(Minghui.org)

Nome:Wang Xueming

Nome cinese: 王学明

Sesso:Maschio

Età:52

Città:Chengdu

Provincia:Sichuan

Occupazione:Autore

Data di morte:21 settembre 2022

Data dell'ultimo arresto:20 novembre 2020

Luogo di detenzione più recente:Carcere n. 1 di Hohhot

Un noto autore ed educatore è deceduto sei giorni dopo essere stato portato in prigione per scontare una pena di quattro anni a causa della sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 20 novembre 2020 Wang Xueming, originario della città di Chengdu, nella provincia del Sichuan, è stato arrestato mentre si trovava a Baotou, nella Mongolia Interna, per tenere delle conferenze sulla cultura tradizionale cinese. Un informatore ha rivelato che l'autore è stato denunciato dal genitore di uno studente per avergli parlato del Falun Gong. Nel dicembre 2020 la Procuradel distretto di Qingshan, nella città di Baotou, ha approvato il suo arresto e, in seguito, l'uomo è stato condannato a quattro anni di prigione.

Il 21 settembre scorso i familiari di Wang sono stati improvvisamente informati della sua morte, solo sei giorni dopo essere stato portato nella prigione nº1 di Hohhot, nella Mongolia Interna. Sebbene la prigione si sia rifiutata di rivelare qualsiasi dettaglio, essi sospettano che l'uomo sia deceduto a causa delle torture, dato che prima dell'arresto era sempre stato in buona salute.

Wang, che nei suoi scritti usava gli pseudonimi di Yun Xiao e Tang Ming, aveva conseguito una laurea in lingua e letteratura cinese presso la Sichuan Normal University e un master in educazione presso la Southwest Normal University. È stato membro dell'Associazione degli scrittori del Sichuan e direttore dell'Associazione degli scrittori di Longquan. Inoltre è stato premiato come "Top Ten Outstanding Writers on Sohu.com in 2007".

Precedenti persecuzioni

Il 19 dicembre 1999 Wang si è recato a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong ed è stato arrestato in Piazza Tienanmen. Durante i tre giorni di detenzione nella capitale cinese è stato ammanettato con le braccia dietro la schiena e sospeso a un pilastro per un giorno, con i piedi che toccavano appena il suolo. È stato anche picchiato e preso a calci dagli agenti. Quando è stato fatto scendere dal pilastro, le sue mani si erano gravemente gonfiate. La polizia l’ha riportato a Chengdu e trattenuto per quaranta giorni. La scuola media in cui lavorava l’ha multato di 10.000 yuan (circa 1.440 euro), prima di licenziarlo.

Il 12 dicembre 2001 è stato nuovamente arrestato. La polizia l’ha interrogato per ventisette ore, durante le quali è stato costretto a indossare catene che pesavano più di trenta chili. Gli agenti gli hanno anche puntato una forte luce negli occhi e l’hanno sottoposto a una prolungata privazione del sonno.

Dopo essere stato portato al centro di detenzione del distretto di Longquanyi, le guardie hanno istigato i detenuti a spogliarlo e a versargli addosso acqua fredda, nonostante la gelida temperatura. I detenuti l’hanno anche picchiato fino a fargli vomitare sangue. Tra le altre orribili torture, gli hanno trafitto il palmo della mano con un bastone di bambù appuntito e bruciato il volto con le sigarette.

Nell'agosto 2002 Wang è stato condannato a tre anni dal tribunale del distretto di Longquanyi. Dopo essere stato portato nella prigione di Yaan, è stato messo in cella di isolamentoe monitorato dai detenuti ventiquattr'ore ore su ventiquattro, e gli è stato anche vietato anche parlare e camminare. È stato anche costretto a guardare video che diffamavano il Falun Gong. Un manoscritto sull'educazione, che aveva portato con sé, è stato confiscato dalle guardie.

Dopo essere stato rilasciato, l'uomo si è trasferito a Wuhan, nella provincia dell'Hubei, e ha fondato una scuola incentrata sull'insegnamento dei valori tradizionali. Ha pubblicato diversi libri sulla cultura tradizionale cinese. A causa della sua crescente influenza, il 27 ottobre 2011, è stato arrestato dalla polizia, che lo ha accusato di "gestire un'attività illegale". Dopo oltre tre mesi di prigione presso il centro di detenzione nº2 della città di Wuhan, è stato trasferito a quello di Wuchang. Il tribunale distrettuale l’ha, in seguito, condannato a un anno di pena detentiva. La sua scuola e la sua società di formazione sono state costrette a chiudere. Più di 6.000 dei suoi libri sono stati confiscati o bruciati, con una perdita finanziaria di oltre 1 milione di yuan (circa 145.000 euro).

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