(Minghui.org) Nel corso degli anni ho osservato alcuni problemi nel modo in cui i praticanti che forniscono supporto tecnico per i nostri sforzi di chiarimento della verità (che di seguito chiamerò “praticanti tecnici”) gestiscono le cose. Questo è un argomento delicato che molti praticanti tendono ad evitare, ma oggi vorrei cogliere questa opportunità per condividere alcuni dei miei pensieri più sentiti, poiché sento che ogni attaccamento umano potrebbe impedirci di progredire nella coltivazione e una condotta inappropriata potrebbe influenzare negativamente gli sforzi per salvare esseri senzienti.

Incidente 1


Un’amica praticante è stata denunciata alla polizia mentre parlava alla gente della Dafa. La sua casa è stata saccheggiata, compreso un computer fisso utilizzato principalmente dai suoi famigliari che non praticavano il Falun Gong.

Il computer era assemblato con l’aiuto di un praticante tecnico e la donna gli aveva chiesto di acquistare i pezzi migliori nonostante il prezzo più alto.

Non molto tempo dopo che la polizia ha confiscato il desktop, la praticante e suo marito sono stati convocati alla stazione di polizia e gli è stato detto che sul computer era stata trovata una grande quantità di materiale contro il Partito Comunista Cinese (PCC).

“È impossibile”, ha affermato suo marito, “è stato assemblato da un tecnico professionista e lo abbiamo usato esclusivamente per il lavoro scolastico dei bambini. Tutte le parti sono nuove di zecca e il disco rigido stesso costa più di 1.000 yuan. Posso mostrarvi la ricevuta.”

“Sciocchezze”, ha risposto la polizia, “il disco rigido non poteva costare più di 500 yuan. Guardate cosa ci abbiamo trovato dentro.”

La polizia ha aperto il computer e ha mostrato loro cosa vi era memorizzato, ovvero materiali informativi della Dafa, un articolo dopo l’altro.

La polizia ha continuato a chiedere il nome delpraticante tecnico che aveva assemblato il computer e ha minacciato la coppia: “Se non collaborate vostro figlio perderà il lavoro e vostro nipote non potrà andare all’università!”

Quando sono tornati a casa suo marito si è lamentato: “Guarda cosa hanno fatto i tuoi amici al nostro computer!”

La donna non ha mai comunicato alla polizia chi aveva assemblato il computer. Pensava che avrebbe dovuto assumersi la responsabilità da sola e non avrebbe mai coinvolto nessun altro praticante.

Non ha menzionato l’incidente nemmeno ad altri praticanti, perché non voleva causare alcun impatto negativo al tecnico.

Quando ne ho sentito parlare ho pensato che non fosse appropriato che il praticante tecnico salvasse i materiali della Dafa sul computer destinato ai non praticanti senza il loro permesso. Apparentemente ciò ha messo in pericolo la praticante e la sua famiglia.

Nel frattempo voglio anche dire alla praticante la cui casa è stata saccheggiata che probabilmente il tecnico ha salvato i materiali per chiarire la verità sul suo computer senza malizia, per permettere alla sua famiglia di capire meglio la Dafa.

D’altra parte mi chiedo anche come facesse la polizia a sapere che il computer conteneva materiali della Dafa.

Incidente 2

L’anno scorso, quando sono tornato nella mia città natale, mi sono imbattuto in un amico praticante che conoscevo da molti anni.

È diventato un po’ titubante quando mi ha parlato delle difficoltà che aveva con il suo computer. “Mi è costato un sacco di soldi, ma c’è sempre un problema qua o là”, mi ha detto. Poiché avevo già sentito lamentele simili in precedenza, ho indovinato cosa intendesse dire.

“Perché non impari a risolvere i problemi da solo?”, gli ho chiesto.

“Come posso imparare? Lui (il praticante tecnico) non dice mai a nessuno come sistemare le cose, anche se glielo chiedi”. Poi ha proseguito: “Mentre risolveva il problema ti chiedeva di fare qualcosa in modo che tu non potessi vedere come faceva”.

“È impossibile per me imparare a riparare il computer da solo. A parte i limiti di tempo, non riesco a capire le istruzioni, specialmente quelle lettere straniere.” Si è poi fermato e ho potuto vedere lacrime di frustrazione nei suoi occhi.

Non ho detto nulla perché io stesso non sapevo nulla del lato tecnico di un computer. Mi sono sentito impotente e un po’ triste.

