(Minghui.org) Sanzionare chi viola i diritti umani è diventata un consuetudine tra i Paesi democratici. Dopo che gli Stati Uniti hanno approvato il Magnitsky Act nel 2016, anche il Canada, il Regno Unito e l'Unione Europea a ventisette Paesi hanno emanato leggi simili. L'Austria ed il Giappone stanno lavorando nella medesima direzione.
In conformità a queste leggi, i praticanti hanno compilato liste di colpevoli coinvolti, negli ultimi anni, nella persecuzione del Falun Gong. Ogni anno presentano diverse di queste liste ai governi democratici, esortandoli a sanzionare i responsabili nominati.
A partire dal 14 luglio scorso, i praticanti di più di trenta nazioni stanno presentando ai rispettivi governi l'ultima lista di perpetratori, chiedendo sanzioni contro questi violatori dei diritti umani, compreso il rifiuto ad entrare nei loro Paesi ed il congelamento dei loro beni all'estero.
Tre nomi su questa lista sono: Xie Shulin, Wu Zhibin e Wu Kaiming.
Informazioni sul perpetratore
Nome completo del perpetratore: Xie (cognome) Shulin (nome) (cinese:谢树林)
Genere: maschio
Paese: Cina
Data/anno di nascita: maggio 1954
Luogo di nascita: città di Changsha, provincia dell'Hunan
Titolo o posizione:
Ottobre 1996 - settembre 2000: Segretario del Comitato del PCC nel distretto di Kaifu, città di Changsha, provincia dell'Hunan
Settembre 2000 - novembre 2007: Segretario del Comitato per gli Affari Politici e Legali di Changsha, Segretario del Comitato PCC dell'Ufficio Municipale di Pubblica Sicurezza di Changsha.
Novembre 2007 - maggio 2008: Segretario del Comitato Permanente Municipale di Changsha, Segretario del Comitato per gli Affari Politici e Legali della città di Changsha, Segretario del Comitato di Partito dell'Ufficio Municipale di Pubblica Sicurezza di Changsha.
Luglio 1999 - settembre 2000: Xie Shulin è stato il primo responsabile incaricato di perseguitare i praticanti del Falun Gong nel distretto di Kaifu. Il 1º novembre 1999 ha pubblicato un articolo sul "People's Daily", carico di calunnie verso il Falun Gong, nel quale sosteneva la campagna atta a smascherare la pratica spirituale ed a combatterla fino in fondo. Come presidente onorario, ha pubblicato un articolo diffamatorio nei confronti del Falun Gong, negli atti della conferenza annuale dell'Associazione contro il culto del male di Changsha.
Nome completo del perpetratore: Wu (cognome) Zhibin (nome) (cinese:吴志斌)
Genere: maschio
Paese: Cina
Data/anno di nascita: sconosciuto
Luogo di nascita: sconosciuto
Titolo o posizione:
Marzo 2001 (od anche prima) - 2011 Wu Zhibin è stato l'ex vice segretario del Comitato per gli Affari Politici e Legali e capo dell'Ufficio 610 di Changsha. Durante il suo mandato ha pubblicato una serie di articoli, allo scopo di diffamare il Falun Gong.
Come agenzia extralegale creata appositamente per perseguitare il Falun Gong, l'Ufficio 610 di Changsha è responsabile degli arresti ed alla detenzione dei praticanti. Decide i termini delle pene detentive, nelle prigioni o nei campi di lavoro, e le modalità di rilascio su cauzione o con la condizionale medica, nonché la possibilità di ricevere visite dai familiari.
Nome completo del perpetratore: Wu (cognome) Kaiming (nome) (cinese:吴凯明)
Genere: maschio
Paese: Cina
Data/anno di nascita: sconosciuto
Luogo di nascita: sconosciuto
Titolo o posizione:
Wu Kaiming è stato vice direttore dell'Ufficio 610 di Changsha, nonché responsabile del centro per il lavaggio del cervello Laodaohe, precedentemente noto come "Centro di formazione legale della città di Changsha", una prigione nera designata per costringere i praticanti del Falun Gong a rinunciare al loro credo. Wu ha ricoperto questa carica dal novembre 2002 o prima, fino all'anno 2011.
