(Minghui.org) Saluti, venerato Maestro! Saluti, amici praticanti!

Sono una insegnante di inglese di scuola media in pensione di 64 anni. Ho iniziato a coltivare la Falun Dafa nel 1997. Dal 1999, quando il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato la persecuzione, fino al 2009, anno in cui sono andata in pensione, ho dedicato molti sforzi a chiarire i fatti ai miei studenti e colleghi. Vorrei condividere con voi alcune esperienze.

Proteggere gli studenti dal rispondere alle domande dell’esame che diffamano la Dafa

Nella primavera del 2002 stavo supervisionando un esempio di esame di politica dell’ottavo anno. C’erano otto classi e un totale di 400 studenti nell’ottavo anno. Poco dopo l’inizio dell’esame, la mia collega, che sapeva che praticavo la Dafa, ha scoperto che l’ultima domanda era concepita per diffamare la pratica. L’ho ringraziata per avermelo fatto sapere, e nel frattempo ho capito che avrei dovuto fare qualcosa al riguardo.

Ho chiesto alla collega di aiutarmi a tenere d’occhio gli studenti e sono andata nell’ufficio del preside. Gli ho spiegato che non potevamo lasciare che gli studenti rispondessero a una domanda del genere. Ho aggiunto che la Falun Dafa è stata perseguitata ingiustamente, proprio come i movimenti politici del passato nella storia del regime comunista. Se sappiamo che ciò è sbagliato, dobbiamo fare in modo di non seguirlo o ribadirlo agli studenti. Nonostante una iniziale resistenza, il preside mi ha detto che ci avrebbe pensato su.

Dopo essere tornata in classe ho inviato potenti pensieri retti. Dato che lavoravo lì, avevo la responsabilità di proteggere gli studenti.

Dopo aver aspettato un po’ sono tornata nell’ufficio del preside e l’ho visto parlare con il capo dell’ufficio affari accademici. Gli ho detto che erano già trascorsi 20 minuti dall’inizio dell’esame e che gli studenti stavano per arrivare a quella domanda. Mi ha risposto di essere a conoscenza della situazione.

Sono tornata in classe e ho continuato a inviare pensieri retti. Non molto tempo dopo, è venuto il capo dell’ufficio affari accademici e ha scritto sulla lavagna: “Non rispondete all’ultima domanda!”. Poi si è diretto in altre aule e ha fatto la stessa cosa.

Diversi colleghi in seguito mi hanno confidato che, quando mi avevano vista correre fuori dall’aula, si erano preoccupati che potessi fare qualcosa per mettermi nei guai. Quando tutto è stato risolto hanno poi ammirato il mio coraggio e risolutezza.

Portare la verità agli studenti

L’ultima lezione

Il 20 giugno 2002, l’ultimo giorno di lezione per gli alunni dell’ottavo anno, mi è stato assegnato il compito di sostituire una classe. Insegnavo inglese e occasionalmente parlavo agli studenti della Falun Dafa e della cultura tradizionale. Con gli alunni avevamo instaurato un buon rapporto. Dato che era la loro ultima lezione, mi hanno chiesto di raccontargli una storia, invece di fare la solita lezione. Ho accettato.

Ho raccontato la storia della coltivazione del Budda Sakyamuni, poi ho parlato della coltivazione spirituale nella Falun Dafa. Uno studente ha chiesto informazioni sull’incidente dell’auto-immolazione di piazza Tiananmen. Gli ho spiegato che si trattava di una bufala inscenata dal regime allo scopo di diffamare la Falun Dafa. Ho sottolineato una serie di accadimenti sospetti su quell’incidente. Gli studenti sono rimasti scioccati nell’apprendere queste cose.

Alla fine della lezione gli ho chiesto di ricordare le frasi di buon auspicio, come ultime parole prima che le nostre strade si dividessero: “La Falun Dafa è buona; Verità-Compassione-Tolleranza sono buone”.

