(Minghui.org) Ultimamente nella nostra zona sono venuti a mancare parecchi amici praticanti e siamo tutti piuttosto turbati; nel contempo, ho la sensazione che da quegli incidenti dovremmo trarre alcune lezioni positive e illuminarci sulla base della Fa, in modo da poterci migliorare.

Vorrei condividere alcune delle mie comprensioni ed esperienze di coltivazione, che includono anche degli spunti provenienti dalle condivisioni di gruppo e dalle discussioni con i singoli praticanti. Ciò che condivido qui è limitato al mio livello di coltivazione. Vi prego gentilmente di segnalare qualsiasi cosa non appropriata.

Adempiere ai nostri voti

Il Maestro ha pubblicato un nuovo articolo “ Svegliatevi”. La mia comprensione personale è che la nostra coltivazione sia giunta ad un punto estremamente serio insieme al progresso della rettifica della Fa, durante il quale le persone non qualificate vengono eliminate; allo stesso tempo, anche i discepoli della Dafa vengono messi alla prova. Ognuno sta affrontando le prove inerenti i vari requisiti.

Per i discepoli della Dafa, uno dei requisiti è vedere se stiamo adempiendo bene i voti che abbiamo firmato con le nostre vite quando siamo scesi in questo mondo. Più specificamente, è verificare come assistiamo il Maestro nel salvare gli esseri senzienti, se il nostro cuore è rivolto a salvare le persone, il nostro tempo è speso per salvarle e se anche la nostra condotta è basata sul salvare le persone.

La missione dei discepoli della Dafa del periodo della rettifica della Fa è salvare le persone. Tuttavia, poiché viviamo tra la gente comune, con un corpo umano e pensieri della gente comune, potremmo anche essere trascinati o contaminati dalla società, e finire per rallentare nella coltivazione e addirittura sminuire il senso di responsabilità e della nostra missione. Perciò è della massima importanza bilanciare la relazione tra il lavoro, la nostra vita tra la gente comune e la nostra missione di salvare le persone.

Il Maestro ha detto nello Zhuan Falun:

“Ma poi ci sono altri che dicono: «Vivere nella società umana ordinaria è come stare qualche giorno in albergo; dopo un breve soggiorno, bisogna affrettarsi a partire». Ma certe persone si attaccano troppo a questo luogo, e dimenticano la loro vera casa”. (Nona lezione; Zhuan Falun)

Non solo noi stessi dobbiamo tornare a casa, ma dobbiamo portare con noi tutti gli esseri senzienti che sono stati salvati. Questa missione è enorme ed estremamente impegnativa e solo essendo diligenti con lo studio della Fa, gli esercizi e inviando pensieri retti, possiamo liberarci dalle interferenze della società comune.

È anche molto importante riuscire a bilanciarsi bene tra la coltivazione personale e la rettifica della Fa, la vita quotidiana, il lavoro tra la gente comune e la salvezza delle persone. Dobbiamo assistere il Maestro nella rettifica della Fa e adempiere ai nostri voti migliorando costantemente noi stessi con la dovuta diligenza.

La mia comprensione sul farsi vaccinare

Il Maestro ha spiegato il principio della Fa riguardante il “karma di malattia” e tutti noi sappiamo che i coltivatori non hanno bisogno di iniezioni o medicine. Come praticanti veterani, noi comprendiamo molto bene questi principi. Tuttavia, la questione del ‘se dovremmo farci vaccinare’ richiede una comprensione più approfondita.

Se basiamo la nostra comprensione su preoccupazioni del tipo che il vaccino possa danneggiare il nostro corpo e se fare il vaccino è la stessa cosa che fare iniezioni, prendere farmaci e ricevere cure, direi che questa comprensione è piuttosto superficiale e anche incompleta.

All’inizio, anch’io ho ragionato su questi principi della Fa, pensando che un coltivatore non ha bisogno di un vaccino, perché il corpo è stato purificato e non dovrebbe essere contaminato da farmaci come i vaccini. Tuttavia, questa è la comprensione di un coltivatore allo stadio elementare.

