(Minghui.org) Alla fine dello scorso mese di giugno il figlio della signora Zhao Xia ha ricevuto improvvisamente una chiamata dalla prigione femminile della provincia dello Shaanxi, nel corso della quale gli è stato chiesto di persuadere sua madre a collaborare con le guardie carcerarie e ad abbandonare la sua fede nel Falun Gong. Questa è la prima volta che, dalla sua udienza in tribunale tenutasi circa due anni e mezzo fa, riceve un aggiornamento riguardo al caso di sua madre.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Da quando la signora Zhao è stata processata dal tribunale distrettuale di Hantai il 12 dicembre 2018, suo figlio non ha mai avuto risposta dal tribunale. Soltanto di recente ha appreso che è stata condannata a quattro anni e che il suo rilascio è previsto per l'11 agosto del prossimo anno.
Zhao è stata arrestata il 12 agosto 2018, secondo quanto riferito, per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong al capo della polizia locale che camminava per strada in borghese. Suo figlio ha saputo del suo arresto solo tre giorni dopo, quando è andato a farle visita. La sua abitazione era stata perquisita ed il suo computer confiscato.
Inoltre ha appreso che era stata condannata a quindici giorni di reclusione amministrativa presso il centro di detenzione di Hantai e quando è andato lì per consegnarle degli abiti, la polizia ha rifiutato di accettarli, dicendo che sarebbe stata rilasciata il 28 agosto.
Dopo che la sua detenzione è scaduta, tuttavia, gli agenti si sono rifiutati di rilasciarla, dicendo a suo figlio che c'erano dei cambiamenti riguardo al suo caso e chiedendogli di consegnarle degli abiti. Pochi giorni dopo Gao Hanhua, il capo dell'ufficio di sicurezza interna, l’ha informato che l’arresto era stato approvato il 12 settembre e che la donna stava per essere processata.
Suo figlio ora è molto preoccupato per la sua situazione e teme che, in prigione, venga torturata per non aver rinunciato al Falun Gong.
Prima del suo ultimo arresto e condanna, la donna era già stata arrestata il 5 settembre 2007 e condannata, dopo un anno di detenzione, a quattro anni da scontare nella prigione femminile della provincia dello Shaanxi. Durante quel periodo era stata licenziata dal suo datore di lavoro, l'ufficio degli archivi della contea di Chenggu. Poco dopo il suo rilascio suo marito era morto improvvisamente a causa di una malattia, dopo aver sopportato quattro anni di sofferenza mentale a causa della persecuzione.
Zhao è stata arrestata di nuovo il 27 novembre 2015. Dapprima è stata reclusa per dieci giorni, e poi è stata trasferita presso il centro per il lavaggio del cervello di Zaoshu dove ha trascorso altre tre settimane. Dopo il suo rilascio la polizia ha continuato a molestarla costantemente.
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