“Togli le scarpe” invece di “Setta”

Dopo l’inizio della persecuzione della Falun Dafa nel 1999, la direzione della scuola mi ha tolto dall’incarico di insegnante di classe a causa delle pressioni delle autorità. Grazie però ai miei eccellenti risultati come insegnante, mi hanno assegnato l’incarico di insegnare inglese nella classe dell’ottavo anno, per preparare meglio gli studenti agli esami di ammissione alla scuola superiore. Questo in realtà mi ha dato l’opportunità di entrare in contatto con più studenti, poiché ogni anno lavoravo con gruppi diversi.

Un anno, dopo un mese dall’inizio del semestre, non avevo avuto l’opportunità di chiarire la verità agli studenti, così ho chiesto al Maestro Li, il fondatore della Falun Dafa, di aiutarmi. Durante una lezione serale, mentre stavo tenendo una conferenza, ho sentito un ragazzo dire: “Setta, setta”. Sebbene il suo tono di voce fosse basso, tutta la classe era riuscita a sentirlo.

Ho subito ripreso l’argomento e ho iniziato a parlare della Falun Dafa, che dal PCC era stata erroneamente etichettata come una setta. Gli studenti ne erano incuriositi, poiché era qualcosa che non avevano mai sentito prima e hanno ascoltato tutti con attenzione. Quando ho finito tutta la classe mi ha fatto un applauso.

Dopo la lezione quel ragazzo mi ha chiarito che non stava dicendo “setta”, ma “togli le scarpe”, dato che in cinese i due caratteri suonano simili. Nonostante l’errore ero comunque contenta di aver avuto l’opportunità di parlare agli studenti della Dafa.

Pochi giorni dopo il preside mi ha chiamata nel suo ufficio e mi ha chiesto di fare attenzione, perché alcuni genitori mi avevano denunciata per aver parlato della Dafa agli studenti. Ho sfruttato questa opportunità per chiarirgli ulteriormente la verità e per convincerlo a dimettersi dal PCC.

Un impatto duraturo

Diversi incontri con ex studenti hanno dimostrato l’impatto duraturo del chiarimento della verità su di loro.

Un ex studente, quando ci siamo incontrati di nuovo, mi ha detto che frequentava una scuola di specializzazione con un insegnante tedesco. Ha aggiunto che parlava spesso di credo spirituale e di affari internazionali con questo insegnante. Era grato per avergli raccontato i fatti sulla Falun Dafa e mi ha detto che ora ha una mentalità più aperta e obiettiva; non si lascia più ingannare dal PCC. Mi ha detto: “Maestra lei è molto gentile. Vorrei vivere e lavorare come lei”.

Un altro studente mi ha detto che aveva rifiutato l’offerta di spiare i praticanti della Falun Dafa nonostante in quel periodo fosse disoccupato. Mi ha confidato: “Non volevo spiare brave persone come lei”. L’ho incoraggiato e ringraziato per la sua giusta scelta.

Un’altra mia ex studentessa ha prontamente accettato di ritirarsi dalla Lega della Gioventù Comunista quando un praticante le ha parlato per strada. Ha riferito al praticante che aveva appreso la verità da me.

Chiarire i fatti ai miei colleghi

All’inizio, quando parlavo alla gente della Dafa, non sapevo come affrontare le persone al meglio e a volte avevo difficoltà a contenere il mio odio per il PCC. Man mano che miglioravo nella mia coltivazione, diventavo anche sempre più esperta nel chiarire i fatti. Ancora più importante, ho capito che non è importante quello che dico, ma quello che faccio. Nel lavoro quotidiano ero gentile e altruista quando interagivo con i colleghi. Per loro le mie azioni sono la migliore vetrina che riflette i valori della Dafa.

Dopo la pubblicazione dei Nove Commentari sul Partito Comunista, ho fatto tesoro di ogni opportunità per parlare in privato con i colleghi e convincerli a dimettersi dal PCC. I miei sforzi sono stati ripagati, poiché oltre la metà di loro ha accettato di dimettersi dal Partito e dalle sue organizzazioni affiliate.

Avevo uno stretto rapporto con una collega di nome Yan e l’ho aiutata a trovare lavoro in una scuola migliore. Quando più tardi l’ho ricontattata e ho cercato di convincerla a dimettersi dal PCC, ha preso le distanze e ha rifiutato che ci vedessimo. Mi sono sentita dapprima triste e delusa, ma poi ho capito che non avrei dovuto provare sentimenti negativi nei suoi confronti. È a causa della tirannia del PCC che la maggior parte dei cinesi vive nella paura.

