(Minghui.org) Vorrei raccontarvi quello che ho passato lo scorso anno durante la campagna “nessuno escluso” del Partito Comunista Cinese, che prende di mira tutti i praticanti della Falun Dafa presenti sulla “lista nera” del Partito. Spero che ciò che ho imparato possa essere utile ai praticanti che potrebbero dover affrontare prove simili.

All’inizio della campagna “nessuno escluso”, abbiamo appreso che il PCC (Partito Comunista Cinese) aveva emesso un documento segreto per attuare una strategia che sarebbe durata tre anni. Le autorità avrebbero esaminato la famiglia e le connessioni sociali di ogni praticante. Non sarebbe stato risparmiato un singolo praticante che il PCC aveva inserito nella sua “lista nera”. Quando per la prima volta ne ho sentito parlare, non ho rinnegato immediatamente gli accordi delle vecchie forze. L’ho considerata come una prova che tutti noi dovevamo affrontare. Quando la praticante May (pseudonimo) mi ha detto: “Questo non dipende dal Partito. Il Maestro ha l’ultima parola in tutte le cose". Tra me e me ho pensato: “Eppure il Partito ha tenuto riunioni e ha formulato una politica da attuare in tutta la Cina. Siamo in grado di negare questa campagna nazionale?”. Ero immersa nei pensieri umani.

Non pensavo al Maestro, non credevo fermamente in Lui e nella Fa, e non ricordavo che i fenomeni mondani non si applicano ai coltivatori, dimenticandomi il principio della Fa secondo cui si deve: “pacificare l’esterno coltivando l’interno” (“Coltivare l’interno per pacificare l’esterno”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento) inoltre non mi rendevo conto che avrei dovuto aiutare il Maestro a rettificare la Fa e salvare gli esseri senzienti attraverso questa campagna di “azzeramento” o che questa era un’altra opportunità per convalidare la Fa. Inconsciamente ho riconosciuto le disposizioni delle vecchie forze.

L’inizio della prova

Di conseguenza, i funzionari della mia unità di lavoro mi hanno chiamata per un colloquio. Hanno contattato i miei amici chiedendo loro di persuadermi. In caso contrario avrebbero fatto pressione sulla mia famiglia. Mia figlia è gentile, è cresciuta rispettando i suoi genitori e accogliendo gli altri, ma non era in grado di sopportare questa pressione. Era intrappolata tra la madre che amava e il brutale regime del PCC, che temeva. Doveva lavorare e prendersi cura dei suoceri e del bambino. Era così sconvolta che ha perso il sonno e mi ha pregato di assecondare le autorità e di praticare privatamente a casa.

Le ho spiegato che non facevo nulla di male e che non potevo scendere a compromessi firmando alcun accordo. Ciò sarebbe equivalso a bestemmiare la Fa di Budda giustificando il male. Non potevo affrontare la mia coscienza e chiudere un occhio sulla difficile situazione di decine di migliaia di coltivatori e delle loro famiglie.

Le ho detto che firmare il documento avrebbe facilitato la persecuzione contro gli altri praticanti, così come coloro che la stavano compiendo: “Questo non farà del male solo a te, ma in realtà lo farà a coloro che stanno facendo pressione su di noi”. Mia figlia spesso piangeva e una volta per la frustrazione ha persino sbattuto la testa contro il muro.

Mio marito non ha molta pazienza e non è bravo con le parole. Soffre di malattie cardiache e ipertensione e si arrabbia facilmente. Temeva che se mi fossi rifiutata di firmare ciò avrebbe portato problemi alla famiglia. Nostra figlia e il genero hanno entrambi un buon lavoro e promettenti percorsi di carriera. Per cui era preoccupato che a causa mia tra la giovane coppia potesse nascere della disarmonia. In quanto potevano essere discriminati sul lavoro e dai loro vicini. Mi ha addirittura ammonito che se mi fossi rifiutata di cedere alle pressioni dei funzionari, avrebbe divorziato. Era arrabbiato e depresso.

Ho inviato pensieri retti per ripulire il campo dalle interferenze e dai miei attaccamenti, ma sembrava che non fosse di aiuto. Ho cercato di mantenere la calma, evitare i conflitti e comprendere la loro posizione. Ho anche chiesto loro di capire che non lo stavo facendo solo per me, ma anche per loro che a lungo termine ne avrebbero beneficiato. Mi hanno risposto che non erano preoccupati di perdere i benefici, volevano semplicemente vivere una vita tranquilla senza le incessanti molestie del PCC. Dopo tre anni di rapporti con praticanti irriducibili, hanno preso sul serio la politica del Partito.