Poi ho pensato: “Non ci vaccineremmo perché ci sentiamo poco bene e perché abbiamo bisogno di una cura con un’iniezione o un farmaco; la vaccinazione è diventata un fenomeno sociale, una sorta di via d’uscita che la gente cerca in una società che costantemente si sta chiudendo. Anche se è un rimedio sbagliato, in questo frangente è un’azione imposta dal governo e una norma sociale, un riflesso dei cambiamenti cosmici nella società umana”.

Il Maestro ci ha anche detto che non abbiamo alcun obbligo di cambiare la società. Come discepoli della Dafa, la nostra massima priorità dovrebbe essere posta su come salvare le persone in armonia col fenomeno cosmico attuale.

Per esempio, molti teatri ora richiedono che sia gli artisti di Shen Yun che il personale siano completamente vaccinati. Dovremmo rinunciare a salvare le persone rifiutando di farci vaccinare? Dovremmo rimanere aggrappati alla ‘purificazione’ del nostro corpo o sacrificarci per salvare le persone?

Tutti si trovano ad affrontare tali prove. Se basiamo i nostri pensieri e scelte su noi stessi e mettiamo la purificazione del nostro corpo al di sopra di tutto, allora la decisione sicuramente sarà di non fare il vaccino. Se invece i nostri pensieri sono basati sul salvare le persone, allora ci faremo vaccinare quando necessario, anche se potremmo sperimentare qualche disagio fisico. Ci vacciniamo perché è un’azione che dobbiamo fare per poter salvare le persone.

Il fatto è che, anche se ci facciamo l’iniezione, non avrà alcun effetto su di noi, perché il gong nel nostro corpo elimina qualsiasi batterio o virus della società comune, senza contare che abbiamo la protezione del Maestro. Innanzitutto, dato che noi quei virus e quelle sostanze cattive non le abbiamo cercate, non possono avere alcun effetto su di noi.

Da un’altra prospettiva, il nuovo universo, tramite la coltivazione, richiede l’altruismo come standard: “D’ora in poi, qualunque cosa facciate, dovrete innanzitutto considerare gli altri, in modo tale da conseguire la retta illuminazione sull’altruismo”. (“La natura di Budda è senza omissioni”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento). Anche nelle vie minori di coltivazione del passato, c’era la storia del Budda Milarepa che bevve del latte velenoso per salvare l’arrogante Ghesce Tsakpuhwa, per non parlare di noi che coltiviamo nella Dafa. Se rinunciamo o ci limitiamo a salvare le persone per paura di essere contaminati noi stessi, non sarebbe come mettere il carro davanti ai buoi? Non andremo a crearci inutili difficoltà?

Chiaramente, la caratteristica dell’egoismo e dell’egocentrismo del vecchio universo scorre a livelli molto alti. Il Maestro ci ha insegnato il principio del ‘sacrificio completo’ in “Perfetta armonia” in Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento, un requisito per i discepoli della Dafa.

Vedere e negare tutte le disposizioni delle vecchie forze attraverso il falso karma di malattia

Quando avvengono le tribolazioni e l’eliminazione del karma, il nostro primo pensiero dovrebbe essere sulla Fa, e dovremmo cercare di rettificarci nella Fa. Per esempio, quando sperimentiamo le tribolazioni fisiche, il nostro primo pensiero dovrebbe considerarle una cosa buona o cattiva?

Il Maestro ci ha insegnato:

“Tutte le vostre esperienze durante la vostra coltivazione - sia quelle buone che quelle cattive - sono tutte buone, poiché accadono soltanto perché state coltivando.” (“Alla Conferenza della Fa di Chicago”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento III)

La frase citata sopra sembra semplice, eppure c’è molto su cui illuminarsi. Se potessimo trattare una tribolazione fisica come una cosa buona e prenderla con serenità, allora essa non soltanto ci aiuterebbe ad eliminare il karma, ma ci offrirebbe anche un’opportunità per scoprire dove abbiamo fallito nella coltivazione della xinxing e nella comprensione dei principi della Fa, correggendoci di conseguenza. Se agissimo con pensieri retti, saremmo in grado di superare facilmente la tribolazione, perché avremmo soddisfatto i requisiti della coltivazione.

