(Minghui.org) Il 20 luglio scorso erano trascorsi ventitré anni da quando, nel 1999, il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato a perseguitare il Falun Gong. Intorno a questa data i praticanti di 38 Paesi hanno presentato ai rispettivi governi un elenco aggiornato di responsabili, compresi quelli delle forze dell'ordine e della magistratura, nonché del Comitato per gli Affari Politici e Legali, chiedendo che a coloro che figurano nell'elenco (e ai loro familiari) sia impedito di entrare in questi Paesi e che i loro beni vengano congelati.

I 38 Paesi sono: Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Polonia, Belgio, Svezia, Austria, Irlanda, Danimarca, Finlandia, Repubblica Ceca, Portogallo, Grecia, Ungheria, Slovacchia, Lussemburgo, Croazia, Slovenia, Lettonia, Estonia, Cipro, Malta, Giappone, Corea del Sud, Indonesia, Svizzera, Norvegia, Liechtenstein, Israele, Messico, Cile e Dominica".

Per i dettagli si rimanda al "Nuovo elenco di perpetratori presentato a 38 governi in occasione del 23° anniversario della persecuzione del Falun Gong"

Wu Zhe, ex procuratore, capo della Procura della città di Dalian, figura nell'elenco.

Informazioni sul perpetratore

Nome completo dell'autore del reato: Wu (cognome) Zhe (nome) (吴喆)

Sesso: Maschio

Paese: Cina

Data/anno di nascita: Giugno 1962

Luogo di nascita: Sconosciuto

Etnia: Mongolo

Wu Zhe

Titolo o posizione

Marzo 2017 - ottobre 2021: Procuratore capo della città di Dalian, provincia del Liaoning

settembre 2016 - marzo 2017: Procuratore capo e sostituto procuratore capo della città di Dalian.

agosto 2010 - settembre 2016: vice procuratore capo della Procura provinciale del Liaoning

2006 - agosto 2010: capo della squadra di ispezione disciplinare del PCC, membro del gruppo di leadership del Liaoning e membro del comitato di ispezione del PCC presso la procura provinciale del Liaoning.

Crimini principali

Quando Wu era procuratorecapo della città di Dalian, ha applicato le direttive per i praticanti del Falun Gong di "rovinare la loro reputazione, distruggerli fisicamente e farli fallire finanziariamente". Ha collaborato con il Comitato per gli Affari Politici e Legali di Dalian, con l'Ufficio 610, la polizia e i giudici per far condannare i praticanti. Ha anche diretto il procuratore di Dalian a "partecipare attivamente... alla lotta contro i culti".

Da settembre 2016 fino a ottobre dell'anno scorso, durante il suo mandato, sono stati incriminati almeno 179 praticanti. Tutti sono stati condannati, tra cui 35 nel 2016, 48 nel 2017, 24 nel 2018, 26 nel 2019, 14 nel 2020, 30 l'anno scorso e 2 quest'anno. Inoltre sono stati multati per un totale di 620.000 yuan (circa 90.000 euro).

Casi di morte selezionati:

1. La signora Liu Jinyu muore dopo aver scontato tre anni di carcere

Il 21 aprile 2016 la signora Liu Jinyu è stata arrestata nella sua abitazione. Il 21 ottobre successivo è stata processata dal tribunale della zona di sviluppo di Dalian e condannata a tre anni e tre mesi, da scontare nel carcere femminile del Liaoning. Dopo diverse sessioni di torture era talmente debole che non riusciva più a mangiare o bere. Aveva anche difficoltà a respirare. All'inizio di aprile 2018 la donna era sul punto di morire, quando le è stata concessa la libertà vigilata. È deceduta pochi giorni dopo, il 15 aprile, all'età di sessantasette anni.

2. Zheng Decai muore dopo oltre un anno di detenzione

Il 4 settembre 2017 Zheng Decai è stato arrestato, ma è stato rilasciato su cauzione dopo trentasette giorni di detenzione, a causa delle sue condizioni fisiche. Il 14 marzo 2018 il tribunale della città di Zhuanghe ha convocato la sua famiglia e le ha ordinato di presentarsi in tribunale. Il 27 marzo la polizia è arrivata e ha ordinato al praticante di scrivere una dichiarazione per rinunciare alla sua fede. Gli agenti l’hanno minacciato di portarlo in prigione, se avesse continuato a praticare il Falun Gong.

