(Minghui.org) Quando ero bambina mia madre non era carina con me, di conseguenza non mi piaceva e mi faceva paura, brontolava sempre e si lamentava. Si comportava come se il mondo intero fosse in debito con lei.

Secondo me mio padre era gentile ma debole, tollerava le critiche di mia madre solo perché ci amava e voleva proteggerci. Quando ha iniziato a risponderle mia madre gli ha chiesto il divorzio ma per non ferire noi lui non ha voluto farlo, quindi si asteneva dal litigare per evitare il confronto.

Ho trascorso parte della mia infanzia a casa di mia nonna, quelli sono i miei ricordi più cari. Mia nonna era dotata di valori tradizionali, era gentile, amorevole e laboriosa. Mio nonno era un uomo di carattere e dignità e amava i suoi figli.

I miei nonni hanno insegnato ai loro figli a mettere gli altri al primo posto, a rispettare i propri genitori e ad aiutare i loro fratelli. Pertanto i miei zii e le zie mi volevano bene e si sono presi cura di me e quando ero con loro mi sentivo veramente amata.

Quando ho iniziato ad andare a scuola sono tornata a casa e in quel periodo è nata mia sorella. Avere una sorella più piccola dovrebbe essere una cosa buona, ma mia madre mi trattava come se fossi un’avversaria. Era solita attaccare mio padre verbalmente, ma dopo la nascita di mia sorella sono diventata il suo nuovo bersaglio.

Mia madre aveva studiato e lavorava per il governo e, anche se non mi picchiava, mi parlava in tono sarcastico e mi ridicolizzava. Parlava apertamente con i nostri parenti, gli amici e i vicini dei miei errori e difetti; si inventava persino delle cose su di me, tanto che mi guardavano dall’alto in basso giudicandomi.

D’altro canto, quando invece si trattava di mia sorella minore, la riempiva di elogi.

Ho iniziato a fantasticare che fosse la mia matrigna e che un giorno sarebbe venuta la mia vera madre, ‘non sarebbe stato bello?’ Ma sapevo che era impossibile perché le somigliavo moltissimo, entrambe avevamo un’espressione amara sul volto. Non c’era da stupirsi se reciprocamente non ci piacevamo e ci trovavamo ripugnanti.

Ci sedevamo insieme solo per mangiare, quindi il nostro pranzo era come una ‘sessione di lotta’ familiare (una forma di umiliazione pubblica e abuso fisico usata dal Partito Comunista Cinese, specialmente durante la Rivoluzione Culturale). Ingoiavo il cibo insieme alle lacrime, non c’era quindi da meravigliarsi che fossi in pessime condizioni di salute. Avevo problemi digestivi, spesso vomitavo e mi sentivo gonfia. A volte a scuola svenivo, ma a mia madre non importava né considerava la cosa come se fosse un problema grave.

Dopo aver vissuto per anni in un ambiente malsano e negativo il mio carattere è diventato irritabile. Ho imparato anch’io a lamentarmi e a brontolare, a parlare in tono sarcastico e cinico come mia madre. Fortunatamente l’amore dei miei nonni e di mio padre ha avuto un’influenza positiva su di me.

Ho continuato a cercare qualcosa di positivo nella vita. Poco dopo aver iniziato a lavorare mio padre mi ha parlato della Falun Dafa, e dopo aver letto lo Zhuan Falun ho capito che esiste una relazione causale tra le persone.

Il Maestro, il fondatore della Falun Dafa, ha detto:

“La prima è che potreste averlo maltrattato in un'esistenza precedente. Voi vi sentite angariati: «Come può trattarmi così?» Ma allora, perché in passato voi l'avete trattato in quel modo? Voi obiettate: «Io non ne so niente di allora. Questa vita non ha nulla a che fare con quella». Ma le cose non stanno così.” (Quarta lezione, Zhuan Falun)

Ho capito che il motivo per cui mia madre mi maltrattava era perché glielo dovevo da una vita passata. Mentre continuavo a praticare il mio risentimento verso di lei è diminuito e non le rispondevo più a tono quando mi criticava. Cercavo di fare qualsiasi cosa mi avesse chiesto, facendo del mio meglio per soddisfarla.