Ma se quando incontriamo una tribolazione fisica, il nostro primo pensiero, è che si tratta di una cosa cattiva, istintivamente la rifiuteremo e potremmo preoccuparci, diventare apprensivi, sforzarci di eliminare il karma di malattia o sopportare passivamente la tribolazione, ottenendo come risultato di sviluppare più attaccamenti. In seguito, man mano che la tribolazione peggiora, si potrebbero avere meno pensieri retti, per non parlare delle azioni rette. Di conseguenza, la prova probabilmente durerà a lungo. Anche se ci vengono date delle opportunità per migliorarci, se non riusciamo a essere all’altezza dei requisiti, le tribolazioni col passare del tempo probabilmente diventeranno più imponenti.

Infatti, il processo di eliminazione del karma è veramente il modo per migliorare la qualità della nostra illuminazione. I veri coltivatori non hanno malattie, ma sperimentano l’eliminazione del karma e potrebbero provare disagi e avere sintomi fisiologici.

Se la mente di una persona associa soggettivamente il disagio fisico con i sintomi riconosciuti dalla scienza medica nella società comune e accetta questa connessione, allora è già caduta nella trappola della falsa e apparente malattia.

Più fatica ad illuminarsi alla reale situazione, più grande sarà la prova e più lunga la tribolazione. Ecco perché alcune persone trovano molto difficile superare il loro karma di malattia, perché la loro errata comprensione ha trasformato l’eliminazione del karma in ‘karma di malattia’, che poi è diventato ‘malattia’. Se la sono cercata. Se non riescono a superare la prova, si creeranno dei problemi da soli.

Alcuni praticanti quando hanno sperimentato l’eliminazione del karma, hanno scelto di isolarsi. Si sono chiusi la porta alle spalle e come priorità assoluta, si sono concentrati sull’eliminazione del karma a casa loro, pensando di fare i lavori della Dafa dopo aver superato la prova di eliminazione del karma. Tuttavia, più a lungo protraevano quel comportamento e più tempo impiegavano ad eliminare il loro karma, più gravi diventavano le loro tribolazioni. A poco a poco, si sono abituati al ‘guarire dalla malattia’ a casa.

Ci sono anche alcuni praticanti che hanno cercato di nascondere agli altri la propia condizione fisica, per paura di essere trattati con sufficienza. Quando stavano attraversando la falsa condizione del ‘karma di malattia’, hanno smesso di partecipare allo studio della Fa e agli esercizi di gruppo, pensando: “Condividerò con gli altri dopo essermi ripreso, perché non ho nulla da condividere se non l’ho superato”.

La mia comprensione è che le vecchie forze cercano di allontanarci e separarci dal nostro gruppo di coltivazione e dall’ambiente che ci permette di progredire insieme. Cercano di isolare i praticanti che stanno sperimentando le tribolazioni del ‘karma di malattia’ per intensificare la persecuzione fino a quando non riusciranno a togliergli la vita.

È facile cadere nella mentalità speculativa della gente comune come “provare qualsiasi cosa per trovare una cura”, quando si sperimenta una tribolazione del ‘karma di malattia’. Per esempio, formulare il pensiero: “Sto sperimentando questo ‘karma di malattia’. Forse non ho praticato abbastanza”. Quindi praticano di più, ma quando non migliorano, pensano: “Forse non ho studiato abbastanza la Fa”. Allora studiano di più la Fa: ma la loro condizione non cambia. Allora pensano: “Forse non ho fatto bene l’invio dei pensieri retti”. Allora inviano pensieri retti più spesso e più intensamente, ma il loro ‘karma di malattia’ rimane.

Cercano di eliminare il karma di malattia con una mentalità superficiale, e il modo in cui lo fanno in realtà è un attaccamento. Essi sono illusi dalla falsa apparenza del ‘karma di malattia’ tanto che non riescono a vedere l’essenza della coltivazione sulla base della Fa. Essi si aggrappano alla mentalità ‘speculativa’ della gente comune, sperando di essere in grado di liberarsi del ‘karma di malattia’, provandoci in modi diversi.

