(Minghui.org) La prigione di Jiazhou, nella provincia del Sichuan, che è stata creata quando il precedente campo di lavoro forzato di Wumaping della provincia omonima e la prigione di Leshan Shawan si sono fusi, è nota per la persecuzione dei praticanti del Falun Gong.

Oltre al lavoro forzato e non retribuito, i praticanti imprigionati vengono anche torturati, costretti a stare in piedi per lunghi periodi di tempo, picchiati con bastoni elettrici e limitati nell'orario dei pasti. Viene anche ordinato loro di scrivere dichiarazioni di garanzia per rinunciare alla loro fede.

Il signor Liao Banggui e il signor Sun Renzhi rappresentano solo due esempi.

Il signor Liao Banggui torturato per aver fatto gli esercizi del Falun Gong

Il signor Liao Banggui, un settantaduenne della città di Suining, nella provincia del Sichuan, è stato portato nel secondo reparto il 2 agosto dell’anno scorso, per scontare una pena di tre anni per aver praticato il Falun Gong. Tre giorni dopo stava facendo gli esercizi del Falun Gong al mattino, quando due detenuti l’hanno trascinato dal secondo piano in un'area destinata alla tortura dei praticanti.

Rievocazione della tortura: Tirare e trascinare

Dopo di che i detenuti hanno trascinato l’uomo in giro ogni giorno fino a quando le sue scarpe sono cadute a pezzi. Quando ha fatto uno sciopero della fame per protestare contro questo trattamento, le guardie come punizione gli hanno praticato l’alimentazione forzata una volta al giorno per sette giorni.

Quando è stato scoperto a fare di nuovo gli esercizi del Falun Gong, i detenuti l’hanno trascinato al piano di sotto, gli hanno legato mani e piedi, gli hanno spruzzato gli occhi con acqua al peperoncino e l’hanno colpito con bastoni elettrici.

Dal 5 agosto all'inizio di ottobre dello scorso anno, Liao ha fatto per quattro giorni alla settimana lo sciopero della fame per protestare contro la persecuzione, per un totale di più di trenta giorni. A metà novembre ha fatto di nuovo gli esercizi del Falun Gong ed è stato nuovamente trascinato al piano di sotto da due detenuti.

L'hanno gettato a terra all'esterno, anche se stava piovendo. Indossava solo due strati sottili di vestiti ed era bagnato fradicio. Quando è arrivato il momento di iniziare il lavoro non retribuito, due detenuti l’hanno trascinato sul marciapiede per tornare al laboratorio. Liao ha dovuto lavorare nonostante fosse bagnato fradicio.

Nel pomeriggio è stato trascinato di nuovo fuori dall'officina e gettato a terra. I due detenuti l’hanno trascinato avanti e indietro per circa 0,7 miglia (più di 1 chilometro). La pelle dei suoi piedi e della natica sinistra era lacerata ed infetta. Il suo viso era così gonfio che i detenuti non hanno potuto alimentarlo forzatamente dopo il suo inizio dello sciopero della fame.

Ci sono voluti tre mesi perché Liao riuscisse a camminare di nuovo. Cercava ancora di fare gli esercizi del Falun Gong nel laboratorio, sapendo che potevano aiutarlo a recuperare. I detenuti hanno poi usato una sedia per separare le sue gambe in modo che non potesse sedersi in meditazione. Ha fatto tre volte lo sciopero della fame, ogni volta per tre o quattro giorni.

Il signor Sun Renzhi picchiato e spruzzato con acqua piccante

Il signor Sun Renzhi della città di Mianyang, nella provincia del Sichuan, è stato portato presso la prigione di Jiazhou il 9 agosto 2018, per scontare una pena di tre anni. L'istruttore della prigione Shao Lin e la guardia Liu hanno cercato di fargli recitare più volte le regole della prigione, ma lui ha rifiutato.

Shao, il 5 settembre 2018, ha portato Sun in un posto senza telecamere di sorveglianza e gli ha spruzzato dell'acqua speziata in faccia. Shao ha detto: “Aspetta di vedere come ti punisco”.

Yang Xilin del Dipartimento “educazione” della prigione ha parlato con Sun sei volte alla fine di marzo 2019, cercando di fargli pressione per rinunciare al Falun Gong. Sun si è rifiutato e ha biasimato le guardie per aver torturato il settantenne Deng Qixing, al quale era stato ordinato di stare in piedi per dodici-tredici ore al giorno per tre giorni.

Un detenuto non ha permesso ai praticanti che stava controllando di defecare. Se l’avessero fatto, come punizione sarebbero stati costretti a stare in piedi per lunghe ore. Sun ha parlato a favore dei praticanti ed il detenuto ha ceduto.

Prima che il 18 giugno 2019 iniziasse una campagna di lavaggio del cervello per costringere tutti i praticanti a rinunciare al Falun Gong, le guardie hanno affisso striscioni che lo diffamano in giro per la prigione. Il vice capo ha detto ai praticanti: “Sarà una lunga battaglia in futuro per trasformarvi. Colpiremo duramente e non mostreremo alcuna pietà. Per coloro che rimarranno ostinati, dovranno riconoscere la situazione e cambiare idea al più presto”.

La notte del 3 luglio 2019, Sun è stato privato del sonno. Due detenuti sedevano accanto al suo letto e lo svegliavano se chiudeva gli occhi. Gli è stato anche negato l'uso del bagno. Quando l’uomo ha protestato sedendosi nel corridoio, i detenuti gli hanno pizzicato e torto la coscia. Ha perso la sensibilità alle gambe dopo essere stato torturato per mezz'ora. Anche altri carcerati erano spaventati dalla tortura.

I detenuti l’hanno poi trascinato in un angolo senza telecamera di sorveglianza e gli hanno ordinato di accovacciarsi. Aveva difficoltà a mantenere l'equilibrio anche solo stando in piedi sicome l'avevano torturato, ma i detenuti l’hanno spinto ad accovacciarsi ugualmente. Non riusciva davvero a mantenere l'equilibrio, così i detenuti hanno dovuto tenergli i vestiti per evitare che cadesse.

Sun ha protestato e ha detto che era sbagliato che lo picchiassero. Il detenuto Kang Yalei, per farlo tacere, gli ha versato dell’acqua bollente sulla testa e sul collo. Sun, non potendo sopportare il dolore, è caduto a terra.

Rievocazione della tortura: Versare acqua bollente

Il collo di Sun si è ustionato e gli si sono formate enormi vesciche che, dopo due ore, si sono infettate. Non osava toccarsi il cuoio capelluto. Il suo collo bruciava e provava un dolore insopportabile. Non poteva muovere le gambe. Se si sedeva non riusciva più ad alzarsi e, quando dormiva, non poteva girare le gambe. Quando andava in bagno, poi gli riusciva estremamente difficile alzarsi, così cercava di mangiare meno ogni giorno per evitare di andare in bagno.

Sun non poteva nemmeno sporgere denuncia perché i detenuti lo sorvegliavano e non gli permettevano di inviare lettere.

Il 27 luglio 2019, quando Sun si è rifiutato di fare il lavoro non pagato, un detenuto l’ha denunciato alla guardia di turno che l’ha portato nel suo ufficio e gli ha spruzzato dell’acqua al pepe negli occhi. Ha anche ridotto la sua pausa pranzo a pochi secondi. Nei due giorni successivi le guardie gli hanno spruzzato in viso dell’acqua al pepe altre tre volte. In seguito non gli è stato permesso di lavarsi, così la pelle del suo mento si è infettata.