Zheng si è rifiutato di obbedire ed è stato condannato a un anno e mezzo di carcere a Dalian. È stato torturato e sottoposto ad altri abusi. Il 19 agosto 2019, quando è stato rilasciato, riusciva a malapena a camminare e aveva difficoltà a nutrirsi. Il 21 novembre 2019 è deceduto, all'età di ottantadue anni.

3. La signora Zhong Shujuan muore in carcere, tre anni dopo che le era stata negata la libertà vigilata per motivi medici

Il 24 dicembre dell'anno scorso la sessantaseienne Zhong Shujuan residente a Dalian, nella provincia del Liaoning, è deceduta nel carcere femminile locale, tre anni dopo che le era stata negata la richiesta di libertà vigilata per curarsi da un cancro al seno. Il suo corpo è stato cremato alla presenza della polizia, del pubblico ministero e del giudice, i quali avevano partecipato alla sua condanna.

Dopo il suo ultimo arresto, avvenuto il 28 giugno 2016, Zhong è stata condannata a sette anni e mezzo ed è rimasta detenuta nel carcere femminile del Liaoning fino al giorno del decesso. Le guardie carcerarie hanno usato metodi spregevoli per cercare di costringerla a rinunciare al Falun Gong. Ha sviluppato un cancro al seno e alla fine è deceduta, dopo che le è stata negata la libertà vigilata.

4. L'ottantenne Liu Xiyong muore in prigione

Liu Xiyong è stato ripetutamente imprigionato, per aver sostenuto la sua fede e aver sensibilizzato l'opinione pubblica sulla persecuzione. Il 9 aprile 2018 è stato nuovamente condannato, questa volta senza processo, a tre anni di pena detentiva.

Quando, il 9 aprile dell'anno scorso, i suoi familiari si sono recati a prenderlo in prigione, hanno appreso con sconforto che l'ottantenne, che aveva appena finito di scontare la pena di tre anni, era stato portato via dalla polizia. È stato condannato ad altri quattro anni di pena detentiva, assieme a una multa di 6.000 yuan (circa 870 euro).

Nel successivo mese di dicembre Liu è stato nuovamente ricoverato all’ospedale centrale di Dalian, perché gravemente malato. Quando la sua famiglia si è recata all'ospedale per prendersi cura di lui, è rimasta turbata, perché l'uomo sembrava incapace di intendere e di volere, e non riusciva a parlare chiaramente. Il suo volto, le sue mani e i suoi piedi erano tutti gonfi.

Il 20 dicembre la sua famiglia ha insistito per riportarlo a casa, ma le autorità carcerarie si sono opposte, affermando che, senza rinunciare al Falun Gong, non gli sarebbe stato permesso di uscire, finché avesse respirato. Hanno anche detto che si era ammalato nel centro di detenzione e non aveva nulla a che fare con la prigione nº3 di Dalian. Hanno chiesto ai familiari di pagare tutte le spese mediche.

Il 29 dicembre dell'anno scorso Liu è deceduto in ospedale, all'età di ottant'anni. Il personale della prigione non ha permesso al figlio di prendere il suo corpo. Temendo che la famiglia potesse sporgere denuncia, è stato portato all'impresa di pompe funebri. La polizia ha sorvegliato il corpo fino alla sua cremazione, avvenuta il 1° gennaio di quest'anno.

5. Condannato alla prigione mentre è ancora in coma, muore un insegnante di matematica

Il signor Ding Guochen era ancora in coma quando è stato condannato alla pena detentiva per aver praticato il Falun Gong. L'insegnante di matematica, residente a Dalian, nella provincia del Liaoning, è deceduto due mesi dopo, lo scorso 30 aprile. Aveva cinquantuno anni.

Il 10 luglio 2019 Ding e sua moglie, la signora Yan Qinghua, sono stati arrestati. Yan è stata rilasciata su cauzione la sera stessa, ma il marito è stato trattenuto e torturato nel centro di detenzione di Dalian. In conseguenza di ciò, ha sviluppato un ictus ed ha perso l'udito da entrambe le orecchie. Il 1° ottobre dello stesso anno è stato rilasciato su cauzione.

Le sue condizioni sono migliorate dopo il suo ritorno a casa, studiando i libri del Falun Gong e praticando gli esercizi, tuttavia la polizia e il personale del dipartimento giudiziario hanno continuato a molestarlo. La pressione mentale ha avuto forti ripercussioni sulla sua salute e, il 27 gennaio dell'anno scorso, ha avuto un secondo ictus, ha perso i sensi e ha dovuto essere portato al pronto soccorso.