Successivamente ho incontrato di nuovo Yan durante una sessione di formazione per insegnanti di inglese. Era felice di vedermi. Abbiamo parlato a lungo mentre uscivamo e alla fine ha accettato di lasciare la Lega della Gioventù.

Nelle scuole, il titolo di Insegnante Esperto è il sogno di ogni docente, dato che consente di avere un buono stipendio oltre a benefici pensionistici. Molti insegnanti litigavano tra loro e usavano ogni sorta di tattica per cercare di ottenere quel titolo. Per quanto mi riguarda ho rinunciato a tre occasioni di promozione e ho lasciato che fossero gli altri a coglierle. Molti dei miei colleghi si chiedevano perché per me gli interessi personali valessero così poco.

Min era un’insegnante anziana e sarebbe andata in pensione di lì a un anno. Era la sua ultima possibilità di ottenere una promozione. Quando il preside ha indicato che avrebbe promosso me e altri due insegnanti della scuola, Min né è stata molto turbata e ha fatto una scenata.

Potevo percepire il suo dolore per non aver ottenuto la promozione dopo aver lavorato per così tanti anni. Quando le ho detto che ero disposta a cederle il mio posto, è rimasta scioccata. Alla fine, lei e gli altri due insegnanti sono stati promossi e mi ha detto con gioia: “Voi praticanti della Falun Dafa non competete per i guadagni personali!” Quando più tardi l’ho incontrata e le ho chiesto di dimettersi dal PCC, ha prontamente accettato.

Lin, la responsabile della squadra di matematica, nel 2008 ha cercato di ottenere il titolo di Insegnante Esperto in maniera non lecita, anche ricorrendo a minacce nei confronti del preside. Altri insegnanti hanno imparato da lei e sono andati tutti a lamentarsi con lui. Io non ho nemmeno provato a lottare su questo, anche se il preside stava per elencarmi come uno dei candidati. Date le pressioni degli insegnanti, il dirigente scolastico ha poi dato il titolo a Lin, non a me. Mi sono congratulata sinceramente con lei che è rimasta commossa dalla mia genuina buona volontà.

Un giorno ho incontrato per strada la sua famiglia di tre persone. Lei e suo figlio, che un tempo era stato mio studente, si erano già dimessi dal PCC e ho chiesto anche a suo marito di farlo. Prima che dicesse qualcosa, Lin si è fatta avanti e mi ha risposto di sì al suo posto. Suo marito mi ha guardata sorridente e ha acconsentito.

Una terza volta ho sacrificato un’opportunità per ottenere promozione, questa volta per Jing, una cara amica e collega insegnante di inglese. Commossa dal mio gesto, è diventata un’appassionata sostenitrice della Falun Dafa. Ha difeso la Dafa pubblicamente ed è sempre stata orgogliosa di avere un praticante della Falun Dafa come sua collaboratrice. Dopo aver letto i mteriali informativi della Dafa, li ha condivisi con gli altri e ha anche messo il calendario Minghui, che le avevo regalato, sulla scrivania del suo ufficio.

Epilogo

Poiché rifiutavo di rinunciare alla Dafa, in seguito sono stata condannata al carcere e non ho mai più avuto l’opportunità di ambire al titolo di Insegnante Esperto. Il preside, riconoscendo i miei sforzi e la mia condotta esemplare, mi ha tenuto il posto durante la detenzione e mi ha permesso di andare in pensione con tutti i benefici. Ha anche impedito più volte alla polizia di molestarmi.

Nell’estate del 2020 l’Ufficio della previdenza sociale ha sospeso la mia pensione a causa della pena detentiva che mi avevano inflitto. Ora mi guadagno da vivere dando ripetizioni di inglese a due studenti. Nonostante queste tribolazioni, il mio cuore rimane pieno di speranza e luminoso.

Sono grata al Maestro per la sua protezione compassionevole e per avermi conferito la grande missione di salvare tutti gli esseri. Studierò di più la Fa, rimarrò lucida nel fare le tre cose e tornerò alla mia vera casa con il Maestro.

Per favore fatemi notare tutto quello che non è in linea con la Fa.