(Minghui.org) Oggi ho sessantaquattro anni e ho iniziato a praticare la Falun Dafa nel 2005.
La gente era impegnata nei preparativi per festeggiare il nuovo anno (2020), quando è stato annunciato che la nostra zona era stata chiusa, perché il coronavirus si stava diffondendo in tutto il Paese. Nessuno poteva entrare o uscire dai villaggi o dalle città.
Dopo aver sentito la notizia, mi sentivo perduto. Mi sono seduto sul letto e mi sono chiesto cosa fare dopo cena. Era questa la catastrofe umana predetta da molte profezie? Se la vera catastrofe stava davvero arrivando, quante persone sarebbero rimaste? Dovevamo semplicemente sederci a casa e aspettare che passasse la catastrofe?
Ero estremamente triste. Cosa dovevo fare? Potevo lasciare che gli esseri senzienti venissero trascinati via dal Diavolo Rosso? Al solo pensiero sono scoppiato in lacrime.
Vivevo in una zona rurale e se volevo lasciare il villaggio dovevo ottenere un lasciapassare: non mi sarebbe stato permesso di andarmene senza una buona ragione. Ma non potevo restare a casa.
Mi son ricordato che si poteva consultare il sito web di Minghui per avere una guida. Ho acceso il computer e ho letto di praticanti che avevano superato numerosi ostacoli, e che hanno appeso adesivi di chiarimento della verità, distribuendo carte e diversi opuscoli mentre le loro zone erano in isolamento. Come potevo io rimanere a casa?
Il giorno dopo ho aggirato il posto di blocco facendo una deviazione attraverso una strada di montagna e sono andato a casa di mia sorella in città, a dieci miglia di distanza. La loro comunità aveva steso una rete, imbrattata d'olio, per impedire alla gente di passare. Ho parcheggiato la mia bici elettrica sul ciglio della strada a tre miglia (circa 5,5km) da casa di mia sorella e ho fatto il resto del tragitto a piedi, usando sentieri e vicoli. Anche la strada che ho preso era bloccata con tavole e reti, ma sono riuscito a strisciare attraverso un piccolo varco.
Mia sorella era sorpresa di vedermi. Le ho detto che dal mio villaggio potevo raggiungere sei o sette villaggi vicini percorrendo strade di montagna bloccate. Volevo portare degli opuscoli della Dafa per distribuirli. Lei ha detto che il Maestro mi avrebbe aiutato, purché ne avessi avuto il desiderio, e che mi avrebbe fornito il materiale.
Mi ha quindi preparato più di quaranta opuscoli e biglietti. Quando sono tornata a casa, li ho impacchettati in sacchetti individuali e li ho distribuiti nei villaggi vicini. Ho sempre offerto incenso al Maestro prima di uscire, chiedendogli di proteggermi e di far sì che gli abitanti dei villaggi conservassero il materiale.
Quando la pandemia ha causato un grave panico nella comunità, ero fuori quasi ogni giorno a distribuire materiali. Non ho perso nessuna delle cento o più case del nostro villaggio e non ho incontrato alcuna interferenza quando sono andato in altri villaggi. Non pensavo a niente mentre ero fuori a distribuire materiale. Ho solo continuato a recitare la Fa del Maestro:
“I grandi esseri illuminati non temono le dure prove
La loro volontà è intagliata nel diamante
Non hanno attaccamenti a vita e morte
Con rettitudine e dignitosamente sulla via della rettifica della Fa”
(“Pensieri retti, azioni rette” Hong Yin II)
“Gli Dei e i Budda viaggiano nel mondo
I cuori malvagi cominciano a preoccuparsi
In questo mondo caotico la Dafa è la soluzione
Ferma lo scivolare in basso della società”
(“Illuminazione universale” Hong Yin II)
Superare la tribolazione del karma di malattia
Un giorno avevo un appuntamento per incontrare un collega praticante alle 20.00. Alle 19.00 ho quindi preso la bicicletta per recarmi all’incontro, ma ad una curva sono caduto in un fosso. Ho tirato fuori la bici, ma era danneggiata. Ho inviato pensieri retti per fermare l'interferenza delle vecchie forze e ho pensato: “Solo il Maestro è qualificato per mettermi alla prova”. Ero deciso a dover incontrare quel praticante.
Avevo il viso insanguinato e il polso slogato. Non potevo fare altro che spingere la bicicletta fino a casa. Non riuscivo a sollevare le mani, e mi facevano così male che quando sono arrivato a casa, non son riuscito a studiare la Fa. Sono rimasto nella mia abitazione per alcuni giorni e ho sopportato il dolore. Il settimo giorno sudavo copiosamente.
Ho pregato il Maestro di aiutarmi. Il Maestro mi ha suggerito che erano le vecchie forze che stavano causando l'interferenza. Ho subito inviato dei pensieri retti per eliminare la loro interferenza. “Sono un discepolo del Maestro. Chiunque mi perseguiti sta commettendo un peccato”.
Con il sostegno del Maestro, tutti i miei sintomi sono scomparsi nel giro di dieci minuti, e i polsi sono guariti pochi giorni dopo.
Mi sono guardato dentro per vedere quali attaccamenti fornissero alle vecchie forze una scusa per perseguitarmi. Ho trovato molte nozioni umane. Se non fosse stato per la protezione del Maestro, sarebbe stato disastroso. Mi sono reso conto che non importa quale sia la tribolazione, solo la fiducia al 100% nel Maestro e nella Dafa ci farà superare tutte le difficoltà.
Il Maestro ha detto:
“Le mie radici affondano profondamente nell'universo; se qualcuno potesse colpire voi, sarebbe in grado di colpire me e, per dirla chiaramente, sarebbe in grado di danneggiare l’universo.”
(Prima Lezione, Zhuan Falun)
Non molto tempo dopo che i polsi e la faccia sono guariti mi sono notevolmente ingobbito. Sentivo come se qualcosa di pesante mi stesse premendo sulla schiena. Ho inviato pensieri retti e mi sono guardato dentro.
Sono rimasto in questo stato per tre anni senza grandi progressi. Mi costringevo a raddrizzare la schiena mentre camminavo, studiavo la Fa o facevo gli esercizi. Ma dopo un po' ritornavo ad ingobbirmi. Ero estremamente ansioso e ho chiesto al Maestro: “Ho solo sessanta anni. La mia schiena ingobbita è evidente. Sto screditando la Dafa?”.
Ho menzionato la mia situazione al gruppo di studio della Fa. I praticanti hanno detto che non potevo essere sempre così, e che avevo bisogno di raddrizzare la schiena. Ho chiesto loro di aiutarmi a emettere pensieri retti. Nel mio cuore ho anche detto al Maestro: “Maestro, io non screditerei mai la Dafa”.
Quando il giorno dopo ho inviato pensieri retti mi è venuta in mente la parola “illusione”. Dopo aver finito, la mia schiena si è raddrizzata. Sapevo che il Maestro aveva rimosso le sostanze cattive che le vecchie forze mi avevano imposto. Ringrazio il Maestro per la sua benevole protezione.
Coglierò il tempo per coltivarmi bene e salvare più esseri senzienti. Lavorerò più duramente, sarò all'altezza delle aspettative del Maestro, lascerò andare i miei attaccamenti umani e seguirò il Maestro a casa.
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