(Minghui.org)

Nome: Ji Guizhen

Nome cinese:季桂珍

Genere: Femmina

Età: 75

Città: Suzhou

Provincia: Jiangsu

Occupazione: N/A

Data della morte: 3 febbraio 2022

Data del più recente arresto: 23 settembre 2019

Luogo di detenzione più recente: Centro di detenzione della città di Suzhou

Il 3 febbraio scorso una residente della città di Suzhou, nella provincia dello Jiangsu, è morta, ad un mese dal proprio rilascio con la condizionale medica, dopo aver scontato una pena per la sua fede nel Falun Gong. La donna aveva settantacinque anni.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Ji Guizhen e sua nipote

Il 23 settembre 2019 Ji è stata arrestata a casa da un gruppo di agenti della stazione di polizia di Loufeng. Alcuni di loro l’hanno trattenuta e filmata mentre altri perquisivano la sua casa, confiscandole il computer, la stampante, i libri del Falun Gong ed i materiali correlati. Anche i 500 yuan (circa 71 euro) in contanti che erano nella sua borsa sono stati requisiti.

Gli ufficiali hanno ordinato alla praticante di seguirli alla stazione di polizia, ma lei si è rifiutata, così quattro agenti l'hanno caricata di peso sul furgone e l'hanno portata via.

Ji è stata interrogata e accusata di aver affisso informazioni sul Falun Gong in un quartiere locale. La donna non ha fornito alcuna informazione, ma ha spiegato agli agenti che sperava potessero venire a conoscenza dei fatti reali sul Falun Gong e non partecipare alla persecuzione.

Gli agenti le hanno preso le impronte digitali e l'hanno trattenuta alla stazione fino alle 20:00, per poi rilasciarla su cauzione.

Un mese dopo la polizia ha portato Ji alla Procura di Wujiang per incontrare il procuratore Zhang Neng; solo allora la praticante ha realizzato che gli agenti avevano sottoposto il suo caso al procuratore, in seguito non ha più avuto notizie da quest’ultimo.

Intorno alla metà di marzo 2020 ha ricevuto una lettera dal tribunale distrettuale di Wujiang in cui si diceva che avevano deciso di mettere il suo caso in attesa “a causa di un motivo imprevisto”. Secondo la legge un caso messo in attesa può essere riaperto in seguito.

Il tribunale l'ha informata a fine luglio di aver fissato un'udienza per l'11 agosto 2020. Ji vi ha partecipato, come previsto, ed a metà dicembre è stata condannata a tre anni e tre mesi. Il giudice l'ha anche multata di 3.000 yuan (circa 430 euro).

Il 3 gennaio di quest’anno, dopo quasi un anno e mezzo trascorso nel centro di detenzione di Suzhou, le guardie hanno richiesto alla famiglia di andare a prenderla e l’hanno messa in libertà vigilata. È morta un mese dopo, il 3 febbraio. Non è chiaro se, presso il centro di detenzione, abbia sviluppato una malattia in fase terminale o se sia stata sottoposta a torture mortali.

Persecuzioni passate

Questa è la terza volta che Ji viene incarcerata per la sua fede, dopo un precedente periodo di due anni nel campo di lavoro ed un periodo di tre anni in prigione.

Alla fine del mese di novembre 2000 Ji e suo marito, Xu Shimin, inseme alla loro figlia Xu Anli, sono stati arrestati e reclusi nel centro di detenzione n. 1 di Suzhou. Un mese dopo Ji è stata condannata a due anni da scontare nel campo di lavoro forzato di Judong. Anche suo marito e sua figlia sono stati condannati rispettivamente a tre anni e ad un anno di lavori forzati.

Il 17 luglio 2009 Ji e suo marito sono stati nuovamente arrestati; tre auto della polizia hanno circondato la loro casa e la polizia ha scavalcato la recinzione per fare irruzione. Anche se Xu in seguito è stato rilasciato, Ji è stata tenuta in custodia presso il centro di detenzione n. 1 della città di Suzhou. Il 18 giugno 2010 è stata condannata a tre anni, dal tribunale di Huqiu, da scontare nella prigione femminile di Nanjing.

Il 18 aprile 2012 Ji ed altri quattro praticanti stavano studiando gli insegnamenti del Falun Gong a casa di Sun Aixia quando la polizia ha fatto improvvisamente irruzione. Tutti e sei i praticanti, compresa Sun, sono stati arrestati e portati alla stazione di polizia di Loumen per essere interrogati. La casa di Ji è stata saccheggiata.

Il 4 dicembre 2014 Ji è andata a trovare sua figlia ed è rimasta scioccata nel vedere la polizia mettere a soqquadro la casa di sua figlia, con la scusa che qualcuno che viveva lì stava navigando sul sito Minghui.

La polizia non l’ha arrestata in quel momento, ma ha bussato alla sua porta alle 18:30 e, non appena lei ha aperto la porta, ha fatto irruzione senza un mandato spingendola a terra e requisendo i suoi due computer, una stampante, un masterizzatore DVD ed oltre cinquanta libri del Falun Gong.

Gli agenti hanno portato Ji alla stazione di polizia di Pishijie e l'hanno interrogata sul perché stesse navigando sul sito web Minghui, lei ha risposto che persone da tutto il mondo seguono il sito e che non c'è niente di male nel leggerlo. Gli agenti le hanno fatto anche molte altre domande. Era terrorizzata e non riusciva a ricordare i dettagli, così è stata trattenuta alla stazione di polizia fino a mezzanotte, e poi rilasciata.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Zhang Neng (张能), procuratore della Procura del distretto di Wujiang: +86-512-63969010

Li Rongsheng (李荣胜), giudice del tribunale del distretto di Wujiang

Shao Jun (邵军), capo della stazione di polizia di Loufeng: +86-512-62525250, +86-512-62527008, +86-512-62527110

Chen Bo (陈波), vice capo della stazione di polizia di Loufeng

Han Hongqing (韩洪青), istruttore della stazione di polizia di Loufeng

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