Il 23 febbraio, nonostante fosse ancora in coma, i familiari hanno ricevuto un avviso dal tribunale del distretto di Jinzhou, che lo condannava a due anni di prigione e a una multa di 5.000 yuan (circa 730 euro). La moglie è stata condannata a tre anni e mezzo di pena detentiva e al pagamento di una multa di 8.000 yuan (circa 1.160 euro).

Casi di condanna selezionati

1. Sei praticanti condannati

Il 28 giugno 2016 il Comitato per gli affari politici e legali del Liaoning e l'Ufficio 610 hanno ordinato un arresto di gruppo nella città di Dalian e nelle aree circostanti. Il 22 dicembre 2017 sei dei praticanti presi di mira sono stati condannati. Liu Renqiu è stato condannato a dieci anni e multato di 50.000 yuan (circa 7.200 euro). La signora Sheng Jie è stata condannata a sette anni, la signora Wang Hongyu a tre anni e mezzo e la signora Gu Shuchun a due anni. Liu Daixue e Wang Huixun sono stati condannati a tre anni di carcere ciascuno, con tre anni di libertà vigilata.

2. Quattro praticanti condannati

Il 30 maggio 2018 il Tribunale distrettuale Shahekou della città di Dalian ha condannato quattro praticanti. Zhang Renguang è stato condannato a nove anni e mezzo e a una multa di 20.000 yuan (circa 2.900 euro), Wang Shangjie e Han Jianhai sono stati condannati a otto anni e a una multa di 10.000 yuan (circa 1.450 euro) ciascuno e Li Jingbo è stato condannato a tre anni, con tre anni di libertà vigilata, e una multa di 2.000 yuan (circa 290 euro).

Zhang, Wang e Han hanno fatto ricorso in appello contro le sentenze, ma il tribunale intermedio di Dalian ha confermato i verdetti originali.

3. Sette persone prese di mira in un arresto di gruppo condannate

Il 12 novembre 2018 più di venti praticanti di Dalian sono stati arrestati, dopo essere stati intercettati e rintracciati dalla polizia. Sette di loro sono stati incriminati e, successivamente, condannati.

Xu Yanxia, cinquantacinque anni, è stata condannata a otto anni e sei mesi.

Song Xuecun, sessantanove anni, è stata condannata a otto anni.

Chen Yuerong, sessantuno anni, è stata condannata a otto anni.

Zhang Kexin, quarant'anni, è stato condannato a otto anni.

Cheng Yurong, settantuno anni, è stato condannato a quattro anni.

Jiang Lianxiang, sessantasei anni, è stata condannata a tre anni e tre mesi.

Song Shuchun, settant'anni, è stata condannata a tre anni. È deceduta nel maggio 2020.

4. Sette praticanti condannati

Il 10 e 11 luglio 2020 l'Ufficio di Pubblica Sicurezza della città di Dalian ha inviato un gran numero di agenti di polizia per arrestare almeno trenta praticanti, tra cui alcuni novantenni. La maggior parte delle loro case è stata perquisita. Nel dicembre 2020 sette di loro sono stati condannati. Tra questi Du Yongfeng è stato condannato a nove anni di prigione, Zhang Chunfeng a sette anni, Fan Yongmei a quattro anni, Zhang Liping a tre anni e He Yongqin a tre anni. Wei Duo e suo marito, Chu Zhengjie, a un anno ciascuno.

5. Ren Haifei è stato condannato a dieci anni di prigione e Sun Zhongli a sette anni

Il 26 giugno 2020 Ren Hanfei è stato arrestato nel suo appartamento in affitto. La polizia gli ha sequestrato 550.000 yuan (circa 80.000 euro) in contanti, oltre a carte digitali e prodotti elettronici, per un valore di oltre 200.000 yuan (circa 29.000 euro). Lo stesso giorno anche la signora Sun Zhongli, di Dalian, è stata arrestata e la sua abitazione è stata messa a soqquadro.

L'8 settembre dell'anno scorso e nuovamente il 23 settembre, dopo essere stati detenuti per oltre un anno, i due praticanti sono comparsi davanti al tribunale del distretto di Ganjingzi. Il signor Ren è stato condannato a dieci anni di carcere e al pagamento di una multa di 100.000 yuan (circa 14.400 euro), mentre la signora Sun è stata condannata a sette anni e a una multa di 70.000 yuan (circa 10.100 euro). I due si sono appellati contro le sentenze.