New York. Si è unito molte volte alla protesta silenziosa davanti all'Ambasciata cinese.

Mirel, che è venuta da Be’er Ya’akov con i suoi amici, ha detto che la persecuzione è “sbagliata e immorale”.

La signora Nehora, dalla città di Ariel, ha detto: “È triste e scioccante anche se sta accadendo lontano”.

Ola è ben consapevole di ciò che sta accadendo in Cina. Ha detto, “Sono felice di vedere che le persone in Israele sono consapevoli della questione e che stanno prendendo posizione. È importante aumentare la consapevolezza, perché la Cina è lontana e non tutti lo sanno. Sono felice che la manifestazione si tenga in un punto centrale di Tel Aviv, così più persone possono conoscere la verità”.

Mauda ha detto: “Quello che state facendo qui è straordinario. È qualcosa che non ho mai visto in nessun altro Paese del mondo: il solo fatto che vi preoccupate per le persone che sono perseguitate e torturate in Cina. Che vita sarebbe senza libertà? Solo una dittatura può prendere la libertà degli esseri umani. Non c'è vita senza libertà. Complimenti a voi per esservi preoccupati degli altri”.

Israel Zirlin ha detto: “I diritti umani sono importanti, e ci dovrebbe essere una fratellanza tra le persone. Io credo nella vostra via. È la base stessa dell'esistenza umana. Durante gli ultimi secoli, il male è cresciuto di popolarità. Se il male prevale, il mondo cesserà di esistere. Il mondo intero si trova ora ad un punto di svolta. Io credo nel lato buono delle persone. Il solo fatto che una pratica come la Falun Dafa venga insegnata gratuitamente in tutto il mondo, la rende già una pratica sublime che vale la pena conoscere”.

“Il prelievo di organi è inequivocabilmente una cosa orribile e terrificante. Dobbiamo gridarlo, perché la vita e il mondo appartengono ad ogni essere vivente sotto il cielo”.