(Minghui.org) Il 20 luglio scorso, giorno del 23° anniversario dell’inizio della persecuzione del Falun Gong da parte del regime comunista cinese, i praticanti di Perth, in Australia, hanno tenuto una manifestazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle atrocità perpetrate in Cina contro i diritti umani. La sera successiva, il 21 luglio, i praticanti hanno tenuto una veglia a lume di candela per commemorare coloro che hanno perso la vita durante la persecuzione.

Il senatore Jordon Steele-John e la sua lettera di sostegno

Il senatore Jordon Steele-John, portavoce dei Verdi per gli Affari esteri, la pace ed il disarmo nucleare, ha inviato una lettera di sostegno prima dell’evento.

Ha scritto: “Sostengo questo movimento e riconosco l’importanza di diffondere la consapevolezza di ciò che sta accadendo in Cina ai praticanti della Falun Dafa. Dobbiamo continuare a denunciare le violazioni dei diritti umani laddove si verificano, e garantire che nel mantenere le nostre relazioni economiche e commerciali, non ignoriamo tali violazioni dei diritti di così tante persone”.

“Accolgo con favore e apprezzo il contributo dei praticanti della Falun Dafa qui in Australia. Sono la diversità culturale e il multiculturalismo che rendono questo Paese così prospero”.

Il pubblico si esprime apertamente

I praticanti parlano alle persone

Molti passanti si sono fermati a parlare con i praticanti e sono rimasti colpiti dalla gravità della persecuzione. Anche alcuni cinesi si sono fermati con i praticanti e hanno chiesto di sapere di più sulla persecuzione dato che in Cina le informazioni sono rigorosamente censurate. Una persona ha detto: “Io sono come voi. Neanche a me piace il Partito Comunista Cinese”.

“Una protesta silenziosa”

Justine

Justine, che lavora per una società di pubbliche relazioni, ha detto di sentir parlare della persecuzione da molti anni. Ha commentato che i praticanti hanno organizzato “una protesta tranquilla e silenziosa”, allo scopo di trasmettere il loro messaggio e non hanno imposto le informazioni a nessuno.

Ha condannato il regime comunista per aver torturato i praticanti che vogliono semplicemente tenersi in forma e trascorrere la vita seguendo i loro principi. “Non hanno fatto del male a nessuno. È il governo cinese che perseguita le persone. La cosa più disgustosa che il PCC stia facendo è gestire il prelievo forzato di organi da praticanti ancora in vita”.

Il terribile bilancio dei diritti umani del regime comunista

John Davey

John Davey, psicologo in pensione, non sapeva molto di questa persecuzione. Ha ringraziato i praticanti per aver ospitato l’evento.

Dopo aver saputo del prelievo forzato di organi in Cina, Davey si è detto molto preoccupato. Ha detto che il Partito Comunista Cinese ha un pessimo curriculum, per quanto riguarda le violazioni dei diritti umani, e che tutti conoscono il massacro degli studenti di Piazza Tienanmen. Ha detto che avrebbe contribuito a diffondere la notizia tra i suoi amici e le persone della sua comunità.

Ha detto: “Incoraggio tutte le persone, compresi i cinesi, a guardarsi dentro e a guardare quello che le varie religioni chiamano ‘il Cielo dentro di voi’, perché questo spirito li condurrà verso il futuro, dando coraggio e speranza. Senza questo spirito, non otterremo nulla”.

Il Partito Comunista è la causa principale di tutto

Sean

Sean ha detto di essere rimasto particolarmente colpito dalle atrocità commesse dal PCC in materia di violazione dei diritti umani. Ritiene che i praticanti non abbiano fatto nulla per danneggiare gli altri, e trova assurdo che vengano perseguitati solo per fare meditazione.

Ha detto che il motivo per cui il Partito Comunista perseguita i praticanti è perché non ama che le persone si uniscano tra loro, anche se stanno facendo qualcosa di buono.

Ha detto: “La dittatura in Cina è pericolosa, perché non fa bene alla gente. Gli australiani hanno una cattiva impressione della Cina. Ma il problema non è certo causato dal popolo cinese, bensì da alcuni alti dirigenti del Partito Comunista. Le decisioni del governo cinese [il Partito Comunista] non possono rappresentare la maggioranza del popolo”.

Anche un altro passante, Kim, condivide la stessa opinione di Sean: il Partito Comunista Cinese non rappresenta il popolo cinese. È solo che le persone hanno paura del Partito Comunista e non osano dire la loro opinione, altrimenti vengono perseguitate”.

Davy si è unito ai praticanti, durante la manifestazione

Dopo aver saputo della persecuzione Davy si è unito ai praticanti durante la manifestazione. Ha detto: “Non ci sono diritti umani, non c’è dignità e non c’è cura. Le persone vengono maltrattate e questo è difficile da descrivere a parole”.

Veglia a lume di candela tenuta il 21 luglio scorso

La sera successiva, nonostante la pioggia, i praticanti di Perth hanno tenuto una veglia a lume di candela per commemorare i loro amici deceduti a causa della persecuzione.