(Minghui.org) I praticanti della Falun Dafa, durante la loro coltivazione, possono mostrare sintomi di “malattia”. Ho visto tre mentalità diverse nell’affrontare questa situazione e ognuna ha portato risultati diversi. La prima mentalità è credere fermamente nel Maestro (il Maestro Li Hongzhi, il fondatore della Falun Dafa) e nella Dafa, e quindi continuare a studiare la Fa e mantenere forti pensieri retti. La seconda è vacillare nella propria fede e non studiare seriamente la Fa. Succede perché questi praticanti, invece di chiedere di inviare pensieri retti per loro, pensano siano reali i sintomi simili alla malattia e si considerano persone comuni. La terza mentalità è, col tempo, diventare non diligenti e senza pensieri retti, pensando che il Maestro non si prenda più cura di loro. Riporto degli esempi di praticanti che conosco.

Guarigione rapida grazie alla fede che non vacilla

Una mia cognata ha 77 anni e ha iniziato a praticare la Falun Dafa prima che il Partito Comunista Cinese (PCC) iniziasse la persecuzione nel 1999. Lo scorso autunno ha iniziato ad avere problemi e non era in grado di mangiare o di bere, e le è stato diagnosticato un cancro all’esofago. Poiché lo aveva bloccato, il medico le ha suggerito un intervento chirurgico immediato. Mia cognata pensava: “Sono un discepolo della Dafa. Tutte queste sono illusioni per mettere alla prova la mia fede nella Dafa. Non ho bisogno di un intervento chirurgico. Voglio solo andare a casa”. La sua famiglia ha però insistito che rimanesse in ospedale e ha cercato di organizzarle l’intervento chirurgico. Ha chiesto al Maestro di aiutarla. Poi ha avuto la pressione alta e l’herpes su tutta la bocca, che hanno causato il ritardo dell’intervento chirurgico. In sogno ha visto i suoi genitori, già defunti, che le hanno chiesto di andare con loro (di lasciare il mondo umano). “Non me ne andrò!”, gli ha risposto. “Sono un discepolo della Dafa. La mia missione è aiutare il Maestro a rettificare la Fa. Non ho ancora completato la mia missione, non posso andarmene”. “Se non vieni con noi”, gli hanno detto, “ti uccideremo”. Improvvisamente si è resa conto che si trattava di esseri malvagi travestiti da suoi genitori per ingannarla. Ha inviato pensieri retti e li ha distrutti immediatamente. Mia cognata ha insistito per tornare a casa e il dottore dopo due settimane ha acconsentito. Le hanno messo un sondino nello stomaco e le hanno consigliato, dopo che le sue condizioni fossero migliorate, di tornare per l’intervento chirurgico. La prima cosa che ha fatto a casa è stata studiare la Fa. Ha raccontato che, oltre ad assumere il cibo (attraverso il tubo), dormire e andare in bagno, trascorreva tutto il tempo a studiare la Fa, a fare gli esercizi e a inviare pensieri retti. Continuava anche a cercare dentro di sé le sue mancanze. Ha scoperto che questa tribolazione era dovuta ai suoi pensieri. Suo padre era morto a causa di un cancro all’esofago, e una volta aveva detto che, quando parlava con qualcuno della sua salute familiare, non voleva raccontare del cancro all’esofago. Son passati alcuni mesi e mia cognata è stata poi bene. Un giorno di marzo, per sbaglio, ha tirato fuori il tubo dallo stomaco mentre si cambiava i vestiti e ha capito subito che era ora di farlo. Ha bevuto un po’ di pasta sottile che aveva ingerito attraverso il tubo di alimentazione. Anche se ne ha vomitata un po’ una buona quantità è comunque entrata attraverso l’esofago. Mia cognata è sopravvissuta a questa prova pericolosa per la vita grazie alla sua forte fede nel Maestro e nella Dafa.

La fede vacilla quando ci si allontana dalla Dafa

Anche il signor Chen, 65 anni, ha iniziato a praticare la Falun Dafa prima del 1999. Negli ultimi anni però, quando il carico di lavoro nella sua fattoria aumentava, raramente faceva gli esercizi, studiava la Fa o inviava pensieri retti. Ha iniziato ad avere disturbi e tosse all’inizio del 2021. Dopo diversi mesi ha iniziato a tossire sangue. Era preoccupato e ha iniziato a inviare pensieri retti. Gli amici praticanti lo hanno esortato a studiare di più la Fa. Ha raccontato che, “Pur leggendola, non riusciva a capire il significato della Dafa”, la sua mente era completamente occupata dal suo disturbo e dai pensieri su come risolverlo. Più tardi la sua famiglia lo ha portato in ospedale. Poiché non era più collegato alla Dafa ha seguito i pensieri della gente comune e ha preso medicine e fatto iniezioni con la flebo, non trattando più sé stesso come un coltivatore.

Non perdere mai la fede nella Fa

Anche la zia Yang, quasi 90 anni, praticava la Dafa prima del 1999. Poiché era analfabeta altri praticanti le leggevano la Fa. Per fare gli esercizi ha offerto di usare la sua casa. I praticanti si riunivano quindi lì per esercitarsi al mattino e per studiare la Fa la sera. La sua casa era perfino diventata un tempio solenne e dignitoso. Tuttavia nel 1999, dopo che il PCC ha iniziato a perseguitare la Falun Dafa, ha smesso di usare la sua abitazione. Alcuni anni fa ha avuto sintomi simili a ictus, poi si è seduta su una sedia tutto il giorno dopo. Lo scorso inverno è caduta dalla sedia e si è fatta un grosso bernoccolo in testa. Quando suo figlio l’ha portata a letto ha sospirato: “Non è facile vivere. Il Maestro non si prende più cura di me!” Subito dopo averlo detto ha visto una luce brillante di fronte a lei e le è apparso il Maestro, che le ha detto che si era preso cura di lei tutto il tempo. Il bernoccolo sulla sua testa è scomparso la mattina dopo.

Conclusioni

Alcuni praticanti della Dafa, specialmente alcuni praticanti anziani, non avevano una solida comprensione della Fa; quando si sono imbattuti in “malattie” non sapevano come guardarsi dentro o come migliorare attraverso lo studio della Fa. Hanno perciò trovato scuse o si sono lamentati e alcuni hanno persino smesso di coltivare. Non è la mentalità giusta. Eliminiamo i pensieri della gente comune e studiamo la Fa e facciamo gli esercizi! Se manteniamo i nostri cuori sulla Dafa, il Maestro si prenderà cura di noi. Si è sempre preso cura di noi. Nota dell’editore: Questo articolo rappresenta soltanto l’attuale comprensione dell’autore destinata alla condivisione tra i praticanti, in modo da permetterci di seguire le parole del Maestro: “confrontatevi nello studio e nella coltivazione.” (“Coltivazione salda”,Hong Yin)