(Minghui.org) La signora Tang Huafeng è stata recentemente condannata alla sua seconda pena detentiva di tre anni e mezzo per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong il 12 giugno dello scorso anno. Sua figlia Alice Zhang, residente in Canada, chiede aiuto alla comunità internazionale per salvarla.
Tang vive nel distretto di Yuci, a Jinzhong nella provincia dello Shanxi. Il 12 giugno dello scorso anno, mentre faceva la spesa al mercato agricolo locale, al Dragon Boat Festival, ha distribuito materiale informativo sul Falun Gong ai residenti, tuttavia una persona l'ha denunciata. Successivamente è stata condotta alla stazione di polizia e detenuta per quindici giorni. Gli agenti hanno perquisito la sua abitazione e confiscato il taccuino su cui copiava a mano gli insegnamenti del Falun Gong e la foto del fondatore della pratica.
Tang è stata trattenuta nel centro di detenzione della città di Jinzhong, che ha negato le visite ai familiari. Shen Jianjun dell'Ufficio di sicurezza interna e Li Xiuqing dell'Ufficio 610, un'agenzia extralegale creata per perseguitare il Falun Gong, l'hanno accusata di aver distribuito una chiavetta USB contenente informazioni sul Falun Gong affermando che fosse recidiva a causa della sua precedente pena detentiva di tre anni e mezzo irrogatale nel 2015, e che i materiali che ha distribuito questa volta fossero sufficienti per farle ottenere un'altra condanna al carcere.
La figlia di Tang, Alice Zhang, che risiede in Canada, chiede alla comunità internazionale di aiutarla a salvarla. Zhang ha ricordato la passata persecuzione subita da sua madre, tra cui un campo di lavoro di due anni tra il 2006 e il 2008 ed una pena detentiva di tre anni e mezzo nel 2015: “Il Partito Comunista Cinese l'ha privata dei suoi diritti civili, della libertà di credo e di espressione, e le ha sospeso la pensione dopo trent'anni di duro lavoro. Durante la detenzione mia madre è persino svenuta una volta a causa di un infarto”, ha detto.
Alice Zhang ha parlato a una manifestazione nel febbraio 2014, dopo il precedente arresto di Tang.
Alice ha esortato il Partito Comunista Cinese (PCC) a rilasciare immediatamente sua madre e tutti i praticanti del Falun Gong imprigionati illegalmente: “Chiedo inoltre al governo canadese di agire per difendere i valori canadesi di democrazia, libertà e diritti umani e per difendere la dignità umana”.
Persecuzioni passate
Tang, ex insegnante di sessantadue anni presso la scuola media di Jinhua, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1998. Poco dopo l’emicrania, i reumatismi e molte altre malattie di cui soffriva sono scomparse. Vive secondo i principi di Verità-Compassione-Tolleranza e si è sempre presa cura degli studenti che erano in ritardo nei loro voti o che non avevano la possibilità di essere seguiti dai genitori.
Tuttavia, da quando il PCC ha iniziato a perseguitare il Falun Gong nel luglio 1999, la praticante è stata arrestata ed imprigionata diverse volte per aver sostenuto la sua fede. Nel marzo 2006 la polizia l'ha arrestata mentre insegnava in una classe ed in seguito è stata condannata a due anni da scontare nel campo di lavoro forzato femminile della provincia dello Shanxi.
Quando è stata rilasciata nel 2008, a causa delle ripetute molestie e pressioni da parte dell'Ufficio 610 locale, dopo trentadue anni di insegnamento è stata costretta a lasciare il suo lavoro ed a dedicarsi a lavare i piatti nella cucina della scuola.
Tang, il 22 febbraio 2014, nel periodo di capodanno, si è recata in visita dall'amica praticante signora Zheng Jianmei, ma è stata circondata e sequestrata dalla polizia per strada. L'agente Shen Jianjun ha minacciato di prelevare i suoi organi: "Ti prenderò il cuore, poi il fegato ed i reni". La donna successivamente è stata condannata a tre anni e mezzo.
La praticante è stata nuovamente arrestata il 12 giugno dello scorso anno per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong e condannata ad altri tre anni e mezzo. Suo marito soffre di una grave forma di ipertensione e fatica a prendersi cura di se stesso.
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