Crimini principali:
Da quando Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), ha ordinato la persecuzione del Falun Gong nel luglio 1999, il Comitato permanente municipale di Changsha, il Comitato per gli affari politici e legali, assieme all'Ufficio 610, hanno eseguito meticolosamente le disposizioni di regime, riservate al trattamento dei praticanti. Xie Shulin, Wu Zhibin e Wu Kaiming hanno guidato la persecuzione, impartendo ordini alle stazioni di polizia, agli Uffici di Sicurezza Interna, ai procuratori, ai tribunali ed ai locali campi di lavoro forzato. Essi sono direttamente responsabili dei crimini commessi. È stato confermato che, a Changsha, sotto il loro mandato, più di cento praticanti del Falun Gong sono stati condannati alla prigione od ai campi di lavoro.
In collaborazione con il campo di lavoro di Xinkaipu, il campo di lavoro femminile di Baimalong, la prigione femminile della provincia dell'Hunan e la prigione di Chishan, Wu Zhibin e Wu Kaiming hanno trasferito molti praticanti, al termine della loro pena detentiva, direttamente ai centri per il lavaggio del cervello. Di tanto in tanto l'Ufficio 610 di Changsha trasferiva personale dai campi di lavoro forzato e dalle prigioni al centro di lavaggio del cervello di Laodaohe, per aiutare nella persecuzione.
Responsabile della morte o del crollo mentale di un buon numero di praticanti
Secondo le statistiche a disposizione, sono molti i praticanti del Falun Gong che sono stati incarcerati o condannati ai lavori forzati sotto la guida di Xie Shulin, Wu Zhibin e Wu Kaiming, e che sono deceduti in seguito alle torture subite. Questi includono Li Deyin, Jiang Deying, Xie Wutang, He Yingqing e Chen Jiangzhong. I praticanti Kang Ruiqi e Wu Jinping hanno sofferto di un grave esaurimento a causa della persecuzione.
1. Zou Jin, sessantantasette anni, violentata
Zou Jin è stata arrestata nel febbraio 2001. La polizia ha perquisito la sua abitazione e le ha confiscato 3.000 yuan (circa 395 euro) in contanti ed un libretto bancario. In seguito è stata portata al centro di detenzione nº 1 di Changsha. Il 18 novembre 2001 è stata condannata a nove anni di prigione, tramite un'accusa fabbricata. Mentre era nel centro di detenzione ha subito torture disumane. Le guardie la interrogavano sistematicamente, la percuotevano con bastoni elettrici, le stiravano gli arti e le sbattevano la testa contro il muro. È stata spesso privata del sonno, inoltre la facevano restare in piedi per tutta la notte e non le davano né cibo né acqua.
Una notte, due guardie si sono recate nella sua cella e l'hanno interrogata fino al mattino. L'hanno stesa sul letto, legandole braccia e gambe, le hanno tolto i pantaloni e l'hanno violentata. Poi le hanno infilato un bastone elettrico nella vagina per darle la scossa. Zou piangeva per il dolore. Le guardie hanno tolto il bastone solo dopo che la donna ha perso conoscenza. La sua vagina gonfia sanguinava e provava un intenso dolore. Non ha potuto sedersi o camminare per più di un mese.
Solo quando era sul punto di morire, è stata rilasciata, a condizione, però, che avrebbe scontato la sua pena fuori dalla prigione. Veniva monitorata costantemente. La polizia si recava a casa sua per molestarla e minacciarla. Le molestie e l'enorme stress mentale per lo stupro hanno fatto sì che la sua salute peggiorasse giorno dopo giorno; era paralizzata dalla vita in giù. Zou è deceduta nel marzo 2011, all'età di sessantantasette anni.
