(Minghui.org) All'inizio di agosto 2022, il numero di cinesi che hanno reciso i legami con il Partito Comunista Cinese (PCC) e le sue organizzazioni affiliate ha superato i quattrocento milioni. Diversi funzionari pubblici canadesi e avvocati per i diritti umani hanno applaudito il coraggio di coloro che hanno preso le distanze dal regime canaglia e credono che ciò possa portare speranza a quegli individui stessi e all'intera nazione cinese.
Il deputato canadese Michael Cooper
Durante un'intervista del 16 agosto 2022, il deputato Michael Cooper ha commentato che abbiamo assistito a una crescente opposizione al PCC all'interno della Cina comunista. Ha affermato di credere che prima avverrà la caduta del PCC, meglio sarà per la sicurezza globale e per il popolo cinese.
Il deputato canadese Garnett Genuis
Anche il deputato Garnett Genuis ha espresso il suo forte sostegno a quei cinesi che hanno volontariamente reciso i propri legami con il PCC. Ha aggiunto che, data l'escalation di violenza e repressione di cui è responsabile il Partito, non sorprende affatto che sempre più cinesi ne stiano prendendo le distanze.
Il noto avvocato per i diritti umani David Matas
David Matas, noto avvocato per i diritti umani, ha affermato che il PCC, una delle tirannie più longeve al mondo, controlla quasi tutti i cinesi ovunque siano attraverso la violenza e la propaganda, e che l'abbandono in massa del PCC porterà speranza al popolo cinese. Matas ha anche affermato che il movimento di dimissioni dal PCC va avanti da 18 anni e che il nuovo traguardo del movimento, quattrocento milioni, rappresenta quasi il 30 per cento della popolazione cinese. Ha aggiunto che se il movimento riuscirà a mantenere il suo slancio, sarà solo questione di tempo perché il PCC scompaia dalla storia. “Considerati tutti i danni che ha fatto alla Cina, prima se ne va, meglio è!”, ha affermato.
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