(Minghui.org) La sera del 28 novembre, i praticanti della Falun Dafa hanno ospitato un seminario presso la Salle du Moulin des Évêques del Municipio di Agde, una città costiera nel sud della Francia, per denunciare la persecuzione della disciplina spirituale da parte del Partito Comunista Cinese (PCC). All’incontro hanno partecipato il sindaco di Agde, Gilles D’Ettore, alcuni membri del governo cittadino e i residenti della città e dei centri vicini.
Un praticante ha descritto la Falun Dafa, e come dal luglio 1999, è praticata in più di 100 Paesi nel mondo; nonostante ciò è costantemente perseguitata in Cina. Diversi praticanti hanno raccontato le proprie esperienze personali di tortura, subite durante la detenzione nelle carceri cinesi, o la prigionia dei genitori per aver praticato la Falun Dafa. Al termine dell’incontro molti partecipanti hanno firmato una petizione per porre fine alla persecuzione.
I praticanti hanno organizzato un seminario ad Agde
I partecipanti firmano una petizione per porre fine alla persecuzione
Sindaco di Agde: dovremmo esporre la verità sulla persecuzione della Falun Dafa da parte del PCC
Il sindaco di Agde, Gilles D’Ettore (al centro), con i praticanti della Falun Dafa
Il sindaco di Agde, Gilles D’Ettore ha detto nel discorso di apertura del seminario che molti francesi, compreso lui, non accettano la persecuzione della Falun Dafa, in quanto il Partito Comunista Cinese ha nascosto molte cose. “In nome dei diritti umanitari, dovremmo esporre i fatti e con essa la verità”, ha detto D’Ettore, “Come sindaco di Agde, ho l’obbligo di servire i miei concittadini e, allo stesso tempo, coloro che sono perseguitati e hanno avuto il coraggio di mostrare e seguire i veri principi.
Il sindaco ha stretto la mano a un praticante, dopo che ha raccontato l’esperienza subita in carcere, seguita da terribili torture da parte del regime comunista. Il primo cittadino ha elogiato il praticante, in particolare per il suo esemplare coraggio.
È importante diffondere la verità
Bernard Lavayssières (a destra) e un praticante della Falun Dafa
Dopo il seminario, il pensionato Bernard Lavayssières ha detto che la persecuzione è una triste realtà, e spera finisca presto. Ciò che lo ha toccato maggiormente è stato quando ha capito che i praticanti, nonostante le torture, continuino a professare la loro fede senza il minimo cedimento. “Di solito una persona nega i propri principi quando è attanagliata dal dolore, ma, a questo punto, capisco perfettamente la meraviglia della Falun Dafa. Le persone che sopportato una tale persecuzione sono fuori dal comune, in quanto solo una grande fede può rendere un uomo così coraggioso e affrontare, contro un regime violento e perverso, una sfida importante quanto, e oltre, la sua stessa vita. Queste persone con una fede così forte sono degne di rispetto “, ha detto.
Lavayssières ha spiegato che, recentemente, ha guardato un programma su ARTE (Association Relative à la Télévision Européenne) e di aver appreso che in Cina ci sono persone disposte a rischiare la vita pur di difendere la Falun Dafa. Durante il discorso ha trasmesso la sua commozione a tutti i presenti in sala, in quanto ha capito che il motivo intrinseco della riunione era di vitale importanza. Tutti hanno capito che la Falun Dafa ha cambiato radicalmente, in bene, la vita dei praticanti. Allo stesso tempo, ha anche visto la natura malvagia del PCC, che perseguita i praticanti con condanne e azioni illegali. Lavayssières è convinto che la persecuzione finirà presto e che sia importante raccontare a tutti ciò che sta accadendo in Cina.
Ha, anche, espresso interesse per conoscere meglio la Falun Dafa. Ha detto: “Praticare la Falun Dafa può rendere la persone pure, e se avrò la costanza di praticare diligentemente potrò conoscere i segreti della vita e avvicinarmi a Dio”. Le tre parole Verità, Compassione e Tolleranza sono principi universali adatti indistintamente a tutti. Sono buone qualità per migliorare sé stessi”.
Personale dell’amministrazione comunale: tutte le persone dovrebbero conoscere la persecuzione
Eric Rinzo, dipendente dell’amministrazione comunale di Agde
Eric Rinzo, lavora per l’amministrazione comunale, e con solerzia, quella sera, ha deciso di partecipare al seminario sulla persecuzione della Falun Dafa da parte del PCC.
Rinzo, voleva conoscere tutta la verità sulla persecuzione della Falun Dafa. Ha detto che sono stati insabbiati tantissimi episodi criminosi, e ritiene, inoltre, importante che la realtà dei fatti si diffonda in tutto il mondo, e sia conosciuta da persone di ogni estrazione sociale. “Dobbiamo renderci conto che questo è reale e tangibile, e nel momento in cui la verità emergerà, le persone non saranno più disposte a tollerare questi efferati crimini”.
Un praticante racconta la sua esperienza personale
Wang Zhe, che attualmente vive in Francia, ha raccontato ai presenti di essere stato picchiato e tormentato con bastoni elettrici in un campo di lavoro forzato cinese, e, in molti casi, lasciato esamine a terra. Nel 2001 è stato imprigionato in un campo di lavoro per aver distribuito un CD che raccontava la verità sull’auto-immolazione di piazza Tiananmen. In seguito è stato condannato illegalmente a tre anni di carcere. Mentre era nel campo di lavoro, ha visto con i suoi occhi le guardie carcerarie picchiare a morte il praticante della Falun Dafa Chen Baoliang, ma, le stesse guardie, hanno affermato che Chen era morto per un attacco di cuore.
Il signor Ding Lebin ha chiesto di salvare il padre Ding Yuande
Ding Lebin ha chiesto di salvare suo padre, Ding Yuande, arrestato insieme alla madre Ma Ruimei il 12 maggio scorso. La madre è stata rilasciata il 24 maggio, viceversa il padre è detenuto nel centro di detenzione della città di Rizhao dal 3 giugno.
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