(Minghui.org) Da quando, nel luglio 1999, il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato a perseguitare la disciplina spirituale e di meditazione del Falun Gong, un uomo di ottantaquattro anni della città di Jiujiang, nella provincia dello Jiangxi, ha trascorso quindici degli ultimi vent'anni in prigione per aver sostenuto la sua fede. Sun Shilian è stato quasi congelato a morte dopo essere stato legato ad un albero durante la notte, ed ha anche subito terribili torture mentre scontava la sua pena.

Quasi congelato a morte per essersi appellato a favore del Falun Gong

Quando è andato in pensione dalla Rectifier Factory della città di Jiujiang , l'uomo soffriva di molti gravi disturbi come cirrosi epatica, milza ingrossata, asma cronica, vari disagi allo stomaco ed una grave forma di artrite. In preda alla disperazione è stato attratto dai benefici alla salute arrecati dal Falun Gong ed ha iniziato a praticare nel 1992. In soli due mesi si è completamente ristabilito.

Il 20 luglio 1999, quando il PCC ha iniziato la persecuzione, Sun non riusciva a mangiare e non dormiva molto. Non riusciva a capire il motivo che aveva spinto il PCC a perseguitare una pratica tanto buona che non arreca danni a nessuno, ma può portare soltanto benefici ai suoi studenti. Mentre leggeva i rapporti pubblicati da Minghui.org sui praticanti arrestati ed imprigionati, provava un grande dolore, così ha deciso di recarsi a Pechino allo scopo di appellarsi in favore del Falun Gong, raccontando al governo la sua esperienza personale e quanto la pratica sia meravigliosa.

Nel dicembre 2000, dopo varie difficoltà, è giunto a Pechino. Prima che potesse individuare l'ufficio appelli, è stato arrestato e picchiato dalla polizia. Più tardi, lui e molti altri praticanti che erano giunti anch'essi per appellarsi a favore del Falun Gong, sono stati caricati a forza in un furgone e portati in un tranquillo cortile, situato nella periferia della città. Ad ogni praticante è stato chiesto nome ed indirizzo, ma nessuno ha risposto [NdT: a causa della politica di coinvolgimento del PCC, i praticanti della Dafa spesso rifiutano di dare i loro nomi quando vengono arrestati, per proteggere i loro familiari, amici e colleghi].

Alcuni uomini in tenuta militare li hanno picchiati e spogliati dei loro vestiti, lasciandoli solo con la biancheria intima. Poi li hanno legati agli alberi del cortile, hanno loro versato addosso acqua fredda e li hanno colpiti con bastoni elettrici.

Con la temperatura sotto zero, Sun e gli altri praticanti si sono presto ricoperti di ghiaccio e sono stati lasciati fuori all'aperto, durante tutta la notte.

Dopo essere stato rilasciato ha camminato fino in piazza Tiananmen, dove è stato nuovamente arrestato, portato nella vicina municipalità di Tianjin erinchiuso in una gabbia di metallo per quindici giorni. La gabbia era talmente stretta che poteva stare solo in piedi, senza potersi accovacciare o sedere.

Quando è stato rilasciato la seconda volta, imperturbabile, si è recato di nuovo in piazza Tienanmen, dove è stato arrestato un'altra volta. Mentre veniva condotto a Tianjin, un poliziotto gli ha offerto 5 yuan (circa 70 centesimi di euro), pregandolo di tornarsene a casa.

Ma Sun non si era ancora arreso. Ha camminato per quasi 70 miglia (circa 113 chilometri) da Tianjin a Pechino, nel gennaio 2001, per appellarsi di nuovo in Piazza Tiananmen. Dopo essere stato arrestato per la quarta volta, è stato portato in una struttura di detenzione nel distretto di Fangshan a Pechino. Gli agenti lo hanno appeso all’insù per i polsi, con le braccia dietro la schiena, per quattordici ore.

Per ottenere il suo nome ed indirizzo, la polizia l'ha spogliato fino alla biancheria intima, l'ha preso a calci, percosso con manganelli elettrici e costretto a restare a piedi nudi sul terreno ghiacciato.

Un ufficiale gli ha dato un pugno sul petto ed un altro l’ha colpito ai fianchi con un bastone di metallo. Sun aveva un polso rotto, il viso tumefatto e tutto il corpo coperto di lividi ma, per quanto venisse brutalmente torturato, lui non ha mai rivelato come si chiamasse, né il suo indirizzo. La polizia non ha avuto altra scelta che rilasciarlo.

Non avendo più soldi, ha dovuto chiedere l'elemosina per tutta la strada fino a casa.

