(Minghui.org)

Nome: Yong Fang

Nome cinese: 雍芳

Genere: Femmina

Età: 65

Città: Anshan

Provincia: Liaoning

Occupazione: Contabile

Data di morte: 19 febbraio 2022

Data dell'ultimo arresto: 25 ottobre 2012

Luogo di detenzione più recente: Carcere femminile della provincia del Liaoning

Quando la signora Yong Fang residente ad Anshan, nella provincia del Liaoning, dopo aver scontato nove anni per aver praticato il Falun Gong, è stata rilasciata il 25 ottobre dell’anno scorso, era così debole da non riuscire a farsi una doccia da sola. Suo figlio faticava a prendersi cura di lei e del padre costretto a letto. Poco dopo averla rilasciata, le autorità le hanno sospeso la pensione e ordinato di restituire i 60.000 yuan (circa 8.500 euro) di stipendio che aveva ricevuto anni prima mentre era incarcerata, per la sua fede, in un campo di lavori forzati.

La serie di prove ha causato un ulteriore declino della sua salute. La donna, sessantacinquenne, è deceduta il 19 febbraio scorso, quattro mesi dopo il suo rilascio.

Signora Yong Fang

Dopo che, nel 1999, il regime comunista cinese ha ordinato la persecuzione del Falun Gong, Yong è stata ripetutamente arrestata e detenuta per aver sostenuto la sua fede. Nel 2000 è stata condannata al carcere e nel luglio 2004 ha scontato una pena di un anno nel campo di lavoro forzato di Masanjia. Dopo il suo ultimo arresto, nel 2012, è stata condannata a nove anni di carcere. La sorella minore, arrestata insieme a lei, è morta poco dopo.

L'ultimo arresto delle sorelle Yong

Il 25 ottobre 2012 la signora Yong e la sorella Yong Fangzhi si sono recate presso il tribunale di Tiedong per assistere all'udienza di cinque praticanti: Sun Liqing, Liu Xuyan, Lu Qiuying, Jiao Guimei e Liu Genxiu.

Alle 10:40 diverse auto della polizia sono arrivate e gli agenti hanno arrestato oltre quaranta persone in attesa fuori dal tribunale, tra cui le sorelle Yong.

Gli agenti della stazione di polizia di Duilu hanno saccheggiato le case delle sorelle e hanno confiscato i loro libri sul Falun Gong, alcuni contanti e altri effetti personali. Anche il marito e il figlio di Yong Fang sono stati arrestati, ma rilasciati in serata, insieme a Yong Fangzhi.

Yong Fang è stata trattenuta in custodia. Nonostante la pressione sanguigna estremamente alta, è stata ricoverata nel centro di detenzione femminile di Anshan.

La giovane Yong terrorizzata dall’arresto, al ritorno a casa non riusciva né a mangiare né a dormire. Un altro colpo le è stato inferto quando, qualche giorno dopo, la polizia ha informato la famiglia che la sorella era stata portata in ospedale per essere rianimata. Preoccupata per lei, la sua salute è rapidamente peggiorata, ed è morta due mesi dopo, il 14 dicembre 2012. Aveva cinquantaquattro anni.

Signora Yong Fangzhi

Condannata a nove anni

Il 28 febbraio 2013, in un'aula di giustizia improvvisata del Centro di detenzione femminile della città di Anshan, Yong Fang è stata processata dal tribunale del distretto di Tiedong e condannata a nove anni.

Dopo due tentativi falliti di portarla in prigione, le guardie del centro di detenzione hanno ingannato la donna dicendo che l’avrebbero rilasciata con la condizionale e le hanno chiesto di scendere per firmare i documenti. Quando l’ha fatto le guardie l’hanno portata in macchina e condotta al carcere femminile della provincia del Liaoning.

Poiché le guardie del centro di detenzione non hanno permesso a Yong di portare con sé vestiti o beni di prima necessità, non aveva abiti di ricambio e, in prigione, veniva costretta a indossare abiti bagnati non appena lavati. Poiché si rifiutava di rinunciare al Falun Gong, il detenuto Guo Shumei, incaricato di sorvegliarla, la maltrattava spesso verbalmente. Yong ha fatto uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione ed è stata alimentata forzatamente.

Illustrazione della tortura: Alimentazione forzata

Yong era sul punto di morire nell'11° reparto del carcere. Il 13 luglio 2015 ha avuto un ictus ed è stata rianimata. Il medico ha emesso uno stato di condizioni critiche per lei. Quando la sua famiglia si è precipitata in ospedale per visitarla, la donna era in coma, ma era ancora incatenata al letto. Sebbene la direzione del carcere abbia negato alla famiglia la richiesta di libertà condizionata, l’ha costretta a pagare 6.000 yuan (circa 850 euro) per le spese mediche.

Una morte tragica

Con i capelli completamente grigi e la carnagione pallida, Yong è stata rilasciata dalla prigione il 25 ottobre dell’anno scorso. Era così debole da non avere la forza di farsi la doccia da sola. Parlava con una voce flebile e anche le sue gambe erano deboli.

Preoccupato per le sue condizioni, il marito ha avuto un ictus mentre lei era ancora in carcere, è diventato disabile e non riusciva a parlare. Dopo il rilascio della donna il figlio, un uomo single di quarant’anni che non si è sposato a causa delle persecuzioni, è rimasto a casa per prendersi cura di loro. Tutta la famiglia faceva affidamento sulla pensione del marito di Yong per tirare avanti.

Nonostante l’enorme onere finanziario che la famiglia stava affrontando, il figlio di Yong l’ha portata in ospedale per alcune cure ma, poiché le sue condizioni non miglioravano, è tornata a casa.

Yong lavorava in un negozio come contabile. Poco dopo il suo rilascio le autorità hanno sospeso la sua pensione e le hanno chiesto la restituzione del salario di 60.000 yuan ricevuto durante il precedente periodo di lavoro forzato.

A metà febbraio scorso Yong ha improvvisamente accusato problemi di minzione. Ha avuto un'insufficienza cardiaca ed è entrata in coma. È deceduta il 19 febbraio.

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