(Minghui.org) La signora Yu Yanlan sta scontando una pena detentiva per la pratica del Falun Gong che scadrà nel marzo di quest’anno. La polizia ha minacciato la sua famiglia che, dopo il rilascio, la condurrà in un centro per il lavaggio del cervello perché in prigione si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Yu, di Wuhan nella provincia dell’Hubei, è stata arrestata il 10 marzo 2018 per aver parlato alla gente del Falun Gong. Il suo arresto è avvenuto subito dopo aver finito di scontare un precedente mandato di tre anni, sempre per aver fatto opera di sensibilizzazione riguardo alla persecuzione.

La polizia ha confiscato la sua borsa e le chiavi di casa, e ha saccheggiato la sua residenza senza la presenza della sua famiglia. La sera è stata condotta al centro di detenzione di Etouwan e le sono state negate le visite ai familiari. Il tribunale distrettuale di Hanyang in seguito l'ha condannata a quattro anni.

Persecuzioni passate

Prima delle due recenti pene detentive, Yu era stata arrestata più volte e scontato altri tre anni nei primi anni della persecuzione.

La praticante è stata arrestata per la prima volta a casa il 9 agosto 2001 e trattenuta presso la stazione di polizia di Qinduankou che è poi ritornata per perquisire la sua abitazione e confiscarle i libri del Falun Gong ed altri effetti personali.

La polizia ha tenuto Yu in una gabbia di metallo e l'ha interrogata per tre giorni consecutivi senza lasciarla dormire. Dopo averla trasferita al centro di detenzione n. 1 della città di Wuhan, le guardie l'hanno privata del sonno e l'hanno costretta a stare in piedi per lunghe ore perchè si rifiutava di recitare le regole del centro.

Ricostruzione della tortura: appesa

Quando una mattina Yu ha fatto gli esercizi del Falun Gong nella sua cella, la guardia Lu Hua si è precipitata e l'ha appesa alla ringhiera superiore del letto a castello, con le braccia sollevate dietro la schiena e i piedi sollevati da terra. È stata in quella posizione per tre giorni, durante i quali non le è stato permesso di usare il bagno.

Dopo un anno e mezzo di detenzione, Yu è stata condannata a tre anni e trasferita nella prigione femminile della città di Wuhan, dove le guardie le hanno ordinato di recitare le regole della prigione e guardare video di propaganda che diffamavano il Falun Gong. Le detenute sono state incaricate di seguirla e monitorarla 24 ore su 24: non le era permesso parlare con nessuno ed era costretta a svolgere lavori non retribuiti per oltre dieci ore al giorno. Le guardie perquisivano spesso la sua biancheria da letto, a volte aprendo il suo piumone per cercare gli insegnamenti del Falun Gong. Inoltre le sono state negate le visite dei familiari.

Nel maggio 2008 Yu è stata arrestata ancora una volta presso la sua abitazione e condotta al centro per il lavaggio del cervello di Taojialing, dov’è stata monitorata da due membri dello staff e costretta a guardare video diffamatori del Falun Gong. Le guardie le ordinavano costantemente di scrivere “rapporti di pensiero” e dichiarazioni di rinuncia alla sua fede.