(Minghui.org) Il 14 luglio 2022 i praticanti del Falun Gong hanno tenuto una manifestazione pacifica fuori dall'ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani a Ginevra, Svizzera, per chiedere alla comunità internazionale e al governo svizzero di aiutare fermare la persecuzione di questa antica disciplina spirituale da parte del Partito Comunista Cinese (PCC).

I praticanti del Falun Gong della Svizzera hanno tenuto una manifestazione per chiedere la fine della persecuzione che perdura 23 anni in Cina

Nonostante il caldo, hanno partecipato personalmente all'evento tre membri del Canton Ginevra e un ex membro dell'Assemblea federale (ora consigliere comunale). Altri undici membri dell'assemblea federale, dell'assemblea cantonale e dell'ACAT-Suisse (un'organizzazione cristiana che si occupa di diffondere in tutto il mondo la consapevolezza della tortura e della pena di morte), hanno invece inviato lettere di sostegno prima dell'evento.

È nostra responsabilità sostenere i praticanti del Falun Gong”

Patrick Dimier, membro del Gran Consiglio del Canton Ginevra, ha espresso rammarico per il fatto che dopo 23 anni la persecuzione continua e il male è ancora sfrontato. “La persecuzione colpisce prima di tutto chi vuole portare agli altri bellezza, pace e amore, cose non più accettabili. Ma ciò che è ancora più inaccettabile è quanti dei Paesi che si dichiarano democratici tacciono davanti all'atrocità”, ha affermato. “Apprezzo il Falun Gong per il semplice motivo che è una pratica pacifica e promuove l'amore e il rispetto per gli altri. Finché ci rispettiamo e ci amiamo, le differenze che ci sono tra noi non sono nulla!”.

Patrick Dimier, membro del Gran Consiglio del Canton Ginevra

Dimier ha affermato che sostenere i praticanti del Falun Gong è “nostra responsabilità come svizzeri, nostra responsabilità come persone che sostengono la democrazia e nostra responsabilità come rappresentanti governativi di Ginevra, la capitale mondiale della pace”. Ha ringraziato i praticanti per la loro tenacia negli anni e ha detto in cinese: “Falun Dafa hao! (La Falun Dafa è buona!)”.

Dobbiamo chiedere alle autorità di fare tutto il possibile per fermare la persecuzione”

Yannick Maury, membro del Gran Consiglio del Canton Vaud, ha osservato: “I diritti umani sono universali. In quanto cittadini titolari di diritti, dobbiamo sostenere moralmente le nostre sorelle e i nostri fratelli in ogni angolo del globo. Dobbiamo sostenere pienamente i praticanti del Falun Gong, che da 23 anni vengono perseguitati dalle autorità comuniste cinesi in maniera spregevole e inaccettabile”.

Yannick Maury, membro del Gran Consiglio del Canton Vaud

Maury ha aggiunto: “Dobbiamo chiedere alle autorità federali e cantonali svizzere di fare tutto ciò che è in loro potere per fare in modo che la Cina cessi questa persecuzione e smetta di prelevare gli organi dei praticanti del Falun Gong. I praticanti del Falun Gong vogliono semplicemente vivere il loro vite seguendo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza, che sono gli stessi valori fondamentali delle nostre istituzioni democratiche e della Svizzera”. A concluso dicendo: “Vi incoraggiamo a parlare apertamente e a rendere tutti consapevoli di questa feroce persecuzione, nonché a utilizzare tutti i canali e le strade possibili per collaborare con i funzionari governativi svizzeri per fermare la persecuzione e il turismo dei trapianti, che purtroppo rende complici di questi crimini i pazienti che ricevono gli organi. Tutto questo è per il bene dei praticanti del Falun Gong, per il bene delle vittime del governo comunista cinese e per il bene dei diritti umani!”.

