(Minghui.org) Il libro “Proof of Heaven: A Neurosurgeon’s Journey into the Afterlife (Una prova del paradiso: il viaggio di un neurochirurgo nell’aldilà)”, del neurochirurgo americano Eben Alexander, pubblicato nel 2012, descrive il suo racconto in prima persona di un’esperienza di pre-morte vissuta mentre combatteva la meningite. “La mia esperienza mi ha mostrato che la morte del corpo e del cervello non rappresentano la fine della coscienza e che l’esperienza umana continua nell’oltretomba”, ha scritto. La sua storia è stata riportata anche da Newsweek nel numero di ottobre 2012 dal titolo “Il paradiso è reale” in copertina. “Il nostro sé spirituale eterno è più reale di qualsiasi cosa percepiamo in questo regno fisico e ha una connessione divina con l’amore infinito del Creatore”. Oltre la scienza moderna Anche altri scienziati hanno confermato esperienze di pre-morte. Nel 2008 è iniziato uno studio su larga scala condotto su 2.060 pazienti in 15 ospedali nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Austria. I risultati sono stati pubblicati nel 2014 sulla rivista di rianimazione dal titolo “consapevolezza durante la rianimazione: Uno studio prospettico”. “I temi relativi all’esperienza della morte appaiono molto più ampi di quanto è stato compreso finora, o di ciò che è stato descritto come le cosiddette esperienze di pre-morte”, ha scritto Sam Parnia della State University di New York a Stony Brook. Molti pazienti hanno visto un tunnel o una luce. The Weekly World News ha pubblicato un articolo nel febbraio 1994 sulle immagini ottenute dal telescopio spaziale Hubble nel dicembre 1993. Quando l’obiettivo gigante si è concentrato su un ammasso stellare ai margini dell’universo, una vasta città bianca è stata trovata fluttuante nell’oscurità dello spazio. L’autrice e ricercatrice Marcia Masson l’ha definita una fotografia del paradiso. “Perché la vita come la conosciamo non potrebbe esistere in uno spazio ghiacciato e senz’aria”, ha spiegato. “Eccola, questa è la prova che stavamo aspettando”. Storie simili possono essere trovate altrove. In un articolo del maggio 2019 la BBC ha riportato un progetto ambizioso in Unione Sovietica. “Questo è il Kola Superdeep Borehole, il buco artificiale più profondo sulla Terra e il punto artificiale più profondo della Terra. La costruzione profonda 40.230 piedi (12,2 km) è così profonda che la gente del posto giura di poter udire le urla delle anime torturate all’inferno”, si legge nell’articolo intitolato “Durante la guerra fredda gli Stati Uniti e i sovietici hanno entrambi creato progetti ambiziosi per perforare più a fondo possibile”. Molte persone credono che sia un ingresso per l’inferno. Vita terrena transitoria Nell’antica Cina si credeva che le persone fossero osservate da vicino dal divino. Un esempio è stato documentato da Shen Jiji durante la dinastia Tang, in Zhen Zhong Ji (Il mondo dentro un cuscino). Un povero studioso di nome Lu Sheng incontrò un taoista in un albergo. Chiacchierarono per un po’ ma Lu era stanco. Il taoista gli diede un cuscino per fare un pisolino mentre il proprietario dell’albergo gli cucinava del riso. Lu fece poi un sogno in cui sposava una ragazza della prestigiosa famiglia Cui. Divenne funzionario e, dopo diverse promozioni, fu nominato cancelliere. Tuttavia, altri funzionari lo incastrarono e lo abbandonarono e quasi perse la vita. In seguito, l’Imperatore lo nominò ancora una volta ad un’alta carica ufficiale con ricchezza senza pari. Inoltre, aveva cinque figli, tutti di successo, ed era molto rispettato in tutto il Paese. Aveva 80 anni quando è morto. Lu si svegliò mentre il proprietario dell’albergo stava ancora cucinando il riso e disse: “Sembra che la vita sia proprio come un sogno. Giusto?” “La felicità umana è tutta così”, rispose il taoista. Questo è proprio vero. Una persona può lottare per la fama e guadagnare tutta la vita, ma molto spesso finisce per essere delusa perché qualcun altro sembra sempre avere una vita migliore. Dopo la morte però, tutti rimangono a mani vuote. Vedendo tutto questo molte persone si concentrano sull’illuminazione spirituale. Cioè migliorando costantemente il nostro carattere mentre lasciamo andare le attività terrene, possiamo tornare alla nostra casa celeste, quella da dove veniamo.
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