Incidente 3

Un altro praticante, morto qualche anno fa, non capiva molto di computer nemmeno lui e non si curava della sicurezza informatica. Salvava tutto sul desktop, materiali per chiarire la verità, numeri di telefono del personale in vari dipartimenti del governo, opuscoli di Minghui, elenco di persone che si erano dimesse dal PCC e dalle sue organizzazioni affiliate.

L’ho avvertito che la cosa non andava bene: “Perché non li salvi da qualche parte invece di metterli tutti sul desktop? È molto pericoloso farlo”.

“Non importa”, ha risposto, “il mio computer è crittografato”.

Io stesso non sapevo molto di computer. Ho solo pensato che non fosse appropriato mantenere tutto sul desktop.

Più tardi il suo computer è stato portato via dalla polizia per un po’ e la password è stata decifrata. Basandosi sui materiali accatastati sul desktop, la polizia ha concluso che fosse il “leader” dei praticanti locali. È stato torturato duramente e dopo il rilascio si trovava in condizioni pessime; alla fine è morto.

Incidente 4

C’è un altro praticante nella nostra zona che ha un po’ di conoscenza di computer. Tuttavia, ha impostato solo una crittografia di base per il suo computer invece di una crittografia completa dicendo: “Non ci saranno problemi. Non è successo niente in tutti questi anni”.

Più tardi la polizia ha perquisito la sua casa e ha decifrato la password del computer. Hanno trovato una copia di un materiale per chiarire la verità, che corrispondeva a una stampa trovata a casa sua. Il fascicolo è stato quindi utilizzato come prova contro di lui, ed è stato poi condannato a tre anni di carcere.

Dopo la liberazione ha avuto problemi di salute e non è mai più uscito per chiarire la verità.

Molte lezioni avrebbero potuto essere evitate se gli amici praticanti avessero completamente crittografato i loro computer per il lavoro della Dafa in modo che il male non potesse accedervi, o se tutti gli amici praticanti potessero imparare alcune abilità informatiche di base e non rischiare mai di pensare: “Non accadrà nulla”.

Alcune parole sincere ai tecnici praticanti

Voglio dire a tutti i praticanti coinvolti nel supporto tecnico: “Grazie a tutti voi per il vostro incrollabile supporto nel corso degli anni nella nostra coltivazione nel periodo di rettifica della Fa”.

“In una situazione in cui la maggior parte dei praticanti che usano i computer ne sa molto poco, vi assicurate che le nostre stampanti funzionino e che i nostri computer vadano bene e che tutti i nostri progetti per salvare esseri senzienti vengano eseguiti come previsto. Sarebbe stato impossibile ottenere tutto questo senza il vostro supporto e aiuto. Grazie!”

In molti modi i praticanti tecnici hanno incontrato più difficoltà e fatto più sacrifici di noi. Ad esempio, molti di loro sono impegnati nel supporto tecnico e non hanno tempo per cercare lavoro o svolgerne uno a tempo pieno. Di conseguenza lottano per sbarcare il lunario. Tuttavia, a volte siamo ancora capaci di lamentarci del loro supporto tecnico “insufficiente”. Troppo spesso ci siamo dimenticati di essere più premurosi nei loro confronti, pensando di aver fatto loro un grande favore quando in realtà gli abbiamo offerto solo un piccolo aiuto.

Non importa quanto difficile possa essere una situazione, non dobbiamo deviare dai principi della Fa o abbandonarci agli attaccamenti umani. Il Maestro ci ha detto:

“... poiché ogni vostro desiderio può diventare un attaccamento e può essere usato dal male. Non appena emerge quel pensiero, il male può presentarvi una falsa immagine che causerà poi un’interferenza.”
(“Insegnare la Fa alla Conferenza Internazionale della Fa di Washington D.C.”, Guida del viaggio)

Amici praticanti, continuiamo a ripulirci nella Dafa, rettifichiamo noi stessi e lasciamo andare gli attaccamenti umani in modo da poter essere più diligenti insieme e tornare alle nostre posizioni divine con il Maestro.

Percorriamo bene il nostro sentiero rimanente nell’ultimo momento critico per assistere il Maestro nella rettifica della Fa e lasciamo la parte migliore e più splendente di noi al futuro.

Vi prego gentilmente di segnalarmi tutto ciò che non è conforme ai principi della Fa in questa condivisione.

Nota dell’editore: Questo articolo rappresenta soltanto l’attuale comprensione dell’autore destinata alla condivisione tra i praticanti, in modo da permetterci di seguire le parole del Maestro: “confrontatevi nello studio e nella coltivazione” ("Coltivazione salda", Hong Yin)

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