In realtà, il falso ‘karma di malattia’ è un modo per eliminare il nostro karma e purificare il nostro corpo. Serve a noi per comprendere i principi della Fa e migliorare la nostra xinxing. Se riuscissimo a illuminarci al principio della Fa sul ‘karma di malattia’, non ne avremo alcuna paura e non saremo interferiti da queste false apparenze; saremo in grado di affrontarle invece di sopportarle passivamente.

Ai praticanti che sperimentano il ‘karma di malattia’, per favore non allontanatevi dalla comunità dei coltivatori. Rimanete in contatto con gli altri praticanti e condividete apertamente con loro, in modo che tutti possiamo migliorare ed elevarci attraverso le condivisioni di gruppo.

Allo stesso tempo, i praticanti locali dovrebbero aiutare chi staattraversando delle tribolazioni, inviando insieme pensieri retti, per aiutarli ad eliminare i fattori malvagi nei loro campi dimensionali e rafforzare i loro pensieri retti, in modo da potercela fare insieme come un corpo unico.

Una vita prolungata può essere in pericolo se non viene usata per salvare le persone

Se un praticante ha il pensiero sbagliato e crede che la sua vita sia stata prolungata per godersi la società ordinaria invece che salvare le persone con tutta la dovuta diligenza, allora quella vita sarà in pericolo.

Alcuni praticanti hanno sperimentato un lungo periodo di tribolazioni fisiche, poi sono andati in ospedale per farsi operare: rimuovere tumori, cancro o organi. Hanno salvato la loro vita cercando un trattamento medico regolare e gradualmente hanno iniziato a vivere come le persone comuni. Hanno rallentato nella coltivazione e nel salvare le persone, e anche se hanno vissuto qualche anno in più, alla fine sono morti per l’aggravarsi delle malattie.

Il Maestro ha detto:

“Quella parte della vostra vita che è stata prolungata, deve essere dedicata completamente alla coltivazione, non per vivere tra le persone comuni. Per cui se uno non sa che la sua vita è stata prolungata, egli non è in grado di controllarsi bene e non è in grado di comportarsi seguendo le richieste per un praticante al cento per cento. Allora, potrebbe in ogni momento correre il rischio di morire. Questo è un problema che le persone di età avanzata devono affrontare.” ( Lezione a Sydney)

La mia comprensione è che, nello stadio della coltivazione personale, una vita prolungata deve concentrarsi al cento per cento sulla coltivazione, mentre nella rettifica della Fa, uno dovrebbe concentrare completamente la sua vita anche sulla salvezza degli esseri senzienti. Se un coltivatore non può impegnarsi completamente ad assistere il Maestro nel salvare le persone e nell’adempiere i propri voti, allora la vita prolungata diventa priva di significato. La gente comune segue l’inevitabile sentiero di “nascita, vecchiaia, malattia e morte”, mentre il significato della vita per i discepoli della Dafa nel periodo della rettifica della Fa è salvare gli esseri senzienti.

Essere un vero discepolo della Dafa e lasciare andare gli attaccamenti fondamentali

Sono passati 21 anni da quando il Maestro ha pubblicato l’articolo “ Verso il Compimento”. Noi ora siamo in uno stadio di transizione verso la rettifica della Fa del mondo umano, e anche nell’ultimo stadio dei discepoli della Dafa che camminano verso il Compimento. Abbiamo veramente bisogno di dare un’occhiata più da vicino ai nostri attaccamenti fondamentali, e vedere se li abbiamo effettivamente lasciati andare. Non è automatico che se sei un praticante veterano e hai coltivato per molto tempo, i tuoi attaccamenti fondamentali siano tutti scomparsi.

Ricordo ancora quanto sono rimasta sbalordita 15 anni fa a Boston quando ho letto per la prima volta l’articolo del Maestro “ Verso il Compimento”.

Sono stata introdotta alla Dafa da mio marito. Quando ho letto il libro Zhuan Falun, ho percepito che era un ottimo libro, ma allora non ero ancora pronta a coltivare. Io e mio marito avevamo un ottimo rapporto e, in effetti, avevo un grande attaccamento emotivo verso di lui.

