(Minghui.org) I praticanti della Falun Dafa in Croazia hanno tenuto la prima Conferenza di Condivisione delle Esperienze di Coltivazione della Falun Dafa nella capitale, Zagabria, il 19 giugno 2022. Dodici praticanti hanno parlato delle proprie esperienze, compresi i praticanti veterani che hanno praticato la Falun Dafa per quasi 20 anni e i nuovi praticanti che hanno iniziato a praticare solo un anno fa. Hanno parlato del guardarsi dento, del liberarsi degli attaccamenti e dell’impegno di salvare gli esseri senzienti.

La sala conferenza

I praticanti condividono le loro esperienze

Chiarire la verità ai medici

Liliana ha raccontato che nel suo posto di lavoro ci sono molti medici e di come ha parlato loro del crimine promosso dallo Partito Comunista Cinese (PCC) quale il “prelievo forzato degli organi dai praticanti della Falun Dafa quando sono ancora vivi”. Ha chiesto loro di firmare una petizione per fermare le atrocità del PCC. Era la prima volta che molti di loro sentivano parlare del prelievo forzato di organi in Cina. Dopo averlo saputo, volevano maggiori informazioni, così Liliana ha parlato loro della Falun Dafa.

Una professoressa di anatomia presso la quale Liliana lavora è anche un membro croato del Parlamento europeo. Liliana l’ha contattata e ha fissato un appuntamento per discutere dei crimini del prelievo di organi in Cina. La professoressa era ansiosa di saperne di più. Come professoressa di anatomia, sapeva bene che ottenere organi è molto difficile. Era molto grata a Liliana per le informazioni.

Alcuni medici sono rimasti scioccati dal prelievo di organi vivi quando hanno visto i volantini e le petizioni per fermare questa atrocità. Hanno chiesto altri volantini da distribuire ai colleghi. Un chirurgo che ha preso un opuscolo si è detto sorpreso di quanto poco ne sapesse. Ha firmato la petizione che ne chiedeva la fine e ha detto che avrebbe guardato il documentario “Hard to Believe”. I medici sono stati invitati a una proiezione del film organizzata dai praticanti locali della Falun Dafa.

Liliana ha anche avuto l’opportunità di entrare in contatto con un vicesindaco, anch’egli medico. Ha accettato il volantino e ha detto che avrebbe condiviso le informazioni con il personale dell’amministrazione della città.

Liliana ha anche parlato dei benefici per la salute derivanti dalla pratica della Falun Dafa. In precedenza, le era stato diagnosticato un disturbo ginecologico, ma dopo aver iniziato a praticare, gli esami hanno mostrato che il disturbo era scomparso.

Il potere della cooperazione

Dejan, dalla Serbia, ha condiviso la sua esperienza di aiuto per la sicurezza e altre responsabilità durante gli spettacoli di Shen Yun in tre città europee. Ha spiegato che non è stato il fatto che i praticanti locali abbiano aiutato Shen Yun, ma che Shen Yun li ha aiutati e ha dato loro l’opportunità di salvare le persone.

Dejan ha anche detto che i praticanti che partecipano alle attività di chiarimento della verità non dovrebbero porre troppa enfasi sull’importanza dei propri compiti e ruoli, perché “nella Falun Dafa non c’è distinzione tra alto e basso. Un compito può sembrare banale in questa dimensione, ma in altre dimensioni può essere scintillante e sconvolgente”.

Si è anche reso conto che se i praticanti che partecipano a un progetto insieme non cooperano incondizionatamente, ciò può avere un impatto negativo sulla salvezza degli esseri senzienti.

Presentare la Dafa in un’università

Irma lavora in un’università dove i praticanti hanno organizzato un Club della Falun Dafa, fornendo agli studenti l’opportunità di conoscerla meglio.

Durante la pandemia, la maggior parte delle università ha tenuto le lezioni online. Anche tutti gli eventi di accoglienza agli studenti all’inizio di ogni semestre sono stati spostati online, così i praticanti hanno potuto presentare la Falun Dafa solo online. Dopo che lo scorso semestre l’università ha ripreso le normali attività, i praticanti hanno potuto finalmente partecipare all’evento di benvenuto nel campus.

Secondo Irma è importante che le persone vedano il Club Falun Dafa all’università, perché è una buona opportunità per tutti e specialmente per gli studenti internazionali provenienti dalla Cina, di vedere che la Falun Dafa è buona e popolare in tutto il mondo. Le persone al di fuori della Cina possono praticarla liberamente. Le regolari attività del club sono anche un buon ambiente di coltivazione per tutti i partecipanti, perché offrono l’opportunità di cooperare e migliorare la propria xinxing.

Dopo la conferenza, molti partecipanti hanno detto di aver trovato le proprie carenze ascoltando gli altri. Hanno sentito che le esperienze degli altri li hanno aiutati a comprendere i propri attaccamenti, il che li aiuterà a chiarire più diligentemente la verità e a salvare gli esseri senzienti.

Contesto: cos’è la Falun Dafa e perché il PCC la perseguita?

La Falun Dafa (nota anche come Falun Gong) è stata introdotta per la prima volta al pubblico dal Sig. Li Hongzhi a Changchun, in Cina, nel 1992. Questa disciplina spirituale è oggi praticata in oltre 100 Paesi e regioni del mondo. Milioni di persone che hanno abbracciato gli insegnamenti, basati sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza e hanno imparato i cinque esercizi, hanno sperimentato un miglioramento della propria salute e benessere.

Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), ha percepito la crescente popolarità della disciplina spirituale come una minaccia all’ideologia atea del PCC e il 20 luglio 1999 ha emesso un ordine per vietare la pratica.

Sotto la direzione personale di Jiang, il PCC ha istituito l’Ufficio 610, un’organizzazione extralegale con il potere di scavalcare i sistemi giudiziari e di polizia, la cui unica funzione è quella di portare avanti la persecuzione della Falun Dafa.

Minghui.org ha confermato la morte di migliaia di praticanti a causa della persecuzione negli ultimi 23 anni; tuttavia, a causa delle difficoltà ad ottenere informazioni dalla Cina, si ritiene che il numero reale sia molto più alto. Molti altri sono stati imprigionati e torturati per la loro fede.

Esistono prove concrete del fatto che il PCC perpetra il prelievo di organi dai praticanti detenuti, che vengono uccisi per rifornire l’industria dei trapianti di organi.