(Minghui.org) Lo scorso 4 novembre, i praticanti della Falun Dafa hanno tenuto attività per introdurre la pratica spirituale a Cartagena, una città portuale nella Spagna orientale. Hanno anche sensibilizzato l’opinione pubblica sui 24 anni di persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC).

Residenti e turisti di Cartagena firmano la petizione che chiede la fine della persecuzione del PCC

Il 4 novembre è una festa tradizionale locale. Le persone visitano parenti e amici, si riuniscono e fanno acquisti. Diverse strade pedonali erano affollate di persone che andavano e venivano. Quel giorno erano attraccate al porto due navi da crociera e molti passeggeri sono sbarcati per visitare la città. I passeggeri provenivano da Europa, Canada, Stati Uniti, Australia e Asia. In molti vedendo lo stand informativo della Falun Dafa hanno preso dei volantini. Dopo aver appreso i dettagli, hanno firmato la petizione che chiede la fine della persecuzione.

Ángel firma la petizione

Ángel è uno studente di fotografia. Quando ha saputo del prelievo di organi da praticanti ancora in vita da parte del PCC, è rimasto sbalordito, ha sentito che avrebbe dovuto fare qualcosa di più per contribuire a fermare questo orribile crimine. Ha chiesto di scattare delle foto, in modo che i suoi insegnanti, i suoi compagni di classe, i suoi amici e altre persone potessero conoscere la persecuzione in Cina.

“Le guerre sono spesso oggetto di cronaca, ma l’atroce persecuzione del Falun Gong [chiamato anche Falun Dafa] e il prelievo di organi dai praticanti ancora in vita in Cina, sono ancora più gravi e orribili, ma vengono raramente riportati”, ha detto Ángel. Si spera che le sue foto potranno permettere a un maggior numero di persone di conoscere la verità, condannare le azioni malvagie del PCC e fare la propria parte per contribuire a fermare la persecuzione.

Ana María spera che la persecuzione finisca presto

Ana María, di professione educatrice, è stata tristemente colpita dalle torture a cui sono sottoposti i praticanti della Falun Dafa. Non era a conoscenza del prelievo di organi da persone in vita autorizzato dallo Stato, e mentre firmava la petizione nella speranza che la persecuzione finisca presto, ha ribadito che questo genere di cose non dovrebbe mai accadere.

Elena ha sostenuto che avrebbe distribuito i volantini ad amici e parenti

Elena, una turista, è rimasta sbalordita nell’apprendere che il PCC sancisce il prelievo di organi da praticanti ancora in vita. Dopo aver letto un volantino consegnatole da un praticante, ha firmato la petizione e ne ha presi altri, per consegnarli a parenti, amici e colleghi, per attirare la loro attenzione sulla persecuzione in Cina.

Cos’è la Falun Dafa e perché il PCC la perseguita

La Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) è stata introdotta per la prima volta al pubblico dal Sig. Li Hongzhi a Changchun, in Cina, nel 1992. La disciplina spirituale è ora praticata in oltre 100, tra paesi e regioni in tutto il mondo. Milioni di persone che hanno abbracciato gli insegnamenti, basati sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza, e hanno imparato i cinque esercizi, hanno sperimentato un miglioramento della salute fisica e spirituale.

Il 20 luglio 1999 Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), avvertendo la crescente popolarità della disciplina spirituale come una minaccia all’ideologia atea del PCC, ha emesso l’ordine di perseguitare il Falun Gong.

Sotto la direzione personale di Jiang, il PCC ha istituito l’Ufficio 610, un’organizzazione di sicurezza extralegale con il potere di scavalcare la polizia ed il sistema giudiziario, la cui unica funzione è quella di portare avanti la persecuzione della Falun Dafa.

Negli ultimi 24 anni Minghui.org ha confermato la morte di migliaia di praticanti del Falun Gong durante la persecuzione, ma si sospetta che il numero effettivo sia molto più alto. Molte altre persone sono state imprigionate e torturate per la loro fede.

Numerose prove dimostrano che il PCC autorizza il prelievo di organi da praticanti detenuti, che sono stati assassinati per rifornire l’industria cinese dei trapianti in forte espansione.