(Minghui.org) Il Giappone è stato colpito all’inizio di febbraio da una forte ondata di freddo con nevicate da record. Ha causato l'interruzione della circolazione dei treni, con un impatto significativo sui pendolari. Il 5 febbraio, un grave ciclone tropicale ha colpito il sud-est del Madagascar, almeno 10 persone sono rimaste uccise e circa 150.000 evaquate. Il 7 febbraio, la capitale dell'Ecuador, Quito, ha subito la peggiore inondazione degli ultimi due decenni, con 28 morti e 52 feriti.

I treni non partono a causa di nevicate da record in Giappone

Dal 5 febbraio, il Giappone è stato colpito da una forte corrente fredda con abbondanti nevicate nella regione di Hokuriku. Sapporo, la città più grande dell'Hokkaido, ha subito nevicate da record che hanno causato l'interruzione della circolazione di tutti i treni in partenza e in arrivo. Gli autobus a lunga percorrenza e veicoli privati sono rimasti bloccati sulle strade urbane. Circa 70 passeggeri sono rimasti intrappolati all'aeroporto di New Chitose durante la notte del 6 febbraio.

Dal 5 febbraio, il Giappone è stato colpito da una forte corrente fredda. Sapporo, la città più grande dell'Hokkaido, ha subito nevicate da record. (Fonte foto: twitter.com/jrhokkaido_info)

Nella stessa giornata, la nevicata di Sapporo ha raggiunto i 60 centimetri in 24 ore a partire dalle 14:00; è stato un record nella storia locale. L'accumulo di neve ha raggiunto un’altezza di 133 centimetri alle 13:00 dello stesso giorno. L'ultima volta che la città ha avuto più di un metro di neve è stato otto anni fa.

Due persone sono rimaste uccise durante la rimozione della neve nelle prefetture di Akita e Toyama.

La mattina del 6 febbraio, a causa della forte nevicata che ha ricoperto i binari, e l’insufficiente lavoro di sgombero della stessa, ha causato una rara situazione in cui tutti i treni non sono partiti o arrivati a destinazione, una condizione che ha coinvolto 704 treni. L'8 febbraio, le principali linee ferroviarie erano ancora in sofferenza e ancora un numero elevato di 339 treni sostavano inoperosi nel deposito ferroviario.

Le tratte ferroviarie più importanti, tra cui la Hakodate Line e la Chitose Line da Otaru a Sapporo e Tomakomai, nonché l'Airport Express per il New Chitose Airport, sono state soppresse, rendendo difficile ai pendolari recarsi al lavoro o a scuola, nonché il tragitto dall'aeroporto alla città e viceversa.

Lo stesso giorno l'accumulo di neve a Sekihara-machi, nella prefettura di Gifu, ha raggiunto 84 centimetri, un primato riconducibile all’anno 1997. L’abbondante nevicata nella città di Maibara, nella prefettura di Shiga, ha raggiunto 81 centimetri. Anche nella città di Tsunan, nella prefettura di Niigata, la neve ha raggiunto i 349 centimetri; è stato un evento eccezionale che si è ripetuto ben 2 volte in questo decennio.

Inoltre, il centro previsioni giapponese Weathernews ha riferito che la bassa pressione del 9 e del 10 febbraio sulla costa meridionale del mare del Giappone, potrebbe portare forti nevicate nella regione di Kanto, e persino nella stessa Tokyo la neve potrebbe raggiungere 10 centimetri.

Un ciclone colpisce il Madagascar, 10 morti e decine di migliaia di sfollati

Il 5 febbraio, un ciclone tropicale di notevoli proporzioni ha colpito il sud-est del Madagascar, un'isola nell'Oceano Indiano, uccidendo almeno 10 persone e causando l’evacuazione di circa 150.000 persone.

Secondo l’agenzia di stampa britannica Reuters, è stata la seconda tempesta in due settimane a colpire il Madagascar, che conta circa 30 milioni di abitanti. La sera del 5 febbraio, il ciclone “Batsirai” ha portato forti piogge, con venti che hanno raggiunto i 165 km/h, provocando inondazioni nella parte orientale dell’isola e lo scoperchiamento dei tetti di molti edifici. L'alluvione ha causato il crollo di alcuni fabbricati e l'interruzione dell'elettricità, e alcune aree del sud-est sono rimaste isolate.

I funzionari del Paese hanno dichiarato che la città più colpita è stata Nosy Varika, sulla costa orientale, dove quasi il 95% degli edifici è stato distrutto. Interrotto anche il traffico verso le zone limitrofe.

I danni della tempesta si sono aggiunti ai danni causati dal ciclone “Ana” che ha imperversato sulla zona due settimane fa. Il mal tempo, di eccezionale intensità, ha causato 55 vittime e 130.000 sfollati.

Capitale ecuadoregna colpita dalla peggiore inondazione degli ultimi 2 decenni, con 28 morti e 52 feriti

Il 7 febbraio, il sindaco di Quito, capitale dell'Ecuador, ha dichiarato che l'area metropolitana e rurale sono state colpite dalla peggiore inondazione degli ultimi 2 decenni. Nella capitale, al momento della stesura dell’articolo, 28 persone sono state uccise e 52 sono rimaste ferite.

L'agenzia France-Presse ha riferito che le inondazioni hanno sommerso le case, spazzato via veicoli e coinvolto persino dei giocatori di pallavolo con gli stessi spettatori in un campo sportivo.

A Quito, diciassette ore di intensa pioggia ha portato lo straripamento dei torrenti con grossi accumuli di fango e tronchi d’albero, con conseguenze disastrose per le strade, le aree agricole, gli ospedali, le scuole, una stazione di polizia e una sottostazione elettrica.

I sindaci di alcune città contigue, hanno dichiarato che le precipitazioni del 6 febbraio hanno avuto una intensità maggiore di 20 volte a quelle del giorno precedente, un nuovo record dal 2003.

La maggior parte dell'Ecuador è stata colpita da piogge torrenziali dall'ottobre scorso, ed ha causato la morte di circa 44 persone.

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