Attenzione alle donazioni ai progetti gestiti da praticanti

(Minghui.org) Ogni volta che il Maestro ha parlato di fare donazioni o di fornire sostegno finanziario a progetti gestiti da praticanti, ha chiarito che si tratta di una questione seria e che dobbiamo stare molto attenti a gestire bene il denaro.

Vorrei condividere alcuni pensieri su queste donazioni.

Chiarezza su come verrà utilizzata la donazione

Il Maestro ha detto:

“Se donate o sostenete finanziariamente qualcuno, dovete sapere cosa sta facendo, dovete sapere tutto perfettamente, altrimenti non fatelo. Se date dei soldi, ciò equivale a sostenere le sue azioni, quindi anche voi avete partecipato ai suoi errori; le vecchie forze non vi considerano vittime degli inganni, bensì parte della sua banda e dei suoi sostenitori, quindi dovete stare attenti a queste cose.” ( “Insegnamento della Fa alla Conferenza della Fa di New York 2015”)

Ho notato che quando dei praticanti fanno donazioni o prestano denaro a determinati progetti, non chiedono lo scopo dell’utilizzo, come se provassero imbarazzo a farlo. Questa mentalità viene sfruttata da persone con cattive intenzioni.

Ho visto casi in cui i donatori hanno chiesto in seguito come sono state utilizzate le loro donazioni nel progetto, i beneficiari non rispondevano oppure si limitavano a dire che “erano necessarie per il progetto”. Alcuni si sono addirittura arrabbiati quando gli sono stati chiesti i dettagli.

Non è che non possiamo fare donazioni a progetti gestiti da praticanti, ma dobbiamo essere responsabili per noi stessi e per gli amici praticanti. Dobbiamo assicurarci che il denaro che doniamo sia usato bene. Infatti, tutto ciò che abbiamo è dato dalla Dafa ed è una preziosa risorsa della Dafa che non possiamo sprecare.

Gestione rigorosa delle risorse finanziarie

Il Maestro ci ha anche insegnato:

“Se non si è rigorosi nella contabilità dei progetti della Dafa, se davvero i pensieri non sono corretti, allora i peccati saranno enormi, oltre misura, perché non si tratta solo di una macchia personale, ma si tratta di danneggiare la via dei discepoli della Dafa.

Ci sono stati dei casi del genere, e agli occhi degli Dei alcune persone sono già viste in modo diverso, ma loro non se ne rendono conto e non si svegliano, piuttosto si comportano ancora come se niente fosse. Vi devo dire che in qualsiasi progetto gestito dai discepoli della Dafa, dove è coinvolto del denaro, dovete stabilire un completo sistema contabile e non potete violare le leggi a questo proposito. Dovete fare ciò che si fa nelle società ordinarie, assolutamente!” ( “Insegnamento della Fa alla Conferenza della Fa a San Francisco 2014”)

Ho notato che alcuni progetti continuano ad accettare donazioni dai praticanti, anche se la gestione delle risorse finanziaria era molto caotica. Gran parte di quel denaro finiva per essere usato dai responsabili del progetto per coprire le proprie spese personali e persino le spese dei loro familiari che non praticano la Dafa. Hanno sperperato molto di più di quanto fosse effettivamente necessario per il funzionamento del progetto.

Chiarezza sulla procedura della restituzione del denaro

Quando hanno chiesto il sostegno finanziario, alcuni praticanti hanno firmato una dichiarazione di intenti in cui affermavano che avrebbero restituito il prestito. Ma questo tipo di “contratto” tra i praticanti non ha nessun potere vincolante, soprattutto quando colui che chiede il prestito non ha risorse. Se questo è il caso, bisogna riflettere se sia il caso di prestare il denaro.

Vorrei anche ricordare a coloro che cercano di truffare i praticanti della Dafa di smettere. Questo è illegale e potrebbe mettere in pericolo queste persone.

Quanto sopra è la mia osservazione limitata. Accolgo con favore le segnalazioni dagli amici praticanti sui punti non appropriati.

Nota dell’editore: Questo articolo rappresenta soltanto l’attuale comprensione dell’autore destinata alla condivisone tra i praticanti, in modo da permetterci di seguire le parole del Maestro: "confrontatevi nello studio e nella coltivazione". (“Coltivazione salda”, Hong Yin)