(Minghui.org) L'8 settembre scorso una signora di ottantadue anni residente a Jinan, nella provincia dello Shandong, ha ricevuto una telefonata dal tribunale del distretto di Zhangqiu, che le ha ordinato di recarsi lì il giorno successivo.
Il 9 settembre il figlio di Liu Chunping ha accompagnato la madre, come richiesto dalle autorità. Poiché non riusciva a salire le scale per entrare in tribunale, due membri del personale si sono avvicinati all'auto e hanno stabilito la condanna a un anno di prigione, con una multa di 5000 yuan (circa 720 euro). Le hanno anche ordinato di sottoporsi a un esame fisico e di prepararsi a essere condotta in prigione. Al momento in cui scriviamo, la donna si trova ancora a casa e non è chiaro se le autorità applicheranno il termine, nonostante la sua età avanzata.
Nell'ottobre dell'anno scorso Liu è stata arrestata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. Lo scorso 26 luglio è comparsa in tribunale con l'accusa di "promuovere la superstizione e minare l'applicazione della legge con un'organizzazione di culto", il pretesto standard usato per criminalizzare i praticanti del Falun Gong.
Prima del suo ultimo calvario la donna era stata condannata, nel 2002, a un anno di pena detentiva per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. Per lo stesso motivo, è stata nuovamente arrestata nel 2020 ed è stata rilasciata il giorno stesso.
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