Mio marito dopo aver ottenuto la Fa è stato molto diligente nella coltivazione. A parte gli impegni di lavoro, passava quasi tutto il suo tempo libero a studiare la Fa e a diffonderla, a fare gli esercizi e non aveva quasi più tempo per me.

All’epoca ero appena arrivata negli Stati Uniti e non avevo familiarità con il nuovo ambiente. Mi sentivo piuttosto a disagio ed ero angosciata per il cambiamento nella nostra vita familiare. Anche se ho discusso con mio marito diverse volte, quando ho visto la sua ferma determinazione a coltivare nella Dafa e che non c’era modo di cambiarlo, mi sono arresa. Ho pensato che avrei cambiato me stessa e avrei studiato la Fa con lui, perché solo così avremmo potuto fare le cose insieme e avrei avuto più tempo per stare con lui.

Quindi ho cominciato a coltivare la Dafa con un forte attaccamento ai ‘sentimenti’ della gente comune.

Dopo aver letto l’articolo del Maestro, mi sono resa conto che il mio attaccamento fondamentale era il ‘sentimentalismo umano’ e che avevo iniziato a coltivare perché non potevo lasciar andare il mio attaccamento emotivo a mio marito. Tuttavia, anche se l’avevo realizzato, mi ci sono voluti anni per abbandonarlo.

Davo molta importanza alla relazione d’amore tra marito e moglie, più che al legame tra noi come amici praticanti. Pensavo che fosse una buona cosa avere una relazione d’amore, mi piaceva molto e trovavo difficile lasciarla andare. Per anni, non sono riuscita a rinunciare a questo attaccamento fondamentale nella mia coltivazione. Anche se studiavo la Fa e mi impegnavo in attività per convalidare la Fa, e a volte sentivo persino che stavo facendo abbastanza bene con diligenza, tuttavia non riuscivo a lasciar andare questo ‘sentimentalismo’ radicato nel profondo. In effetti, non volevo lasciarlo andare.

Il Maestro mi ha dato dei suggerimenti tramite altri praticanti, ma non ho prestato molta attenzione e ho mantenuto questo attaccamento sentimentale a mio marito anche dopo la sua morte.

Ero sotto shock quando mio marito è morto, ma mi ha anche aiutata a svegliarmi dalla mia confusione. Ho iniziato a riesaminare me stessa e a trattare più seriamente nella coltivazione ciò che mi accadeva intorno.

Mi sono guardata dentro profondamente e ho fatto emergere il mio attaccamento fondamentale pensando: “Ho iniziato a coltivare nella Dafa con un cuore piuttosto impuro. È a causa di questa mentalità da persona comune che continuo ad andare avanti nella Dafa? Ora che mio marito non c’è più, dovrei ancora coltivare? Voglio ancora coltivare ora che ho perso la vita affettiva con mio marito?”

Attraverso uno studio più approfondito della Fa e guardandomi dentro profondamente, mi sono resa conto che il sentimentalismo umano, anche se può sembrare una buona cosa dalla prospettiva della gente comune, dopo che ne siamo rimasti attaccati, può ostacolare gravemente la nostra coltivazione. Le persone che coltivano nella società comune hanno una famiglia e lavorano come le persone comuni; dovremmo mantenere queste modalità e tuttavia non affezionarci ad esse, perché lo scopo di essere venuti nel mondo umano è di assistere il Maestro nella rettifica della Fa e nel salvare le persone. Solo lasciando andare tutti i sentimenti umani possiamo sviluppare la compassione attraverso la coltivazione. Se ci aggrappiamo ai sentimenti umani, allora non siamo diversi dalle persone comuni. Sono arrivata ad illuminarmi a questa verità solo dopo la morte di mio marito.

Inoltre, anche se mi sono resa conto di dove avessi sbagliato, non significava che avessi raggiunto lo standard richiesto; in seguito ho sperimentato molte altre prove.

Non molto tempo dopo la morte di mio marito, mentre promuovevo la vendita dei biglietti di Shen Yun presso un centro commerciale, è capitato di vedere alcune coppie che camminavano tenendosi per mano, e ogni volta vedendoli affioravano in me ricordi di momenti felici col mio defunto marito e il mio cuore si riempiva di emozioni, di nostalgia e mi mancava. Il mio attaccamento ostinato non era ancora stato ripulito, era ancora presente nel mio campo dimensionale, quindi reagivo ancora a questi stimoli.