Imprigionato per dodici anni a causa della sua fede

Alla vigilia del capodanno cinese del 2002, durante una cena in famiglia, Hu Guwen, del dipartimento di sicurezza della fabbrica dove Sun lavorava prima di andare in pensione, si è avvicinato e gli ha chiesto di recarsi in azienda, perché il direttore voleva parlargli.

Non appena è arrivato al cancello della fabbrica, un gruppo di agenti è saltato fuori da due auto della polizia, l’ha spinto a forza in una macchina e l’ha portato alla locale stazione di Lunan.

Nel cuore della notte, l'uomo è stato portato al centro di detenzione della città di Jiujiang. Alcuni giorni dopo, il direttore del centro di detenzione gli ha detto che se avesse scritto una dichiarazione entro una settimana, esprimendo il suo rammarico per aver praticato il Falun Gong, lo avrebbero immediatamente rilasciato, ma lui ha rifiutato fermamente. "Anche se mi offriste una tonnellata d'oro, non scriverei mai una tale dichiarazione. Il Falun Gong è una pratica di coltivazione virtuosa, che insegna alle persone ad essere buone. Non c'è niente di sbagliato in questo!", ha affermato.

Dopo essere stato tenuto in custodia per un anno, nel marzo 2003 è stato processato dal tribunale del distretto di Xuyang. Non è stato rappresentato da alcun avvocato e la sua famiglia non è stata informata del processo. Il giudice ha sbrigato tutto in meno di venti minuti, condannandolo a dodici anni di prigione.

Pochi giorni dopo, Sun è stato trasferito alla prigione di Yuzhang, nella provincia dello Jiangxi. Per costringere i praticanti a rinunciare alla loro fede, le guardie della prigione li picchiavano durante il giorno e li costringevano a stare in piedi di fronte ad un muro di notte, fino alle 2:00 o le 3:00 del mattino.

Torturato fin quasi alla morte

In seguito a nuove disposizioni, decise durante una riunione della fine del 2010, ai detenuti è stato ordinato di parlare di quanto fossero buone le loro condizioni all'interno della prigione. Sun ha riferito onestamente le torture subite ed altri problemi, cosìle guardie si sono vendicate su di lui e l’hanno messo in cella d’isolamento, dove tutti i giorni gli veniva dato pochissimo cibo.

Più tardi è stato trasferito in un luogo remoto, che aveva le porte e le finestre coperte da un panno nero. Era sorvegliato da tre detenuti ed era sempre affamato. I detenuti lo picchiavano duramente e dopo lo costringevano a stare in piedi con la faccia rivolta verso il muro per lunghe ore.

Una volta un detenuto l’ha calpestato bloccandogli la testa, un altro gli teneva i piedi fermi, mentre un terzo gli colpiva la tibia con una spessa barra di metallo, lunga circa un metro e mezzo. Tong Xingfu, il capo dell'ufficio 610 della prigione, fuori dalla porta, gridava: "Picchiatelo a morte!".

Un detenuto di nome Xu gli ha confidato sottovoce : "Devi stare attento! Tong Xingfu ha pianificato di ucciderti ed ha organizzato dei testimoni per dare false testimonianze dopo la tua morte. Io sono uno di loro".

Come risultato delle torture, le gambe si erano gravemente gonfiate delle cosce fino ai piedi. Soffriva anche di forti vertigini e doveva usare l'ossigeno quando aveva un attacco di asma.

Imprigionato tre anni per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong

Dopo che è stato rilasciato, ha continuato i suoi sforzi per aumentare la consapevolezza sulla persecuzione del Falun Gong.

Il 25 gennaio 2016 è stato nuovamente arrestato quando si è recato alla stazione di polizia di Pengpu per chiarire i fatti. È stato trattenuto in detenzione amministrativa nel centro di Yujiahe, situato nella città di Jiujiang.

Tre mesi dopo, il 20 aprile, è stato arrestato un'altra volta, dopo essere stato denunciato per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong in una stazione ferroviaria. Mentre si trovava nel centro di detenzione della città di Jiujiang, Sun ha sviluppato problemi di salute ed è stato portato urgentemente all'ospedale.

Nell'agosto 2016 il tribunale del distretto di Lushan ha tenuto un processo. Solo tre membri della sua famiglia hanno potuto assistervi ed il giudice non gli ha permesso di difendersi in alcun modo.

All'età di settantasette anni è stato condannato a tre anni e tre mesi di pena detentiva da scontare nella prigione nº 1 della città di Nanchang, dove è caduto procurandosi alcune fratture, ma gli sono state negate le visite. Inoltre le autorità si sono rifiutate di fornire ai suoi familiari spiegazioni in merito alla caduta.

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