Non tollereremo questa persecuzione crudele e umiliante”

Emmanuel Deonna, membro del Gran Consiglio del Canton Ginevra, ha dichiarato: “I diritti umani sono universali, indivisibili e non possono essere negati. Siamo qui davanti all'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, nella città dei diritti umani, capitale internazionale dei diritti umani che è sede di numerose organizzazioni internazionali governative e non governative. Teniamo nei nostri pensieri tutti i nostri amici cinesi perseguitati, i praticanti della Falun Dafa, gli uiguri e i tibetani, che sono perseguitati dal Partito Comunista Cinese”.

Emmanuel Deonna, membro del Gran Consiglio del Canton Ginevra

Ha aggiunto: “Come cittadini del mondo consapevoli dell'importanza dei diritti umani, non tollereremo questa persecuzione crudele e umiliante. Continueremo a combattere senza sosta per denunciarli! I praticanti della Falun Dafa cercano ogni giorno di creare un mondo migliore diffondendo la loro fede in Verità, Compassione e Tolleranza. Vi ringrazio e vi incoraggio a continuare questa lotta essenziale e importante”.

La resistenza deve continuare e persistere”

Luc Barthassat, ex membro dell'Assemblea federale svizzera, ex membro del Consiglio cantonale di Ginevra e attuale consigliere comunale di Ginevra, ha affermato: “Oggi non dobbiamo solo sostenerci a vicenda, ma anche non dimenticare di tenere duro e ricordare di farlo al nostro governo, sin dal livello municipale e in particolare quello di Ginevra, che si definisce una città cosmopolita e svolge il ruolo di finestra internazionale. Ginevra è una città in cui sono presenti tutte le principali istituzioni e noi dovremmo andare a bussare alle loro porte, e se nessuno ci risponde, potremmo dover bussare un po' più forte”.

Luc Barthassat, ex membro dell'Assemblea federale svizzera

“Oggi è il giorno in cui ricorre l'inizio dei 23 anni di persecuzione e la resistenza deve continuare e persistere”, ha detto Balthasar: “Rimaniamo fiduciosi, restiamo risoluti, bussiamo a tutte le porte possibili e inimmaginabili e ricordiamo che la cosa più importante è cercare risposte ai problemi”. Dopo i discorsi dei funzionari, i praticanti hanno letto le lettere di sostegno. Nella sua lettera, il membro del Senato dell'Assemblea Federale Carlo Sommaruga, ha affermato: “È importante agire per difendere la libertà di parola e di credo in Cina e allo stesso tempo dobbiamo resistere alla repressione e alle pratiche e alle azioni spregevoli del PCC contro i praticanti del Falun Gong e altri gruppi etnici o religiosi”. Christian Dandrès, membro del Parlamento, ha scritto: “Il regime cinese ha attuato un'incredibile repressione e violenza contro tutte le persone che ha ritenuto potessero minacciare od opporsi alla sua dittatura. È un obbligo fondamentale sostenervi e opporsi a questa spregevole persecuzione. Questo significa sostenere i diritti umani in Cina e la democrazia, ed è anche correlato al fatto che possiamo godere della pace e della dignità umana in altre parti del mondo”. Youniss Mussa, membro dell'Assemblea di Stato di Ginevra, ha scritto: “Vorrei esprimere il mio pieno sostegno e la mia piena ammirazione per il coraggio che avete dimostrato nella lotta contro la brutale persecuzione del regime comunista cinese. È imperativo condannare ed esporre la persecuzione e i crimini contro i praticanti del Falun Gong. Per molto tempo queste atrocità non sono state note al mondo, ma grazie ai vostri sforzi, siamo diventati tutti consapevoli di questa realtà”. Altri funzionari eletti che hanno inviato lettere di sostegno ai praticanti sono:

Dilara Bayrak, membro dei Verdi Svizzeri nel Gran Consiglio di Ginevra Jean-Francois Chapuisat, membro del Gran Consiglio di Vaud Clo" Pointet, membro del Gran Consiglio di Vaud Robert Burri, membro del Gran Consiglio del Vallese Maxime MOIX, membro del Gran Consiglio del Vallese Cynthia Trombert, membro del Gran Consiglio del Vallese Hubert Dafflon, membro del Gran Consiglio di Friburgo Simona Buri, membro del Gran Consiglio del Canton Ticino