Hanno sentito che non ci sarebbe stata molta pubblicità, ma le autorità avrebbero esercitato un’estrema pressione sulle persone implicate e questo li terrorizzava. Tutti sapevano che la Falun Dafa è buona, ma erano sopraffatti dalla paura del Partito.

Non era colpa loro, non essendo praticanti, non potevo aspettarmi che si schierassero con me. Ho dovuto evitare di parlarne in maniera troppo decisa perché avrebbe aggravato la loro incomprensione. Alcuni amici praticanti mi hanno suggerito di essere risoluta. Conoscevo abbastanza bene mia figlia che mi ama teneramente. Quindi dovevo essere premurosa in modo che non prendessero la mia determinazione come un danno per la famiglia. La compassione dei praticanti va oltre ciò che avrebbero potuto comprendere. Dovevo prendere in considerazione i nostri persecutori che speravano che li avremmo salvati.

La mia paura causa sintomi di malattia

Questa tribolazione riguardo ai membri della mia famiglia è stata una scelta difficile.

Soprattutto c’era il mio attaccamento alla paura, in quanto ricordavo le torture che il regime usava sui praticanti. Questa per me è stata una prova di vita o di morte. Ho dovuto eliminare i miei attaccamenti, stare bene in famiglia ed eliminare la paura della morte. Un giorno mi sono sentita avvolta tutta intorno da una spessa coltre, come se provenisse da altre dimensioni. Mi sentivo soffocare e non ho pensato di eliminarla immediatamente. La mia sofferenza è diventata una tribolazione fisica. Soffrivo di dolori atroci allo stomaco e sentivo come se il mio intestino venisse schiacciato. Ho riflettuto sul mio lacunoso stato di coltivazione.

Quando parlavo con altri praticanti non riuscivo a trattenere le lacrime. Una volta mi sono sentita come se stessi per crollare e ho afferrato saldamente come supporto la mano del praticante accanto a me.

Le due praticanti con le quali avevo studiato la Fa, avevano una chiara comprensione dei principi della Fa. May è rimasta calma e razionale, mi ha avvertita: “Se non riesci a superare questa prova, la prossima potrebbe essere anche peggio”.

Svegliarsi e rinnegare la paura

Entrambe le praticanti venivano spesso a trovarmi a casa. Mi hanno aiutata ad esaminare me stessa condividendo le loro opinioni sulla base dei principi della Fa. Mi davano dei severi avvertimenti, in realtà mi stavano aiutando a scavare alla radice del mio attaccamento.

Mi hanno suggerito di leggere: Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento II, e le lezioni della Fa del Maestro del 2008 e del 2009 così come i nuovi articoli. Ho capito quanto fosse importante leggere di più la Fa. Ho continuato a leggere anche se sentivo di non assimilare molto. Quando non capivo bene, leggevo ad alta voce. In seguito ho pensato che sebbene sembrasse inefficace, la Dafa era potente. Ann mi ha dato anche una copia del “Manuale di legge sulla resistenza alla persecuzione”. Dopo averlo letto, ho capito chiaramente che la libertà di credo è conforme alla legge, e la persecuzione è illegale. Il mio cuore è stato rettificato e il mio umore non era più così basso. Vorrei ringraziare queste due praticanti. Sono grata per l’ambiente di coltivazione di gruppo che il Maestro ha creato per noi e lo ringrazio per la forza e la protezione che mi ha dato.

Sapevo di non aver lasciato andare alcun attaccamento e di non aver rimosso i miei pensieri umani. Stavo semplicemente perseverando. Ho mantenuto la ferma convinzione che la Dafa avesse ragione, il Maestro stava rettificando il cielo e la terra mentre salvava gli esseri senzienti. La compassione e la grandezza del Maestro mi ha toccata e speravo di essere un discepolo della Dafa che, “...Presiedono sul cielo e la terra e rettificano la via umana”. (“Predizione”, Hong Yin II)

Con questo semplice pensiero il Maestro mi ha aiutata. Questa prova mi è servita a capire che la morte non mi poteva più limitare. Non c’era altro di cui dovevo preoccuparmi fintanto avessi seguito il percorso che il Maestro aveva predisposto per me.

Il Maestro ha detto:

“Se indugiate in queste cose, non significa forse che ne siete attaccati e che le perseguite? “La coltivazione dipende da te, il gong dal maestro”. È sufficiente che voi abbiate quel desiderio. Ma è il maestro, poi, che in realtà lo fa, mentre voi non siete assolutamente in grado di farlo”. (“Prima Lezione”, Zhuan Falun)

Dopo aver realizzato tutto ciò, tre dirigenti della mia unità di lavoro sono venuti a trovarmi. Ma non ero in casa. Sapevo che alla fine avrei dovuto affrontarli, se li avessi evitati avrei creato dei malintesi e non convalidato la Dafa. Ho chiesto al Maestro di darmi la forza e sono entrata nella mia unità di lavoro inviando pensieri retti.

