(Minghui.org)

Introduzione al programma:

Il 1° marzo 2011, l’agenzia cinese per la stampa e le pubblicazioni ha revocato il divieto di Jiang Zemin sui libri del Falun Gong. Tuttavia, i praticanti in tutta la Cina continuano a essere arrestati e condannati per il “crimine” di possedere questi libri.

Dopo l’abolizione del sistema dei campi di lavoro nel 2013, i praticanti del Falun Gong sono stati portati in centri di riabilitazione per tossicodipendenti, centri di lavaggio del cervello e ospedali psichiatrici per essere “trasformati” o costretti a rinunciare alla loro fede, spesso con la tortura. Queste attività non si sono mai fermate e altri praticanti continuano a essere condannati e messi in prigione.

Il 10 giugno 1999, Jiang Zemin ha istituito l’Ufficio 610, un’agenzia simile alla Gestapo creata appositamente per perseguitare il Falun Gong. L’agenzia è stata ufficialmente sciolta nel marzo 2018 a causa del controllo internazionale, ma ora opera con un nuovo nome, “Ufficio per il mantenimento della stabilità”. Continua a dirigere la persecuzione, compresa la condanna di praticanti anziani e il prelievo di organi da giovani praticanti. Nessuno dei responsabili è stato assicurato alla giustizia per questi crimini efferati.

Xi Jinping deve essere ritenuto responsabile per i praticanti che sono stati perseguitati a morte durante il suo mandato. Quanto prima finirà la persecuzione, tanto prima potrà cessare la perdita di vite umane e l’accumulo di crimini.

Come dice un proverbio cinese, “Si preferirebbe smuovere mille fiumi piuttosto che disturbare un seguace della Via”. Il messaggio è che la persecuzione dei coltivatori sul sentiero spirituale comporta un karma maggiore rispetto ai peccati ordinari. Lo stesso vale per i persecutori dei praticanti della Falun Dafa. Quando un giorno gli autori saranno chiamati a rispondere del loro operato, dovranno affrontare difficoltà incommensurabili per ogni singolo atto di oggi. Qualsiasi idea mondana di sfuggire alle conseguenze può essere solo un pio desiderio.