(Minghui.org) Il 16 dicembre scorso la famiglia della signora Yang Li, residente a Changchun, nella provincia del Jilin, è andata a prenderla in un centro di detenzione locale, dopo che aveva finito di scontare un anno di pena per essersi rifiutata di abbandonare la sua fede nel Falun Gong. Quando i suoi familiari sono arrivati, con loro stupore e orrore, hanno visto un gruppo di agenti di polizia spingerla su un'auto della polizia ed allontanarsi.
Il marito di Yang li ha seguiti con la sua macchina e li ha fermati ad un incrocio. Infuriati, quattro agenti tra cui Jiang Tiecong, Teng Yunsheng della stazione di polizia di Hongqijie e un agente dell'Ufficio 610, sono scesi, l’hanno afferrato e picchiato. Quando suo fratello e sua cognata si sono avvicinati per fermarli, hanno picchiato anche loro, e sua cognata è rimasta ferita.
La polizia ha portato sia Yang che suo marito alla stazione di polizia di Hongqijie ed ha ordinato loro, senza successo, di rinunciare alla loro comune fede nel Falun Gong, perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Yang, a causa degli abusi subiti nel centro di detenzione, ha subito gravi ferite e, quel giorno, anche suo marito è stato ferito dalle percosse. La loro famiglia li ha ripresi mentre firmavano un documento della polizia riguardante la restituzione degli oggetti confiscati.
Il 16 dicembre 2020 Yang, un'ex assistente legale di quarantaquattro anni, è stata arrestata presso la sua abitazione. Il giorno successivo è stata portata nel centro di detenzione n. 4 della città di Changchun. Il 12 ottobre dello scorso anno il suo avvocato è stato informato che il tribunale distrettuale di Chaoyang l'ha condannata ad un anno di detenzione ed al pagamento di una multa di 5.000 yuan (circa 700 euro).
Yang, inizialmente, è stata trattenuta nella stanza 303 del centro di detenzione, dove le detenute Liang Qianqian, Xiao Hong e Liu Yan l'hanno picchiata. Il 25 gennaio dello scorso anno, sette giorni dopo essere stata trasferita nella stanza 103, le guardie hanno iniziato a costringerla a stare in piedi dalle 6:30 alle 21:20. Questa forma quotidiana di tortura è continuata fino al 31 marzo.
Nonostante il freddo invernale, di notte le guardie si rifiutavano di fornirle una coperta, dandole solo un lenzuolo (Changchun è una città che si trova nell'estremo nord della Cina).
Yang si è rifiutata di indossare l'uniforme da carcerata, così le guardie le hanno tolto i vestiti e glieli hanno bagnati fradici, poi l’hanno forzata ad indossare l'uniforme delle detenute, che consiste in un top a maniche corte ed in un paio di pantaloni leggeri.
Durante il giorno, mentre le altre detenute indossavano piumini, le guardie aprivano la finestra della stanza non riscaldata per farla congelare. Altre volte le detenute Hu Rong e Guo Shuang la costringevano a fare delle docce fredde. Le detenute mettevano anche il suo cibo per terra e non le permettevano di usare il tavolo da pranzo. Le sono state sospese anche le razioni di uova, distribuite a giorni alterni, e la frutta, fornita settimanalmente. Non le era nemmeno permesso di provvedere alle sue necessità quotidiane o di acquistare cibo extra.
Ci sono tre reparti nel centro di detenzione n. 4 della città di Changchun, ed ogni reparto ha sei celle. In questo momento ci sono almeno altre sette praticanti detenute lì, incluse le signore: Ma Xiurong nella stanza 103; Yu Aiji nella stanza 105; Cui Yuqiu nella stanza 201; Xu Lina nella stanza 203; Li Guiling, Yin Jun e Zhao Shanying nella stanza 205.
Zhao è la suocera di Yang. Il 26 novembre 2020 è stata arrestata e successivamente condannata ad un anno e mezzo di pena con una multa di 5.000 yuan (circa 700 euro).
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Categoria: Sevizie sulle donne