Il capoufficio era occupato e ho aspettato a lungo nel corridoio. È stato gentile e mi ha detto che stava per andare in pensione. Durante la sua carriera ha visto come il PCC ha gestito i “problemi della Falun Dafa”. Mi ha detto che questa era la prima volta che veniva elevato ad eseguire un compito politico.Mi ha chiesto di pensarci su e di considerare il futuro di mia figlia e l’impatto che avrebbe avuto sulla mia famiglia. Poi ha aggiunto: “Se la tua pensione venisse sospesa, ne sarebbe valsa la pena? Non ha senso confrontarsi con forze che senza dubbio ci potrebbero sopraffare comunque”. Ha concluso che i praticanti hanno percorso un sentiero retto, e che in fondo firmare il documento significava solo fare una piccola deviazione.

Ho percepito la sua gentilezza così come la gravità di questo ciclo di persecuzioni del regime. Ma con la forza che mi dava il Maestro, non mi sono lasciata intimidire. Sapevo che avrei dovuto prendere l’iniziativa. Così, con calma l’ho ringraziato per la sua preoccupazione e i suoi suggerimenti. Ho colto l’occasione di parlargli della grandezza della Dafa e di come la persecuzione abbia violato la legge. Gli volevo dare una lettera di chiarimento dei fatti sulla persecuzione e gli U-disc con le informazioni sulla Falun Dafa.

Gli ho detto che sentivo la sua necessità di venirne a conoscenza poiché era il vice-capo responsabile degli affari politici e legali nella mia unità di lavoro. Poi ho aggiunto che queste informazioni lo avrebbero aiutato a saperne di più sulla Falun Dafa e i praticanti. Ma lui si è rifiutato di prendere i materiali. Non sono stata in grado di salvarlo, ma ho superato la paura e ho affrontato la sfida.

In precedenza avevo chiesto consiglio agli amici praticanti riguardo l’attaccamento alla paura. Alcuni di loro mi hanno ricordato ciò che il Maestro ha detto:

“...solo se il vostro cuore non viene toccato, sarete in grado di gestire tutte le situazioni”. (“Eliminare i vostri ultimi attaccamenti” Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento II)

Altri mi hanno ricordato l’insegnamento del Maestro:

“Con una Fa talmente enorme qui, quando i vostri pensieri sono retti, la Fa sarà con voi, e questa è la rassicurazione più grande”. (“Insegnamento della Fa a Manhattan”, Insegnamento della Fa nelle conferenze X)

Altri praticanti continuavano a ripetermi: “Credi nel Maestro e credi nella Fa”. A quel tempo la mia coltivazione era un fallimento e non riuscivo a interiorizzare ciò che mi dicevano. Non potevo eliminare il mio profondo attaccamento alla paura.

Durante una approfondita discussione, May mi ha ricordato come alcuni anni fa aveva eliminato il suo attaccamento alla paura in condizioni estremamente cattive. Aveva continuato a produrre materiale per chiarire la verità, mentre un’auto della polizia era parcheggiata davanti alla sua porta. Anch’io ho ricordato i praticanti che erano andati a Pechino per convalidare la Fa con i loro bambini. Innumerevoli praticanti in prigione hanno sopportato torture disumane, lasciando andare la paura alla vita e alla morte e sono rimasti saldi nella loro fede nella Dafa. Moltissimi altri hanno riversato tutte le loro risorse per salvare le persone.

Questi atti straordinari degli amici praticanti hanno avuto un certo effetto su di me. Ho intravisto i loro regni elevati mentre sostenevano la Dafa con onore e disponibilità a costo di rinunciare alle loro vite. Ho confrontato il loro comportamento con il mio handicap di non voler disturbare la mia famiglia. Stavo seguendo il percorso disposto dalle vecchie forze, superando gli ostacoli in maniera selettiva. C’era un divario tra il rendermi conto delle mie mancanze e la capacità di capirle effettivamente. Mi sono detta di lasciare andare gli attaccamenti per sentirmi a mio agio. Solo se lo avessi fatto sarebbe stata una vera coltivazione, cosa distinta dalle chiacchiere vuote.