2. Li Deyin deceduta nella prigione femminile dell'Hunan
Li Deyin è stata arrestata ad agosto 2002 e condannata a quattro anni di prigione. Nella prigione femminile di Changsha ha subito abusi e torture. Nel 2003 è stata costretta a restare in piedi dalle 7:00 del mattino alle 10:00 di sera, per quattro giorni consecutivi. Le è stato proibito di sedersi anche quando mangiava; veniva torturata ogni giorno. Il 26 maggio 2006, a soli tre mesi dalla fine della pena, è deceduta in prigione. Aveva cinquantacinque anni.
3. He Yingqing deceduta a causa delle torture in un campo di lavoro
He Yingqing era un'istruttrice senior presso l'Istituto professionale di tecnologie biologiche, meccaniche ed elettriche dell'Hunan. È stata arrestata ed incarcerata più volte per la sua fede. Nell'ottobre 2003 è stata portata nel campo di lavoro di Baimalong, situato nella città di Zhuzhou. Durante i due anni trascorsi lì, è stata sottoposta a vari metodi di tortura. Per due mesi le è stato permesso di dormire solo tre ore al giorno. È stata costretta a restare ferma per lunghi periodi di tempo e le è stato persino proibito di usare il bagno. Per quaranta giorni veniva tenuta ammanettata per venti ore, escluso il tempo per i pasti. Una delle sue mani è rimasta intorpidita e priva di sensibilità, anche dopo aver tolto le manette. Aveva una ferita, su ciascun polso, larga circa un pollice (circa 2,55 cm), così profonda da arrivare all'osso. Una volta le guardie l'hanno percossa con i manganelli elettrici per un giorno intero, provocandole lividi neri e blu sulle braccia.
Nel luglio 2005 è stata nuovamente arrestata e mandata nel campo di lavoro di Baimalong dove ha subito altre torture ed abusi. Durante il periodo di detenzione, ha iniziato ad urinare sangue e sentiva spesso dolori in varie parti del corpo, che sono continuati anche dopo il suo rilascio. Il 24 giugno 2007, è deceduta, all'età di quarantuno anni.
4. Due sorelle decedute a causa della persecuzione
Il 30 novembre 2004 due sorelle, Deng Yuqun e Deng Yulian, sono state arrestate da agenti della stazione di polizia di Shaoshanchong. La sorella minore, Deng Yulian, è stata mandata nel campo di lavoro di Baimalong, dove ha trascorso un periodo di diciotto mesi. È deceduta il 12 marzo 2007, a causa delle torture e degli abusi subiti, all'età di quarantadue anni. Deng Yuqun, la sorella maggiore, è fuggita dalla stazione di polizia ed è stata costretta a spostarsi per evitare ulteriori persecuzioni. Nei tre anni successivi, gli funzionari e gli agenti di polizia hanno spesso molestato i suoi familiari. All'inizio del 2008, quando è tornata a casa, era emaciata ed a malapena riconoscibile. È deceduta il 3 marzo, all'età di quarantasette anni.
5. Iniezioni forzate di droga nel campo di lavoro causano a Kang Ruiqi un disturbo mentale
Kang Ruiqi, di settant’anni, era la direttrice di un negozio di alimentari a Changsha. È stata arrestata il 6 agosto 2008 ed è stata tenuta nel campo di lavoro forzato di Baimalong per un anno. Quando è stata rilasciata, nell'agosto 2009, aveva perso la capacità di pensare razionalmente e soffriva di perdite di memoria. Era spesso stordita e faceva discorsi senza senso. Una persona del campo di lavoro ha poi rivelato che la donna veniva spesso insultata e picchiata. Le guardie la prendevano per i capelli e le sbattevano la testa contro il muro. Le iniettavano droghe sconosciute ed in breve tempo è divenuta mentalmente disturbata.
Incoraggiare l'odio e promuovere la persecuzione nei confronti dei praticanti del Falun Gong
Nel marzo 2006, l'Ufficio 610 di Changsha e l'Ufficio per l'Educazione della città, hanno emesso un documento congiunto per richiedere a tutte le persone impegnate nel sistema educativo di guardare video che diffamavano il Falun Gong. Insegnanti e studenti dovevano poi scrivere le loro impressioni.