Ogni volta che questi pensieri apparivano, li respingevo e li analizzavo con i principi della Fa, ricordando a me stessa che non venivano dalla mia coscienza principale, perché la mia coscienza principale aveva già capito che erano attaccamenti e che dovevano essere abbandonati; non li riconoscevo tanto meno li accettavo. Quei pensieri non provenivano dal mio vero sé, ma da un’interferenza esterna.

Non appena quei pensieri sbagliati mi venivano alla mente, li negavo immediatamente e spezzavo gli attaccamenti con i principi della Fa. A poco a poco, quelle prove sono diminuite, e il mio cuore non si commuoveva più quando vedevo passare davanti a me delle coppie intente a scambiarsi effusioni. Le tentazioni non erano più di una leggera brezza che soffiava andando oltre senza suoni e tracce. Sapevo di aver già lasciato andare il mio attaccamento fondamentale umano ai sentimenti e agli affetti.

Inviare pensieri retti per eliminare tutto il male nel mio campo dimensionale

Tutti noi conosciamo l’importanza di inviare pensieri retti. Il Maestro ha dato ai discepoli della Dafa del periodo della rettifica della Fa la capacità e il potere di eliminare il male e proteggerci. Se non riuscissimo a farlo bene, non solo saremmo interferiti con noi stessi, ma lo saremmo anche con altri praticanti. Potremmo persino perdere la vita a causa della persecuzione.

In “Insegnare la Fa nella città di Los Angeles” del 2006, quando un discepolo ha chiesto al Maestro come potevamo veramente migliorare nell’inviare pensieri retti, il Maestro ha detto:“Mettiamola così: i discepoli della Dafa devono fare bene tre cose nella loro via verso il Compimento, giusto? E inviare pensieri retti è una di queste cose. Se è così importante, perché non lo potete fare bene?! Perché pensate che sia una cosa così semplice e non la prendete seriamente? Voi sapete davvero quanto è importante. Inoltre, se non fate bene una delle tre cose, allora che fare?

“Non solo dovete fare bene la vostra parte, dovreste aiutare anche gli altri.”(“ Insegnare la Fa nella città di Los Angeles)

Solitamente avevo parecchie difficoltà ad inviare pensieri retti. Un incidente accaduto qualche settimana fa mi ha colpita come una seria bacchettata d’avvertimento.

Un amico praticante nella nostra zona è morto improvvisamente. Qualcuno mi ha detto che questo praticante spesso non riusciva a tenere il palmo della mano in posizione verticale quando inviava pensieri retti e persino si addormentava.

Mi sono resa conto della gravità dei problemi che avevo ed ero determinata a migliorarmi in questo senso. Mi sono fissata delle regole: Primo, essere concentrata quando invio pensieri retti. Secondo, cercare di non perdere nessuno degli orari stabiliti per inviare pensieri retti. Terzo, se dovessi perderne uno, recuperare. Quarto, inviare pensieri retti con una mente calma e chiara. Quinto, non assopirmi e tenere sempre il palmo della mano in posizione verticale.

Quando invio pensieri retti, cerco di mantenere il mio corpo e la posizione delle mani in verticale. Se qualche pensiero irrilevante si insinua nella mia mente, lo respingo e lo elimino, perché nulla mi deve interferire quando invio pensieri retti.

In meno di due settimane, ho sentito una grande differenza. Ho percepito che i miei campi dimensionali a vari livelli erano puliti e che nessuna interferenza esterna poteva influenzarmi. Io stessa sentivo di inviare veramente pensieri retti e di essere realmente responsabile di me stessa.

Ciò che mi ha sorpresa ancora di più è stato che, dopo aver affrontato i miei problemi nell’inviare pensieri retti, ho cominciato a sperimentare anche altri miglioramenti. Per esempio, ora trovo più facile mantenere una mente calma quando faccio l’esercizio di meditazione; pochissimi pensieri mi distraggono, e non mi sento più assonnata e anche la mia postura è eretta e posso sentirmi “Alto quanto il Cielo ed incomparabilmente nobile”.

