(Minghui.org) Sono una praticante della Falun Dafa di 72 anni che vive in una fattoria nella provincia del Sichuan. Prima di iniziare a praticare la Falun Dafa lottavo contro un grave problema allo stomaco e un infarto cerebrale. Spesso avevo forti mal di testa ed ero incapace di mantenere l’equilibrio mentre camminavo.

Un giorno del 1998 ho ricevuto un volantino sulla Falun Dafa a una fiera comunitaria. Ne ho sentito parlare bene e, anche perché era gratuito, mi sono interessata. Miracolosamente, dopo aver letto l’introduzione sulla Falun Dafa, mi sono sentita bene e il gonfiore allo stomaco è scomparso.

Un amico praticante mi ha dato una copia dello Zhuan Falun, il testo principale della Falun Dafa e non molto tempo dopo tutti i miei disturbi sono scomparsi. Mi sentivo molto leggera mentre camminavo, come se potessi decollare e librarmi in aria.

Ho una cognata che aveva una forte personalità. Ha sempre voluto che la aiutassi a fare i lavori pesanti a casa. Ho fatto molto per lei in passato, ma quando sono cresciuta ho gradualmente smesso di aiutarla e lei è diventata sempre più scontenta.

Un giorno nel 1999, mentre stavo lavorando nella fattoria della nostra famiglia con mio marito, ho sentito mia cognata imprecare contro di me nel suo campo vicino.

Mi sono ricordata che ora pratico la Falun Dafa e che vivo secondo i principi di Verità, Compassione, Tolleranza. Ho controllato il mio temperamento e non ci ho litigato.

A volte, quando mia cognata aveva una brutta giornata, lanciava sassi alla nostra finestra. Ho sopportato tutto e ho comunque fatto del mio meglio per trattarla bene.

Un giorno del 2002 sono andata nel campo a piedi nudi per raccogliere le piantine del raccolto. Prima di entrare ho notato che c’erano dei vetri rotti per terra. Un’altra volta avevo visto degli aghi usati. Per fortuna li ho sempre notati e non mi sono mai fatta male. Dato che avevo un buon rapporto con i compaesani sospettavo che fosse stata mia cognata, ma non le ho mai portato rancore.

Col passare del tempo mia cognata si è risentita anche verso mio marito. Ad aprile 2018, in una riunione del villaggio, lo ha insultato pesantemente. Molte persone hanno cercato di fermarla, ma senza successo.

Non volendo discutere con lei, mio marito se né andato e lei lo ha inseguito fino a casa nostra.

Entrando ha detto ad alta voce: “Rivoglio il mio albero”. Si è scoperto che voleva un nostro albero, che sosteneva essere suo. Mio marito ed io abbiamo deciso di darglielo. Ha tagliato l’albero e l’ha fatto a pezzi per lei, in modo che potesse usarlo come legna da ardere.

La nostra pazienza alla fine l’ha toccata. Da quel momento in poi è diventata amichevole con noi e abbiamo anche pranzato insieme in famiglia.