(Minghui.org) Nell'agosto scorso sono stato sorvegliato, seguito e arrestato per aver parlato con la gente della Falun Dafa. La mia casa è stata saccheggiata e sono stato rinchiuso in un centro di detenzione in un'altra città. Nella struttura veniva trattenuta ogni tipo di persona. Uno studente universitario che si è rifiutato di scansionare il codice QR in un supermercato è stato detenuto per sette giorni. C'erano anche venditori di tofu andato a male, giocatori di mahjong, disabili che erano stati picchiati dal personale della pubblica sicurezza e persino i proprietari di negozi che avevano subito il furto della loro merce, tuttavia ero l'unico ad essere stato arrestato a causa della mia fede. Il giorno dopo un ufficiale mi ha portato in ufficio per un interrogatorio, dicendo che avrebbe preso appunti e registrato l'intero processo. Mi ha chiesto come ero stato arrestato. Ho detto: “Sono un praticante della Falun Dafa, una brava persona che crede nei principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Non ho commesso alcun crimine. Sono stato arrestato mentre raccontavo alla gente i fatti sulla Falun Dafa e su come il Partito Comunista Cinese (PCC) la perseguita. Secondo la costituzione ho la libertà di praticare il mio credo. Perché sono stato arrestato? Posso parlarti della Falun Dafa se vuoi saperne di più. Non chiedermi altro... non ti risponderò!”. Con mia grande sorpresa è stato felice di sentire che ero un praticante. Ha detto: “La Falun Dafa è buona e i praticanti che vediamo sono persone eccezionalmente buone!”. Proprio in quel momento si è accorto che la telecamera era accesa, quindi ha detto: “Aspetta un minuto, cancellerò questa parte”. Ha cancellato la conversazione, ha spento la telecamera, si è tolto la mascherina e mi ha mostrato il suo numero di matricola. Poi mi ha parlato dei praticanti con cui ha interagito nel 2000, quando il PCC ha iniziato a perseguitare brutalmente la Falun Dafa. Ha detto: “Quell'anno i nostri superiori ci hanno ordinato di trattare severamente i praticanti della Falun Dafa arrestati. Tutti gli ordini erano verbali... non c'erano documenti”. “C'era un praticante nella cella di cui ero responsabile. Era risoluto nella sua fede. L'ho osservato e ho sentito che era molto compassionevole, il che era diverso da quello che si diceva dei praticanti in TV. Sono rimasto colpito dalle sue parole e azioni. Da allora sono passati vent'anni e ricordo ancora che si chiamava Qi. Era davvero una brava persona!”. “L'ho nominato capo della cella. Quando ispezionavano le celle, tutti gli altri capi prendevano per sé vestiti e cibo inviati agli altri detenuti. Quando uscivano di prigione, alcuni capi delle celle si portavano via un grosso sacco di calzini e vestiti che avevano prelevato. Ma questo praticante della Falun Dafa era molto onesto: non ha mai trattenuto nulla né preso tangenti. Osservando il suo comportamento ho visto quanto siano grandi e preziosi i principi di Verità, Compassione e Tolleranza. La Falun Dafa è buona! Ricordo ancora i suoi calcagni che si vedevano attraverso i buchi nei calzini quando ha lasciato la cella”. A quel punto l'ufficiale ha detto con tono soffocato: “Fammi sapere se hai bisogno di aiuto, farò del mio meglio per aiutarti, tranne che per fare telefonate perché i telefoni qui sono monitorati”. L'ho ringraziato per la sua gentilezza e comprensione e l'ho esortato a stare al sicuro durante la pandemia. Ha continuato: “Faccio questo lavoro per guadagnarmi da vivere. Non ho scelta! Ma posso garantirti che non permetterò a nessuno di torturarti o di maltrattarti qui. Puoi fare i tuoi esercizi. Sei qui temporaneamente, ma noi invece siamo qui come se scontassimo un ergastolo. Penso che tutti gli ufficiali dovrebbero conoscere la verità e smettere di perseguitare la Falun Dafa per avere un futuro migliore”. Ero davvero felice per lui. I nostri sforzi, a volte rischiando la vita, per chiarire la verità non sono stati vani. Pochi giorni dopo sono stato rilasciato, e quando sono uscito dal centro di detenzione avevo una lista di persone che hanno accettato di dimettersi dal PCC e dalle sue organizzazioni affiliate. Continuo a dire alla gente la verità sulla Falun Dafa e spero che più persone apprendano i fatti e smettano di seguire il PCC.