Non mi sento più assonnata quando studio la Fa e sono più energica e capace di concentrarmi su ciò che faccio; mi sembra anche di aver fatto un passo avanti nel suonare la tromba come se avessi afferrato l’essenziale. La mia mente è più chiara e mi sembra di poter ottenere il doppio dei risultati con metà dello sforzo.

Tutti questi miglioramenti sono venuti naturalmente eliminando il male e liberando i miei campi dimensionali, senza perseguimento. Ho veramente sperimentato cosa si intende per miglioramento e potenziamento olistico. È proprio un’esperienza meravigliosa nella coltivazione.

La scomparsa dell’amico praticante e la mia esperienza personale, mi hanno aiutata a capire che è molto importante eliminare il male. Se non facciamo correttamente l’invio dei pensieri retti, i nostri campi dimensionali ospiteranno molti fattori malvagi nascosti, che di tanto in tanto potranno interferire con noi; rafforzando i nostri attaccamenti, indebolendo la nostra fede nella Fa, diminuendo i nostri pensieri retti, imponendoci un karma di malattia, e così via.

Se siamo rimasti carenti nell’inviare pensieri retti per molto tempo e non abbiamo prestato attenzione alla questione, potremmo alimentare i fattori malvagi, che costantemente diventeranno più forti e gradualmente potrebbero prendere il controllo del nostro spirito principale e le tribolazioni che avranno creato ci potrebbero distruggere.

Anche se mentre inviamo pensieri retti nel nostro lato umano non si notano differenze, l’impatto in altre dimensioni può essere sconvolgente. Il processo di rettifica di noi stessi nelle varie dimensioni è proprio il processo di assimilazione alla Fa.

Ho realizzato che il Maestro ha fatto in modo che avessi queste esperienze nell’emissione dei pensieri retti, non solo per farmi notare i miei miglioramenti, ma anche per incoraggiarmi a condividerle con altri, così che possiamo avanzare diligentemente insieme nella coltivazione della Dafa.

Osservazioni conclusive

Sono giunta alla comprensione che la coltivazione progredisce insieme all’eliminazione del karma, alle tribolazioni, alla sopportazione delle avversità e al superamento delle prove: e che ogni esperienza è un’elevazione olistica nei propri livelli e regni. Niente è banale nella coltivazione e le omissioni saranno esaminate alla fine quando cammineremo verso il Compimento. Coltivazione significa assimilarsi attivamente alla Fa, piuttosto che essere messi alla prova passivamente.

La coltivazione richiede di lasciare andare la vita e la morte; ma alcuni di noi possono lasciare andare solo la ‘morte’ e non la ‘vita’. Trovano che la vita sia troppo dura e non vogliono più sopportare il dolore e la miseria che sperimentano quando eliminano il karma grave e scelgono di morire. Altri non possono lasciar andare la ‘morte’, e non appena sperimentano un ‘karma di malattia’ lo trattano come una malattia delle persone comuni e hanno paura di morire. La coltivazione è una faccenda molto seria e dobbiamo stare molto attenti e trattarla con la dovuta diligenza. La coltivazione è come navigare contro corrente: se non riusciamo ad andare avanti, retrocediamo.

Se una persona comune vuole realizzare grandi cose, deve sforzarsi e impegnarsi scrupolosamente tutta la vita. Noi, come coltivatori della Dafa, miriamo ad acquisire una nuova vita come Re o signori di un mondo nel nuovo universo. Il nostro Compimento è più di una semplice coltivazione personale, il nostro è un magnifico Compimento con tutti gli esseri senzienti salvati.

Come potremmo realizzare un compito così grandioso con un atteggiamento superficiale nella coltivazione? Abbiamo una missione che merita tutti i nostri sforzi e il nostro impegno diligente. Io spero che tutti gli amici praticanti, inclusa me, possano illuminarsi sui principi della Fa con una mente chiara e razionale, coltivarsi solidamente nella Fa affrontando i problemi che ci circondano, e camminando bene sul nostro sentiero di coltivazione, così che possiamo raggiungere il grande Compimento che il Maestro ha predisposto per noi.