(Minghui.org) Il 23 luglio scorso il deputato canadese Len Webber ha inviato una lettera al primo ministro canadese Justin Trudeau e al ministro degli Esteri Marc Garneau, chiedendo al governo canadese di agire per fermare la persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese e imporre sanzioni ai colpevoli.
La lettera del deputato Len Webber
Il deputato Len Webber: “Fermiamo le ingiustizie in corso perpetrate nei confronti dei praticanti del Falun Gong in Cina”
Il deputato Webber ha dichiarato nella lettera: “Il 20 luglio 2021 ha segnato ventidue anni di persecuzione dei praticanti del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese. I valori di Verità, Compassione e Tolleranza del Falun Gong dovrebbero servire come ispirazione e guida. Tuttavia, i funzionari del Partito Comunista Cinese non solo hanno messo in atto una campagna di odio contro il Falun Gong, ma ha illegalmente imprigionato, torturato, prelevato organi e ucciso i suoi praticanti”. “Le atrocità commesse contro i praticanti del Falun Gong dal Partito Comunista Cinese sono state ben documentate dalle Nazioni Unite e da organizzazioni per i diritti umani come Freedom House e Amnesty International”. Il deputato Webber ha suggerito al governo del Canada di dimostrare il proprio sostegno ai diritti umani e ai praticanti del Falun Gong attuando le misure richieste dall'Associazione Falun Dafa del Canada, inclusa la condanna delle incessanti violazioni dei diritti umani dei praticanti; di chiedere al Partito Comunista Cinese di porre fine alla persecuzione dei praticanti; e imporre sanzioni ai funzionari cinesi per le gravi violazioni dei diritti umani nei confronti di questi ultimi, ai sensi della legge sulla giustizia per le vittime di funzionari stranieri corrotti (legge Sergei Magnitsky)”. Ha detto: “La vostra azione immediata aiuterebbe a fermare le ingiustizie in corso perpetrate sui praticanti del Falun Gong in Cina”.
Trentacinque parlamentari canadesi inviano una lettera congiunta al primo ministro Trudeau per chiedere la fine della persecuzione
Prima della lettera del deputato Webber, trentacinque parlamentari canadesi hanno inviato una lettera congiunta al primo ministro Justin Trudeau, chiedendo al governo canadese di fermare la persecuzione e imporre sanzioni ai funzionari del Partito Comunista Cinese. I parlamentari hanno dichiarato: “Anche noi esortiamo il nostro governo a imporre sanzioni contro i funzionari cinesi per le loro gravi violazioni dei diritti umani dei praticanti del Falun Gong, ai sensi della legge sulla giustizia per le vittime di funzionari stranieri corrotti (legge Sergei Magnitsky)”. “A causa della gravità e della portata delle violazioni dei diritti umani dei praticanti del Falun Gong, crediamo che le sanzioni contro i perpetratori saranno efficaci nel promuovere gli interessi della giustizia internazionale e dei diritti umani”. Uno dei cofirmatari della lettera congiunta, il deputato Garnett Genuis, anche copresidente dell'associazione Amici parlamentari del Falun Gong, ha sottolineato in un video personale che ha inviato ai praticanti del Falun Gong che “i praticanti del Falun Gong cercano semplicemente di enfatizzare la Verità, la Compassione e la Tolleranza, ma il Partito Comunista Cinese, teme il loro messaggio di buona volontà e ha cercato di sradicare completamente la disciplina spirituale. Mi sono unito ai praticanti del Falun Gong, ad altri parlamentari e a molte persone simpatizzanti di varia provenienza nel sostenere la fine di questa persecuzione e una risposta più forte da parte del governo canadese: “Sono lieto di essere solidale con voi in questi importanti sforzi”. Durante un raduno a Edmonton tenutosi il 17 luglio il deputato Michael Cooper ha osservato che è tempo di opporsi al regime comunista cinese. Ha affermato: “Basta! La persecuzione non può continuare!”. Il deputato Cooper ha affermato che gli Stati Uniti hanno recentemente imposto sanzioni ai sensi della legge Magnitsky a due funzionari del PCC che sono stati coinvolti nella persecuzione e ha esortato il governo canadese ad applicare le stesse sanzioni ai violatori dei diritti umani in Cina, compreso il congelamento dei loro beni in Canada e l'impedimento del loro ingresso nel Paese. Anche Ketty Nivyabandi, segretaria generale di Amnesty International Canada, ha rilasciato una dichiarazione per condannare la persecuzione. Ha scritto: “Il nostro appello al governo cinese rimane urgente oggi come lo era ventidue anni fa. Il governo cinese deve essere ritenuto responsabile per il rispetto dei diritti umani di tutti i popoli in Cina”.
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