Piano piano ho imparato a guardarmi dentro. Prima pensavo che le sue critiche fossero prive di fondamento e che mi stesse solo prendendo di mira, poi ho cominciato a pensare che avesse ragione sui miei difetti.

Ad esempio diceva che ero impaziente e negligente, mentre io pensavo di essere veloce ed efficiente. Ora sto più attenta e cerco di fare le cose bene e velocemente.

Diceva che ero disorganizzata e che non pulivo dove sporcavo, ignoravo le sue parole perché pensavo che riordinare il mio ambiente fosse una perdita di tempo. Ora riconosco che mi sbagliavo e sto cercando di migliorare anche sotto questo aspetto.

Mia madre mi chiamava ‘La signora che ha sempre ragione’, perché quando mi rimproverava o mi sgridava la contraddicevo sempre. Ora mi guardo dentro incondizionatamente, se faccio qualcosa di sbagliato mi correggo e cerco di fare meglio anche se non è colpa mia. Se ribatto mi esamino immediatamente e mi scuso con lei.

Non provo più risentimento per il suo comportamento irrispettoso nei miei confronti. Quando ho partorito non si è presa neanche una pausa dal lavoro, anzi faceva gli straordinari ed è passata solo un attimo a trovarmi. È stato mio marito che è dovuto stare in ospedale giorno e notte per prendersi cura di me.

I suoi colleghi hanno detto che avrebbe dovuto chiedere del tempo libero per farlo lei. Sapevo che la generazione di mia madre era cresciuta durante l’ascesa del regime comunista. L’indottrinamento del Partito non ha mai insegnato alle persone a distinguere il bene dal male e ha posto i suoi interessi al di sopra di ogni altra cosa, compresi i valori della famiglia.

Quando mia madre si è ammalata per un tumore ed è stata ricoverata in ospedale, ho preso un congedo dal lavoro per aiutarla fino a quando non è stata dimessa. Lei mi esortava ad andare al lavoro perché temeva che mi riducessero lo stipendio, ma le ho detto che la famiglia è più importante dei soldi. Il mio datore di lavoro non solo non mi ha ridotto lo stipendio ma le ha comprato anche un regalo per augurarle una pronta guarigione.

Lei si è commossa e ha capito che il suo comportamento era insensibile verso gli altri. In lei è avvenuto un profondo cambiamento e ha iniziato a trattare la famiglia con più attenzione. Prima le interessava solo fare soldi, ma in seguito ha preferito la sua famiglia, dedicandosi per la maggior parte alle faccende domestiche.

Mia madre ora è felice e la sua salute è migliorata. La Falun Dafa non solo trasforma i suoi praticanti ma anche le persone che li circondano.

È davvero come ha detto il Maestro:

“...quando una persona pratica, l’intera famiglia ne beneficia”. (“ Insegnamento alla Conferenza in Australia”)

Per quanto mi riguarda sono ora più sana e sembro più carina e più giovane. Quando ero bambina mia madre pensava che fossi un brutto anatroccolo, non mi faceva piacere e non era bello che lo pensasse. Ora la gente dice che ha una figlia dall’aspetto giovanile con una bella pelle, ne è orgogliosa e questo la fa stare bene.

La pratica della Falun Dafa ha gradualmente rilassato la nostra relazione che una volta era gelida. Adesso facciamo delle passeggiate, chiacchieriamo e cuciniamo insieme. Ci godiamo la reciproca compagnia, come se non ci fossimo mai detestate.

Grazie Maestro per la tua misericordiosa salvezza! La Dafa mi ha trasformato da essere una persona piena di karma e risentimento, in un coltivatore che continua a migliorare. Non sono stata diligente e ho deluso il Maestro, eppure Lui continua a darmi le indicazioni giuste e a proteggermi. Farò sicuramente bene le tre cose e sarò all’altezza delle aspettative del Maestro.