Vedendomi stressata e arrivata al limite. Ann era preoccupata che non potessi sopportare oltre. Mi ha suggerito di uscire di casa. Mi sono venute in mente le parole di un altro praticante: “Dove puoi nasconderti? Le persone comuni potrebbero non essere in grado di trovarti, ma il male in altre dimensioni lo può fare. Scappare non è la scelta migliore. L’unica via retta e ampia è agire rettamente, convalidare la Fa e salvare gli esseri senzienti”. Sapevo di non avere un posto dove scappare. Ho deciso di perseverare nonostante le difficoltà.

Durante un confronto con i praticanti è stata valutata la possibilità di firmare il documento, ed eventualmente in seguito pubblicare una solenne dichiarazione per continuare a coltivare. Ma ho pensato: “Ora che ho deciso di eliminare il mio attaccamento alla paura, non dovrei sottrarmi dalle responsabilità, non dovrei trovare scuse per evitare di affrontare direttamente le prove. Solo facendo le cose basate sugli standard della Fa è coltivazione. Nei momenti critici, dobbiamo andare avanti piuttosto che fare un passo indietro”.

Lasciare veramente andare

Una notte mio marito insisteva per chiamare i miei genitori anziani per dire loro che aveva deciso di divorziare. Mi ha detto che era obbligato a dirglielo personalmente. L’ho pregato di mantenere la calma e di non turbare gli anziani, ma si rifiutava di ascoltarmi, così gli ho detto con fermezza: “Non voglio il divorzio. Ma se insisti, farò come desideri”.

Poi ho aggiunto: “In tutti questi anni, ho dato a te e a tutta la famiglia tutto ciò che avevo. Qualsiasi debito karmico ti dovevo, ormai dovrebbe essere stato ripagato. Niente mi può addolorare di più di rinunciare alla coltivazione. Spero che tu possa capirmi e supportarmi. Non importa se chiami i miei genitori. Nessuno può farmi cambiare idea!”.

Dopo avermi ascoltato, mi ha risposto con un grugnito. Poi la situazione si è calmata, ho percepito la disintegrazione dei fattori malvagi in altre dimensioni. Prima gli avevo fatto notare che non c’era niente di sbagliato nell’essere una persona di buon cuore. Tutto ciò che la nostra famiglia ha dovuto sopportare è stato perché il PCC ha deciso di perseguitare i praticanti. Questa persecuzione ha accelerato la cancellazione della cultura tradizionale, il declino della moralità e la corruzione dell’umanità. Era consapevole che la Dafa è buona.

Da quella notte ho rimesso me stessa e la mia famiglia nelle mani del Maestro. Il mio cuore non era più tormentato. Di fronte alle lamentele e all’indifferenza della mia famiglia, ho fatto del mio meglio per prendermi cura di loro, cercando di capirli. Allo stesso tempo, ero decisa a non firmare nulla né a collaborare con il male. La mia fede nella Dafa era irremovibile al punto che avrei preferito fare un passo avanti e morire, piuttosto che fare un passo indietro per rimanere in vita.

Lo scorso aprile il PCC ha iniziato un nuovo ciclo di vessazioni. May ha detto: “L’anno scorso eri così in pessima forma. Quest’anno sei irremovibile come un diamante. Che differenza!”.

Adesso vorrei ringraziare gli amici praticanti per il loro incoraggiamento. Oltre ad essere determinata a non firmare nulla, non ho fatto nient’altro. Ho sentito veramente che il Maestro ha rimosso il mio profondo attaccamento alla paura.

Ora, capisco profondamente le parole del Maestro: “Solo se il vostro cuore non viene toccato, sarete in grado di gestire tutte le situazioni”. (“Eliminare i vostri attaccamenti”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento II). Credere nel Maestro e nella Fa non sono più parole vuote. Invece è una manifestazione concreta e vera della Fa ed è la linea guida della mia coltivazione, indipendentemente dalle prove che incontriamo, fintanto che: “Segui il Maestro da vicino, coltivando con fermezza”. (“Il cuore che conosce”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento II). Finché crediamo nel Maestro, affrontiamo le sfide e coltiviamo saldamente nella Fa, il Maestro ci rafforzerà fino a quando non saremo tornati alla nostra vera casa.

Permettetemi di esprimere ancora una volta la mia gratitudine per la protezione compassionevole del Maestro! E per l’aiuto disinteressato degli amici praticanti! È stato questo forte campo di pensieri retti che mi ha permesso di correggere continuamente le mie mancanze di fronte alla travolgente campagna “nessuno escluso”, di maturare sul mio sentiero di coltivazione e di fare la mia piccola parte nel convalidare la Dafa.

Vi prego gentilmente di segnalare eventuali carenze nelle mie comprensioni.