(Minghui.org) Una residente della città di Anlu, nella provincia dell’Hubei è stata recentemente condannata a tre anni per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale che dal 1999 viene perseguitata dal regime comunista cinese.

Il calvario della signora Zhuo Shunzhen ha avuto origine da un incidente accadutole nel 2018. Il 18 settembre di quell’anno, mentre parlava alla gente del Falun Gong, Zhuo, cinquantenne, è stata vista da Cao Yazhou, la segretaria del villaggio di Muzi. Cao ha tentato di scattarle delle foto, ma Zhuo è riuscita a scappare.

Cao l’ha poi denunciata alla polizia. Due giorni dopo un gruppo di agenti di polizia edell'Ufficio 610 ha scavalcato la recinzione di casa di Zhuo, e si è intrufolato nell’abitazione. Gli agenti le hanno confiscato il computer, la stampante, i libri del Falun Gong, la foto del fondatore della pratica e gli opuscoli informativi. Poichè quando è arrivata la polizia Zhuo non era in casa, gli agenti hanno portato suo marito all'Ufficio di Sicurezza Interna per un breve interrogatorio, convocando anche lei.

Nel pomeriggio del 21 settembre 2018 Zhuo è andata al dipartimento di polizia di Anlu e ha risposto alla domanda di Zhou Honghai, membro dell'Ufficio di sicurezza interna, del capo della stazione di polizia di Muzi e di un altro agente dell'Ufficio 610. Poi alle 18:00 è tornata a casa.

L'11 novembre la polizia l’ha contattata di nuovo, per comminarle una condanna di un anno. Poi le ha ordinato di scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. Suo genero l'ha scritta per lei e la polizia le ha ordinato di copiarla.

Un anno dopo, il 10 novembre 2019, quando la sua condanna è scaduta, la Procura della città di Anlu ha indicato che l’avrebbe incriminata. Il procuratore Dong Houan ha suggerito di concederle la libertà vigilata ma, poichè lei si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong, l'Ufficio 610 e il Comitato per gli Affari Politici e Legali ha chiesto per lei una pena detentiva più severa.

Poco dopo che il 6 maggio 2020 il pubblico ministero ha presentato il caso di Zhuo alla corte, lei ha deciso di vivere lontano da casa per evitare ulteriori persecuzioni.

Lo scorso anno Zhuo è stata arrestata mentre si trovava nella provincia del Sichuan e riportata nel centro di detenzione della città di Anlu. Il 3 marzo scorso il tribunale di Anlu l'ha condannata a tre anni di detenzione.