Secondo un rapporto Minghui del 2 febbraio 2006, l'Ufficio 610 ha assunto migliaia di laureati disoccupati, allo scopo di monitorare i praticanti del Falun Gong e cercare di infiltrarsi nei loro gruppi.
Nel maggio 2011, l'Ufficio 610 della provincia dell'Hunan ha chiesto agli Uffici di livello inferiore di proiettare il film "Risveglio", in cui veniva diffamato il Falun Gong. Wu Zhibin e Wu Kaiming hanno organizzato una decina di proiezioni in città. Più di mille persone, compresi molti studenti delle scuole medie, vi hanno assistito.
Ad ottobre e novembre del 2011, diversi atenei, tra cui l'Università Shaoyang e la Normale dell'Hunan, hanno tenuto seminari o conferenze per diffamare il Falun Gong. A metà novembre Wu Kaiming ha tenuto personalmente una lezione sui "culti anti-malvagità" all'Università Normale dell'Hunan. A molti insegnanti e studenti è stato poi chiesto di apporre i loro nomi su striscioni con informazioni calunniose nei confronti del Falun Gong.
Creazione di un centro per il lavaggio del cervello
Con il sostegno dell'Ufficio 610 della provincia dell'Hunan, sotto la guida di Wu Zhibin e Wu Kaiming, è stata spesa un'enorme somma di denaro per costruire un centro per il lavaggio del cervello, il "Centro di formazione legale di Changsha" (Centro per il lavaggio del cervello Laodaohe), nella periferia della città. I praticanti del Falun Gong di tutta la provincia sono stati arrestati e detenuti lì senza un regolare processo. Il centro è stato formalmente aperto nel novembre 2002 e nel 2011 centinaia di praticanti del Falun Gong nella provincia dell'Hunan vi sono stati detenuti.
Alla fine di giugno 2010, Wu Zhibin e Wu Kaiming hanno radunato decine di "aiutanti esperti" nel centro per il lavaggio del cervello ed hanno tenuto sessioni di addestramento per spiegare loro come trasformare i praticanti del Falun Gong. In quaranta giorni, tra l'inizio di luglio e la metà di agosto, più di trenta di loro sono stati arrestati e sottoposti a lavaggio del cervello.
Sono stati costretti a guardare video che diffamavano il Falun Gong. Venivano anche puniti e costretti a stare in piedi per molto tempo ed a non poter dormire. Inoltre dovevano pagare una tassa elevata per la "retta".
Le guardie li hanno minacciati dicendo: "Una volta che siete qui, ci sono solo tre possibilità: essere trasformati, essere mandati in un ospedale psichiatrico od in un campo di lavoro". Tra i praticanti detenuti, Tang Min è stata mandata in un ospedale psichiatrico e Jiang Shanglian è stata chiusa in una cella d’isolamento e picchiata. Il centro per il lavaggio del cervello è stato nominato "Unità modello nazionale" e ha affermato che il "tasso di trasformazione" dei praticanti era del 90%.
Sotto la guida di Wu Zhibin e Wu Kaiming, in tutte le cosiddette date sensibili del PCC, i membri dell'Ufficio 610 della contea e del distretto, le stazioni di polizia e gli uffici comunitari monitoravano, seguivano e molestavano i praticanti del Falun Gong ed i loro familiari. Wu Zhibin e Wu Kaiming andavano spesso negli uffici della contea e del distretto per "ispezionare", incoraggiando il personale ai vari livelli a partecipare alla persecuzione.
Secondo le statistiche disponibili, dal 2001 al 2011 almeno quarantadue praticanti del Falun Gong nella città di Changsha sono stati perseguitati a morte. Xie Shulin, Wu Zhibin, e Wu Kaiming sono da considerarsi direttamente responsabili di tutti gli arresti, le detenzioni, il lavaggio del cervello, i lavori forzati e le pene detentive che hanno subito i praticanti a Changsha, così come quelli che hanno portato alla morte, al collasso mentale, alla mancanza di casa, o quelli che sono ancora dispersi.
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