(Minghui.org) Lo scorso 22 giugno un terremoto di magnitudo 6.1 della scala Richter ha colpito Khost, una città nel sud-est dell'Afghanistan. Il 24 giugno, il bilancio aveva raggiunto le 1100 vittime e continuava ad aumentare. Almeno altre 1650 persone sono rimaste ferite nel disastro.

Una tempesta monsonica ha colpito il Bangladesh e l'India, uccidendo almeno 59 persone in entrambi i Paesi e causando inondazioni catastrofiche, che hanno bloccato milioni di persone.

Il terremoto più letale in Afghanistan degli ultimi due decenni

Secondo i dati del Servizio geologico degli Stati Uniti (USGS), il terremoto in Afghanistan si è verificato all'1:24 del 22 giugno. L'epicentro è stato calcolato a circa 44 chilometri (27 miglia) dalla città orientale di Khost, ad una profondità di 10 chilometri (6,2 miglia). Gravi disastri sono stati segnalati anche nella provincia di Bakdika, nella zona orientale del Paese.

I funzionari delle Nazioni Unite hanno dichiarato che quasi 2000 abitazioni potrebbero essere state distrutte. La mancanza di attrezzature pesanti ha costretto i soccorritori a scavare sotto le macerie a mani nude.

Il forte terremoto ha provocato il crollo di stazioni base per cellulari e linee elettriche. Cadute di massi e colate di fango hanno bloccato le strade di montagna.

Un terremoto di magnitudo 6,1 ha colpito l'Afghanistan il 22 giugno (foto Internet)

Secondo l'Associated Press, è stato il terremoto più letale degli ultimi due decenni, verificatosi in Afghanistan.

Il Centro sismologico europeo-mediterraneo (EMSC) ha confermato che il sisma è stato avvertito, per oltre 500 chilometri (310 miglia), da 119 milioni di persone in Afghanistan, Pakistan e India.

Il terremoto ha coinciso con le forti piogge monsoniche nella regione, rendendo particolarmente vulnerabili le tradizionali case di fango. Inoltre, secondo un esperto afghano di gestione delle acque, il sisma si è verificato di notte e la bassa profondità di 10 chilometri dall'epicentro ha causato un maggior numero di vittime.

Inondazioni in Bangladesh e India, almeno 59 morti

Una tempesta monsonica ha colpito il Bangladesh e l'India, uccidendo almeno 59 persone nei due Paesi e causando inondazioni catastrofiche che hanno bloccato milioni di persone nelle loro case.

Le inondazioni sono una minaccia ricorrente nelle zone basse del Bangladesh. Le piogge torrenziali sono continuate per una settimana fino al 20 giugno, inondando ampie zone della parte nord-orientale del Paese. I militari hanno evacuato i residenti.

Nel giro di poche ore, il fiume ha improvvisamente rotto gli argini, inondando un intero villaggio. Le scuole sono state trasformate in rifugi, per ospitare gli abitanti rimasti senza casa.

Secondo la polizia del Bangladesh, i fulmini causati dalla tempesta hanno ucciso almeno ventuno persone nel Paese, tra cui tre bambini, nella città di Nandail, di età compresa tra i dodici ed i quattordici anni. Quattro persone sono rimaste vittime di una frana che ha colpito una casa, su una collina della città portuale di Chittagong.

Dal 16 giugno sono state almeno 16 le vittime, nel remoto Meghalaya, ha scritto su Twitter il capo ministro dello Stato, Conrad Sangma, a seguito di frane e fiumi in piena che hanno sommerso le strade.

Oltre 2,6 milioni di persone sono state colpite dalle inondazioni nella vicina provincia di Assam, dove ha piovuto per cinque giorni consecutivi.

L'unità di soccorso per i disastri ha riferito che 18 persone sono decedute nella provincia di Assam a causa di inondazioni o frane, dal 16 giugno, e quasi 7500 persone sono state salvate nel pomeriggio del 18 giugno.

La California colpita dalla peggiore siccità degli ultimi 128 anni

Quest'anno la siccità in California è stata la peggiore mai registrata degli ultimi 128 anni, secondo un aggiornamento del National Integrated Drought Information System (NIDIS), del 14 giugno. Attualmente, per far fronte alla siccità, le amministrazioni comunali hanno iniziato a imporre severe restrizioni sull'uso dell'acqua. A marzo, il governatore della California, Gavin Newsom, ha emesso un ordine esecutivo di ampia portata, che invitava il California State Water Resources Control Board (SWRCB) a prendere in considerazione l'approvazione di regolamenti d'emergenza per migliorare la conservazione dell'acqua, tra cui l'obbligo per i fornitori di acqua nelle città di attivare i loro piani di emergenza locali per la siccità di "livello 2" e il divieto di innaffiare i prati decorativi, nelle aziende e nelle proprietà pubbliche, ecc.

Il 24 maggio la SWRCB ha approvato il "Regolamento di emergenza per la conservazione dell'acqua". Anche il piano di riduzione dell'uso dell'acqua di "Livello 2" è entrato in vigore in diverse città.