(Minghui.org) Lo scorso sabato 2 luglio una serie di forti terremoti si è verificata nel sud dell'Iran. Il secondo ha raggiunto magnitudo 6.0 della scala Richter, uccidendo almeno cinque persone.

Il 3 luglio il più grande ghiacciaio delle Alpi italiane è crollato e ha innescato una valanga, che ha provocato la morte di almeno sette persone e il ferimento di altre otto. Due giorni dopo l'incidente tredici alpinisti risultavano ancora dispersi.

Per nove giorni consecutivi, a partire dal 3 luglio, nel centro di Tokyo, in Giappone, è stata registrata una temperatura superiore ai 35ºC, il record più lungo di elevata condizione termica dall'inizio delle osservazioni nel 1875. Diciassette persone sono decedute per sospetto colpo di calore.

Cinque morti e quarantanove feriti in una serie di forti terremoti nel sud dell'Iran

Sabato 2 luglio, secondo quanto riportato dalla Central News Agency, una serie di forti terremoti ha colpito l'Iran meridionale, causando la morte di almeno cinque persone, il ferimento di altre quarantanove e il danneggiamento di numerosi edifici.

Secondo l'US Geological Survey, il 2 luglio, si è verificato un terremoto di magnitudo 6.0 della scala Richter, a ovest di Abbas, città portuale e capoluogo della provincia dell'Hormozgan, in Iran.

(Pagina web USGS usgs.gov)

Il Servizio geologico degli Stati Uniti (USGS) ha dichiarato che quel giorno si sono verificati due terremoti di magnitudo 6.0, che hanno colpito la zona ovest di Bandar Abbas, capitale della provincia iraniana dell'Hormozgan e città portuale con più di mezzo milione di abitanti. L'epicentro è stato registrato ad una profondità di 10 chilometri.

Il governatore dell'Hormozgan, Mehdi Dousti, ha dichiarato che cinque persone sono rimaste vittime del terremoto e che la maggior parte dei danni agli edifici si è verificata a Sayeh Khosh, un villaggio vicino all'epicentro.

Le riprese televisive hanno mostrato le case, rase al suolo, del villaggio di Sayeh Khosh, le macerie che ricoprivano le strade e le interruzioni di corrente elettrica. Si dice che nel villaggio vivano circa 300 persone. Abbas ha una popolazione di oltre 500.000 abitanti.

Crollo di un ghiacciaio sulle montagne italiane: sette morti e otto feriti

Il 3 luglio il crollo del più grande ghiacciaio delle Alpi italiane ha innescato una valanga

Lo scorso 3 luglio il più grande ghiacciaio delle Alpi italiane è crollato, innescando una valanga che ha ucciso almeno sette persone e ne ha ferite altre otto.

Agence France-Presse ha riferito che il crollo del ghiacciaio è avvenuto sulla Marmolada, la vetta più alta delle Dolomiti italiane. Le autorità hanno dichiarato che non è chiaro quanti scalatori siano rimasti travolti nel crollo del ghiacciaio.

Il giorno prima del disastro la vetta del ghiacciaio ha registrato una temperatura record di 10ºC.

"Una valanga di neve, ghiaccio e roccia ha colpito un sentiero di accesso, mentre erano presenti diverse cordate, alcune delle quali sono state travolte", ha dichiarato all'AFP, Michela Canova, portavoce dei servizi di emergenza. Inoltre, ha affermato che sei persone sono rimaste uccise e otto sono rimaste ferite. Dopo la sua intervista è stata confermata la morte di un'altra persona. "Il numero totale di scalatori coinvolti non è stato ancora comunicato", ha aggiunto.

Il soccorso alpino ha dichiarato che, al momento dell'incidente, è crollato un enorme blocco di ghiaccio nei pressi di Punta Rocca, sulla Marmolada. Da qui gli escursionisti e gli scalatori sono soliti raggiungere la vetta.

Due giorni dopo l'incidente tredici alpinisti risultavano ancora dispersi.

Anche se siamo solo all'inizio dell'estate, l'ondata di calore è già in atto in gran parte dell'Italia. Il fiume Po, che alimenta l'irrigazione di circa un terzo della produzione agricola del Paese, sta soffrendo la peggiore siccità degli ultimi settant'anni.

L'ondata di calore di nove giorni, a Tokyo, stabilisce un nuovo record dal 1875

La Central News Agency ha riferito che lo scorso 3 luglio, nel centro di Tokyo, in Giappone, è stata registrata una temperatura di 35,3ºC. Il caldo torrido si è verificato per nove giorni consecutivi, stabilendo il record più lungo, dall'inizio delle osservazioni, nel 1875.

In Giappone, la temperatura superiore a 30ºC viene chiamata "vero giorno d'estate", mentre la temperatura superiore a 35ºC è chiamata "giorno d'estate torrido".

In molte località del Giappone occidentale e orientale la temperatura ha superato i 40ºC. Nella città di Kiryu, situata nella prefettura di Gunma, il 1° luglio la temperatura ha raggiunto i 40,4ºC, stabilendo il record di temperatura più alta dell'anno. Quel giorno, nel centro di Tokyo, sono stati osservati 37ºC .

Il 25 giugno ha segnato il primo record di "giornata estiva torrida" nella storia delle osservazioni nel centro di Tokyo e le giornate estive torride sono durate fino al 3 luglio, per un totale di nove giorni consecutivi. L'episodio ha battuto il record di otto giorni, già stabilito dal 31 luglio 2015 al 7 agosto 2015.

Secondo le statistiche ufficiali preliminari, a Tokyo un totale di 1.517 persone sono state inviate in ospedale per sospetto colpo di calore, e 17 di loro sono decedute entro il 2 luglio, toccando un nuovo massimo a giugno, in dieci anni. I funzionari hanno invitato la popolazione ad adottare misure adeguate, per prevenire i colpi di calore.