(Minghui.org) Lo scorso 8 settembre Chen Xiufen, di 69 anni, della città di Guangzhou nella provincia del Guangdong, è stata condannata a quattro anni di prigione e multata di 10.000 yuan (circa 1.300 euro) per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Il 26 gennaio dell’anno scorso Chen, che vive nel distretto di Yuexiu della città di Guangzhou, è stata arrestata nella propria abitazione dagli agenti della stazione di polizia di Nanshitou, nel distretto di Haizhu. Non è chiaro perché sia stata presa di mira dalla polizia di un altro distretto. Gli agenti le hanno confiscato i libri del Falun Gong e altri oggetti di valore. La donna è stata portata al centro di detenzione del distretto di Haizhu.

L’8 settembre Chen è stata condannata dal tribunale distrettuale di Haizhu. I dettagli dell'accusa, del processo e della sentenza sono in corso di accertamento.

Prima della sua ultima persecuzione, il 5 gennaio 2016 la donna è stata arrestata dagli agenti della stazione di polizia di Dengfeng, nel distretto di Yuexiu, i quali hanno scoperto che aveva presentato una denuncia penale contro Jiang Zemin, l'ex dittatore cinese che ha ordinato la persecuzione del Falun Gong.

Un'insegnante molto apprezzata

Chen ha insegnato nella scuola elementare di Dengfeng, nel distretto di Yuexiu. Un tempo soffriva di una miriade di malattie, tra cui enterite, gastrite, colite, proctite, colite trasversa, fibromi uterini, malattie ginecologiche, emicrania, stanchezza cronica, diarrea cronica e distensione addominale cronica. Più di una volta si è svegliata dolorante e ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.

Circa un mese dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, all'inizio del 1999, tutti i suoi sintomi sono scomparsi. Chen è anche diventata una persona migliore e ha smesso di accettare regali dai genitori dei suoi studenti (in Cina è consuetudine che i genitori facciano regali agli insegnanti dei loro figli in cambio di un trattamento preferenziale a scuola). Li trattava tutti allo stesso modo e i loro genitori l’hanno sempre lodata per essere un'insegnante tanto onesta e premurosa.